EBOLI – Alle elezioni con una una maggioranza “liquida”, in via di evaporazione dopo il voto.
La campagna elettorale è nel vivo. Partiti , organizzazioni e candidati sono alla conquista del voto con comizi, incontri, manifestazioni, porta a porta, ma con gli eserciti in ordine sparso.
EBOLI – Centro-destra e Centro-sinistra procedono a briglie sciolte, in ordine sparso. Due “eserciti” un solo miscuglio. Non è venuta ancora fuori una identità precisa e le elezioni hanno messo a nudo i problemi che c’erano e che nel corso degli anni si sono acuiti, sia a livello nazionale, provinciale e perché no ebolitano.
All’indomani dell’insediamento dell’Amministrazione Melchionda, buona parte dei Consiglieri Comunali di opposizione, sono passati a sostegno della maggioranza. Quello più veloce, da recordmen, fu di Vincenzo Rotondo (ancora non si era fatta la proclamazione), ora è uno dei “pretoriani” insieme ad Alfonso Cillo.
Giorno per giorno si “consegnarono” Paolo Polito, Gerardo La Manna, Peppe Bisogno, (ora nell’UdC). Arrivò il gruppo Cuomo con Pierino Infante, Remo Mastrolia, Gaetano Cuomo (gli ultimi due ora nel PD e fuori dalla maggioranza insieme a Mauro Vastola), che lasciarono “soffocati” Forza Italia per aderire alla Margherita e al progetto del PD.
Oltre ai passaggi significativi, si sono registrati innumerevoli cambi di “casacca”: da un gruppo all’altro nello stesso partito; da un partito all’altro; da partiti ad associazioni; e man mano che avvenivano mutava anche il tipo di maggioranza, cambiavano gli assetti e la materia del contendere politico, che passava dalle strategie partitiche a richieste di “soddisfazioni” personali (il criterio dei due Consiglieri per avere un Assessore è stato uno di quelli).
La “degenerazione” si andava man mano configurando e veniva fuori tra un’epurazione e l’altra, prima con i Contiani, poi con i Cuomiani, passando attraverso l’Udeur con Emilio Cicalese. Sostituendo sostituendo il livello è sceso sempre di più sia dal punto di vista della rappresentatività elettorale, sia da quella della rappresentanza politica (togli Infante, Cicalese, Adolfo La Vornia, Antonio Verderame, Vincenzo Consalvo; metti Arturo Marra, Carlo Moscariello e … chi se li ricorda gli altri).
Decisioni di “muscolo” quelle prese dal Sindaco di Eboli Martino Melchionda.
Si sono mescolate talmente le cose che il tutto è vicino all’essere una sorta di “brodo primordial-politico” e niente è più al suo posto. L’occasione per
“sistemare” le cose sicuramente è questo appuntamento elettorale, ma anche il tipo di impostazione di una maggioranza caratterialmente “liquida” che pur avendo sempre la stessa “capacita” (come misura), può essere contenuta in recipienti di diverse forme fino a che, o si disperde, o si evapora.
In questo, le Liste elettorali sono la “dispersione”, le elezioni invece, “l’evaporazione”: Infante, Bisogno, Polito, G. La Manna, per diverse ragioni si trovano nell’UdC; Pantaleone Cioffi, Giancarlo Sibona e Roberto De Cesare si trovano in altri Partiti per caso, ma non sono sostenuti dal Sindaco Melchionda che invece ha scelto Antonio Conte e una Lista Civica; Vastola, Mastrolia e G. Cuomo hanno scelto Vincenzo Consalvo e stanno saldamente nel PD; i contiani che attraverso la Lista Villani bussano alla porta del PD per entrare.
Insomma una confusione che rende quel “brodo” così torbido che non consente di fare differenza.
Facendo i conti, oltre ai “pretoriani” (per motivi “sanitari” e “farmaceutici”), qualche altro Consigliere ingenuo, altri “disinteressati”; e se si tiene conto delle diverse collocazioni politiche e di schieramento di Bisogno, G. La Manna, Polito, Infante, Sibona, De Cesare, Cioffi, Vastola, Mastrolia, G. Cuomo, Consalvo, chi ci resta a sostegno del Sindaco e della Maggioranza?
Indipendentemente da chi sarà eletto al Consiglio Provinciale o dalle relative affermazioni di Antonio Conte e Vincenzo Consalvo, i contiani (Salvatore Di Dio, Mario Conte e Salvatore Marisei) vogliono entrare nel PD e vorrebbero scegliere per l’anno prossimo, il candidato Sindaco di Eboli con le primarie. Se così sarà, anche qui un’altra domanda: chi ci rimane intorno al Sindaco?
Facendo il conto senza l’oste: nessuno. Se invece ci mettiamo l’oste che sta nello schieramento opposto di Centro-destra, le cose si complicano molto di più.
Guardando a destra e senza essere strabici, si prefigurano altri scenari, e anche qui le provinciali sono il pretesto. Infatti Vito Busillo che detiene il “marchio” principale (PdL) è insidiato da Fausto Vecchio che ha il “marchio” terziario (Alleanza per Cirielli) e che ha imbroccato la camagna elettorale in modo giusto. Anche a destra la sfida di oggi guarda al futuro, un futuro non tanto lontano. Chi vince la sfida oggi o si piazza meglio, accamperà domani qualche diritto in più e potrà aspirare ad essere il candidato a Sindaco di Eboli.
A. D.
Il sindaco Melchionda, mi ha fatto allontanare ancora di più dalla politica e dal partito. Non ho mai visto una persona così disinteressata. Ma spero finisca presto questo incubo. Lo tra Busillo e Vecchio, non vedo futuro.
Avevo dimenticato Conte, mi scusi l’ex Ministro. Sicuramente lei sarà una risorsa. La vorremmo come risorsa, ma quando ci libereremo di questa ossessione dei suoi nipoti. Ci faccia il Piacere, resti una risorsa, faccia il saggio, non si immischi.