“La Sanità che vogliamo”: Confronto con il Commissario Bortoletti

“La Sanità che vogliamo” è il tema del dibattito organizzato dai Lions Eboli-Battipaglia con il Commissario dell’ASL Salerno Bortoletti.

Grazie ai Lions il Commissario Bortoletti si è incontrato con i Sindaci di Battipaglia, Eboli, Capaccio,  Olevano. Ma la discussione è andati fuori tema tra luoghi comuni e indirizzi generici.

Maurizio Bortoletti

BATTIPAGLIA – Si è tenuto ieri martedì 19 luglio 2011, alle ore 18, presso il Centro Congressi “Hotel S.Luca” di Battipaglia, un incontro-dibattito con il Commissario Straordinario dell’Asl Salerno, Maurizio Bortoletti, dal tema “La Sanità che vogliamo”, organizzato dal Lions Club Eboli-Battipaglia Host ed Eboli-Battipaglia Vanth.

All’incontro hanno preso parte i sindaci di Battipaglia, Giovanni Santomauro; Eboli, Martino Melchionda; Olevano sul Tusciano, Adriano Ciancio; Capaccio-Paestum, Pasquale Marino e l’Assessore provinciale Sebastiano Odierna.

L’indirizzo di saluto è stato affidato alla professoressa Angela Liguori, presidente L.C. Eboli-Battipaglia Vanth e alla dottoressa Rita Franco, presidente L.C. Eboli-Battipaglia Host. Mentre ad introdurre i lavori e a presentare l’ospite Bortoletti è stato il dottor Tommaso Di Napoli, Primario Cardiologia e Direttore Sanitario  dell’Ospedale S.Maria della Speranza di Battipaglia, che ha svolto anche il ruolo di moderatore.

Il tema dell’incontro “La sanità che vogliamo” era sicuramente interessante anche alla luce delle varie problematiche che riguardano la Sanità in Campania più in generale e in Provincia di Salerno e nella Piana del Sele più in particolare. Se poi si considera che è la prima volta che il Commissario Bortoletti si incontra ufficialmente con i Sindaci della Valle del Sele per discutere di ospedali e di Sanità, allora si capisce che l’incontro avrebbe dovuto assumere un’altra piega.

Ci voleva il Lions Club Eboli-Battipaglia per realizzare il miracolo del dialogo. Peccato che il Piano attuativo era stato già presentato e peccato che i Sindaci oltre ad aver protestato da un anno a questa parte per le numerose notizie annunciate, smentite e poi puntualmente prese che vedevano di volta in volta trasferire, accorpare e chiudere reparti in nome della razionalizzazione delle spese, non hanno potuto dare il loro contributo nella stesura del Piano stesso.

Maurizio Bortoletti

Ma questa è solo una sciocchezza, anche perché il Comitato dei Sindaci per i problemi della sanità, formato da Primi cittadini che rappresentano complessivamente poche migliaia di di abitanti, è riuscito ad avere qualche incontro ma evidentemente non hanno saputo rappresentare, perché non era alla loro portata problematiche di realtà ben più grandi e complesse delle loro piccole comunità.

Peccato che le qualità e il valore di studioso che il dottor Di Napoli, ha intessuto del Commissario Bortoletti siano state precedute da atti che invece hanno offerto nell’immediato una brutta presentazione dell’uomo avendo egli nominato la dott.ssa Sara Caropreso, sub-commissaria incaricata per lo studio dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, che già si era distinta per le sue capacità avendo presentato una relazione scopiazzata da alcune tesi di studenti, senza che la stessa avesse i titoli di dirigente sanitario.

Ma i Lions e lo stesso Dott. Di Napoli, non potevano altro che tesserne le lodi di Bortoletti sia  come studioso che come Commissario e Carabiniere, se non altro per dovere di ospitalità, quella ospitalità voluta, cercata per “raccomandare” attraverso il tema dell’incontro quella “Sanità che vorrebbero”.

Maurizio Bortoletti Lions Rita Franco

Una sanità in vero che non si è capita quale fosse, anche perché dopo il “pistolotto” di presentazione la discussione è stata così generica che non solo è stata fuori tema, ma  nella sua genericità, oltre ai luoghi comuni di cui spesso se ne sente parlare, e facendo leva sulle generiche condizioni di mal funzionamento, che non toccano affatto in toto l’intero sistema sanità, non vi è stato nessun elemento di novità.

Non poteva essere altrimenti, tenuto conto che il Piano è stato già redatto. Forse quest’incontro andava fatto prima. A meno che non voleva essere una operazione di “normalizzazione” che serviva a presentare la figura del Commissario Bortoletti in chiave buonista e non come “Commissario liquidatore della Sanità” in Provincia di Salerno, atteso che il Piano si basa solo nel ridimensionamento delle strutture ospedaliere a sud di Salerno. Strutture che sono le uniche a perdere posti letto e corrispondono all’intera cifra dei posti letto che perderebbe la Provincia di Salerno.

