La scuola è la prima vittima della finanziaria del Governo Berlusconi e del Presidente Cirielli. centinaia di precari costretti a partire. E’ un disastro sociale.
Per i tagli lineari che mortificano centinaia di persone, la loro professionalità e l’offerta formativa interviene Vitiello del PD.
SALERNO – Gli effetti negativi e le ricadute negative della Finanziaria a puntata dei dolori colpisce tutti i settori della società. Li colpisce mortalmente, senza tener conto delle differenze e della importanza che alcune voci di bilancio rivestono.
La scuola, insieme ai lavoratori, alle famiglie meno agiate e i pensionati, sono l’obbiettivo principale di questo Governo, che preso nella sua ossessione di “difendere” il suo Premier Berlusconi dalle continue piraterie a danno del Paese e a favore delle sue imprese, trascura ogni possibile effetto negativo.
A tale proposito interviene, attaccando a testa bassa Governo Centrale e il Presidente della Provincia di Salerno, il Vice Segretario Provinciale del Partito Democratico Mariarosaria Vitiello: “Siamo in presenza di una situazione drammatica per la quale andrebbe proclamato, se esistesse, lo stato di “calamità sociale”.
“L’esodo degli insegnati precari, perché di esodo di tratta se si considera i numeri – per la Vitiello – rappresentano, per una provincia come quella di Salerno, un vero disastro sociale, che inevitabilmente è portata ad incidere sull’offerta formativa fortemente condizionata dai tagli, con centinaia di persone e con le loro professionalità mortificate in nome dei tagli lineari.
Il Presidente Edmondo Cirielli – secondo la Vitiello – nella sua duplice veste di parlamentare e di Presidente della Provincia, come fa ad ignorare questa situazione? Votare da parlamentare una manovra senza risorse per la scuola a Roma e da Presidente della Provincia vedere tanti insegnati costretti a partire.
A questi insegnanti – conclude Mariarosaria Vitiello – non vogliamo dare una pacca sulle spalle e una finta solidarietà che si esaurisce come in un rito di fine luglio e di inizio settembre. A queste persone vogliamo dare una speranza che possano tornare ad essere una risorsa per la formazione delle nuove generazioni nel loro territorio senza emigrare“.
Salerno, 14 luglio 2011
Siamo in una società globalizzata, se si aspetta la pappa pronta sotto casa si resta digiuni, per lavoro bisogna spostarsi. Funziona cosi per tutti, non solo per gli insegnanti.