Un Bilancio in ritardo e negativo, che aumenta le tasse e taglia i servizi.
Il Re è nudo. Dietro l’allarme delle varie sentenze che avrebbero procurato il dissesto 16 milioni di fatture non pagate ai vari fornitori.
EBOLI – “La maggioranza guidata da Melchionda ha approvato, da sola, il bilancio di previsione per il 2011: un pessimo bilancio in cui tutta la manovra è impostata su due elementi: Aumento delle Tasse e tagli dei servizi“. E’ così che inizia la nota di Sinistra Ecologia e Libertà che attraverso il suo leader in Consiglio Comunale Gerardo Rosania ha votato contro la manovra finanziaria dell’Amministrazione Melchionda.
Aumenti e Tagli.
- Aumenta l’addizionale Irpef (che viene triplicata), aumenta l’accisa sull’energia elettrica (che viene raddoppiata), aumenta la tassa sui rifiuti di circa il 20%.
- Alla luce di questo salasso alle tasche dei cittadini ebolitani, la pressione tributaria (cioè i soldi che ogni cittadino ebolitano, neonati compresi, deve dare al Comune di Eboli) passa dai 311 euro del 2004 ai circa 500 euro del 2011, con un incremento che sfiora il 55% (nel giro di pochi anni).
- Viene tagliato il servizio del trasporto pubblico, la cui spesa viene tagliata del 60%; vengono tagliate le spese sociali del 13%; si riducono di circa l’80% le spese per biblioteca e musei e, complessivamente, di circa il 33% le spese per la cultura (la cultura non si mangia! Cosa c’era da aspettarsi da una giunta nella quale c’è chi sostiene che la musica non è cultura?). Scompaiono completamente le politiche giovanili, per le quali non si riesce ad individuare un solo euro; completamente dimenticato il Centro Antico della Città con i suoi problemi.
Questo – spiega Rosania e la nota di SEL – il quadro che presenta il bilancio di previsione per il 2011, a cui va aggiunto un piano delle opere pubbliche che riproduce pari pari quello del 2010. Su una spesa complessiva di circa 27.000.000 di euro ben 21.000.000 (ossia il 77%) era già presente nella programmazione 2010 e nel 2011 è stato impegnato non più del 7% di quanto previsto.
Se si approva un bilancio a fine luglio, a che serve scrivere un libro dei sogni che poi è destinato a non concretizzarsi? Non sarebbe stato meglio individuare 4-5 opere pubbliche strategiche e su quelle concentrarsi? Peraltro, in quel piano delle opere pubbliche scompaiono la fascia costiera e lo stesso Centro Antico della Città.
Finalmente il re è nudo!
Melchionda – continua la nota di SEL – ed i suoi per mesi hanno bombardato i cittadini ebolitani con il pericolo del dissesto finanziario a causa delle sentenze contrarie al Comune; ma ora la verità finalmente è emersa: l’unico problema reale relativamente a quelle sentenze è il fatto che questa maggioranza usa il “manuale cencelli” per assegnare incarichi, anche quando si tratta di scegliere i professionisti che devono difendere il Comune in vertenze così delicate! Per il resto, era sufficiente contrarre un mutuo per superare la difficoltà scaturite dalle sentenze (glielo avevamo proposto da mesi, sbattendo contro un muro).
Quello delle sentenze – incalza Rosania – era un paravento dietro il quale nascondere il vero motivo di pericolo di dissesto finanziario: 16 milioni di euro di debiti con fornitori del Comune maturati dal 2005 ad oggi; debiti che questa Amministrazione non riesce ad onorare, perché non riesce a recuperare neanche le proprie tasse. Ed in questo bilancio nulla si dice rispetto al recupero delle morosità, delle evasioni e delle elusioni dalle tasse comunali.
Avevamo proposto un percorso concordato per fronteggiare la situazione di difficoltà di questo Comune; – SEL e Gerardo Rosania accusano la Maggioranza – ci eravamo chiesti per mesi perché questa Amministrazione, che pubblicamente chiedeva a tutte le forze politiche “senso di responsabilità e condivisione”, visto il momento difficile, allorquando noi di Sinistra Ecologia e LIBERTA’ gliel’abbiamo offerta in Consiglio Comunale e nelle piazze, si era sottratta al confronto.
Ora – conclude la nota – la risposta e’ evidente: questi non hanno mai voluto la collaborazione, il loro grido di allarme (tutto incentrato sulle sentenze che avevano visto il Comune soccombente) serviva a coprire la finanza allegra che ha caratterizzato questi 6 anni di Amministrazione Melchionda, che ora si traduce in 16 milioni di debiti“.
Eboli, 29 luglio 2011
16 milioni di euro di debito, comprese tangenti intascate!
La guardia di finanza dorme?