Andria sulla mancata manutenzione della Certosa di Padula chiede un intervento urgente e propone un Piano delle urgenze.
Le province di Salerno e Avellino escluse da qualsiasi finanziamento del Ministero dei Beni Ambientali. Per farla entrare nei circuiti “culturali” la Certosa di Padula diventi sede del Bunga bunga.
PADULA – SALERNO – Con tutti i problemi che ha il Governo e tutti quelli del suo Premier Silvio Berlusconi, figuriamoci se si può pensare alla Certosa di Padula e più in generale ai beni architettonici ed artistici di questo Paese.
Basta pensare alle condizioni in cui versano gli scavi di Pompei e per non andare molto lontani e sempre restando in Campania e in Provincia di Salerno, quelli di Paestum e Velia, per capire l’attenzione che il Governo e i vari responsabili del dicastero dei Beni artistici e culturali ripongono in queste cose. In quegli ambienti la cultura è un optional e quando c’è procura solo fastidio. Se i più grandi distretti archeologici d’Italia vengono lasciati nel degrado e nell’abbandono che speranza c’è per il resto.
Di qui si comprende le ragioni che hanno spinto il Senatore Alfonso Andria del PD a chiedere l’intervento prima del Ministro Sandro Bondi e poi del suo successore Giancarlo Galan, Andria in ogni caso non demorde e oltre a fare la voce grossa preannuncia altre iniziative parlamentari, e lo fa affidando alla stampa le sue dichiarazioni che non risparmiano nessuno dei due interlocutori: “L’assoluta sordità del Governo, – a giudizio di Alfonso Andria – anche con riguardo ai temi della Cultura e della tutela del patrimonio artistico, archeologico, architettonico e storico, si rileva in ogni atto, persino nelle mancate risposte alle interrogazioni parlamentari. Il 12 ottobre del 2010 con interrogazione n. 3 -01637, rivolta al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, sollevai il problema relativo alla dotazione di fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria della Certosa di Padula, nonché per il personale addetto all’accoglienza, all’assistenza e alla guida dei visitatori. Analoghe iniziative furono assunte, ovviamente sotto forma diversa, dall’allora Sindaco di Padula, dott. Giovanni Alliegro.
A distanza di otto mesi – Si lamenta il Senatore – il Ministro (all’epoca e fino a poche settimane fa Bondi, oggi Galan) non ha ancora risposto. Il problema è irrisolto ed anzi si aggrava col passare del tempo, a detrimento dell’immagine del compendio monumentale della Certosa di Padula, con gli immancabili disagi dell’utenza e la conseguente mortificazione, sotto ogni profilo, del personale addetto.
Ma c’è di più. Il territorio di due intere province della Campania, Salerno e Avellino, viene oggi totalmente trascurato nella ripartizione dei fondi per la manutenzione straordinaria, finalmente sottoposti all’esame del Consiglio Superiore del Ministero e dal medesimo organismo approvati.
Naturalmente – continua Andria – ben vengano i finanziamenti, nella speranza che siano celermente erogati, a favore di alcuni beni culturali nelle province di Napoli, Benevento e Caserta. Ma è inaccettabile che chi ha la responsabilità della conduzione politica del Ministero continui ad ignorare, nonostante le ripetute sollecitazioni, le necessità relative al prestigioso patrimonio esistente anche nelle altre realtà provinciali, salernitana e irpina.
Chiederò conto – conclude il Senatore Andria – di tutto ciò al Ministro attraverso una nuova interrogazione e solleciterò anche il Sottosegretario ai Beni Culturali di recente nomina, Sen. Riccardo Villari, come me eletto in Campania, affinchè intervenga per rimuovere questa intollerabile discriminazione. Nella interrogazione che sto predisponendo richiamerò anche l’attenzione del Governo sulla necessità inderogabile di stilare un Piano di interventi che tenga conto delle più urgenti priorità dei territori delle realtà provinciali di Salerno ed Avellino”.
Vista l’attenzione che il Governo riserva a queste cose, Alfonso Andria, può iniziare a scrivere altre interrogazioni, sarà difficile che riceverà delle risposte, così come, ahimè, sarà difficile che otterrà qualche cosa, a meno che non si suggerisce al Premier Berlusconi, di trasferire le sue artistiche manifestazioni del Bunga-Bunga, di sabato e di domenica alla Certosa di Padula.
Salerno, 11 giugno 2011
E dopo i risultati dei Referendum tutti a fare il Bunga bunga con Rosy Bindi e Livia Turco.