L’affermazione del Colonnello Bortoletti “Non era etico chiudere o tagliare mentre bisogna ristrutturare l’Azienda Sanità che produce solo buchi” – oppure basandosi su considerazioni che appartengono a Salerno come a Milano – “C’è chi ha contribuito a ridurre l’azienda in queste condizioni. Chi ha accumulato privilegi è contrario”.

Affermazioni generiche che oltre all’effetto che possono procurare in una platea “predisposta” e ospitale come quella dei Lions, se fatte in altri luoghi sarebbero state accompagnate da fischi e pernacchie.

Bortoletti invocando l’aiuto di tutti ha detto nella sua chiacchierata: “Bisogna potare l’albero lavorando tutti insieme”. Forse anziché chiacchierare con il suo suggeritore amico di accademia Edmondo Cirielli avesse chiacchierato con tutti e prima, si sarebbe accorto che insieme si poteva fare altro.

Maurizio Bortoletti Convegno Lions

Non si è potato l’albero, si è prima scosso per far cadere anche i frutti buoni e poi si è tagliato alla radice. In soldoni, vuoi vedere che il problema degli sprechi e della Sanità in Provincia di Salerno sono negli Ospedali di Eboli e Battipaglia, che nel miraggio di realizzare un Ospedale Unico si smantellano strutture e funzioni.

Cosa si vuole un “Ospedale grande” o un “grande Ospedale“? Questa è la domanda che andrebbe posta agli “sfascisti”. Ma agli “sfascisti” buontemponi andrebbe posta un’altra domanda: Con quali soldi si vuole realizzare l’Ospedale Unico? Vuoi vedere che per eliminare una stanza del nostro appartamento buttiamo giù il palazzo e poi facciamo un’abitazione con una stanza in meno?

E la sanità Privata? Quella delle convenzioni milionarie, perché non se ne parla? Vuoi vedere che le loro strutture sono adeguate agli standard e quelle degli Ospedali no? Sono veramente adeguate le varie strutture disseminate in provincia che si occupano di riabilitazione e veramente tutte le varie cliniche private possono avere sale operatorie senza avere le sale di rianimazione? Intanto per fare una amniocentesi bisogna andare ad Avellino e per fare una Risonanza Magnetica bisogna rivolgersi ai privati, senza contare tutti i passi indietro delle strutture pubbliche a favore di quelle private,

La Sanità, come i servizi essenziali si deve razionalizzare, deve cercare gli sprechi ed eliminarli, deve pensare alla funzionalità e alle eccellenze, ma evitando di fare i ragionieri, semmai usando il bisturi per evitare di tagliare quell’albero che il Commissario Bortoletti finge di aver potato.

Tommaso Di Napoli Maurizio Bortoletti

I luoghi comuni, che tutto non funziona, che tutto e spreco, portano ad operare una distorsione che individua servizi essenziali e diritti alla salute come sprechi e privilegi. Una dicotomia che se volessimo applicarla in altri settori e magari all’arma dei Carabinieri ci porterebbe a chiudere le caserme sol perché qualche maresciallo ha deviato indagini o ha commesso rapine o ha favorito un camorrista. O magari tagliamo le spese in maniera brutale togliendo caserme, riducendo il personale, e limitandoli nelle loro funzioni essenziali, senza tener conto delle realtà in cui operano, che tipo di indagine portano avanti, che mezzi devono usare per il buon successo della sicurezza e semmai per risparmiare ci togliamo anche le auto e le armi, così potranno rincorrere i delinquenti a piedi e possono sparare con le dita.

In soldoni si aspettava altro dall’incontro, l’insoddisfazione si è colta nei mugugni del pubblico, si è andati sicuramente fuori tema e se invece si ritiene il contrario allora vuol dire che quella “La Sanità che vogliamo” altri non è che la Sanità che alcuni vogliono, e non potrà mai rispondere alla Sanità che invece veramente vogliamo.

Battipaglia, 21 luglio 2011

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Maurizio Bortoletti
Maurizio Bortoletti
Nicola Iovine Convegno Lions
Lions Convegno "La Sanità che vogliamo" il pubblico

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3 commenti su ““La Sanità che vogliamo”: Confronto con il Commissario Bortoletti”

  1. Questo è un Carabiniere che esegue ordini di un altro Carabiniere. Mi spiegate perché ci sono tutte quelle barzellette sui carabinieri?

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  2. Ormai hanno deciso di distruggere gli Ospedali con la scusa degli sprechi? stiamo tranquilli che lo faranno. Questa è una delle peggiori rappresentazioni della destra, la verità che fanno clientela.

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