BERLUSCONI E LA DISFATTA: Milano e Napoli ai “nemici”

La sconfitta di Berlusconi: A Milano vince Pisapia e a Napoli vince De Magistris.

L’Italia volta le spalle a Berlusconi e Bossi. Il Centro destra frana. Un risultato senza equivoci. Il Nord e il Sud dicono no a “stregoni” e prestigiatori: Si torna alla realtà e la realtà si presenta piena di rovine.

Luigi De Magistris con Di Pietro conferenza stampa

ROMA Luigi De Magistris è il Sindaco di Napoli. Giuliano Pisapia è il Sindaco di Milano. Con loro inizia una nuova era, si cambia passo, si volta pagina. Due risultati strepitosi che aprono però una nuova fase accompagnata da un nuovo modo di approcciarsi alla politica.

Per Silvio Berlusconi sembra un bollettino di guerra la non stop di RAI3, man mano che arrivano i risultati e man mano che cadono le teste dei candidati del centro-destra. L’istinto dell’uomo che non ammette sconfitte è quello di accollare ai singoli candidati la sconfitta, e velocemente archiviare questa brutta pagina cercando di salvarsi e provando a rilanciare se stesso e la sua coalizione, ormai a pezzi, con una ripresa dell’azione di Governo.

Giuliano Pisapia

Ma non è tanto facile buttare acqua sul fuoco che egli stesso ha alimentato è ha voluto tenere appiccato soprattutto nelle ultime ore, arrivando anche a dire che chi votava a sinistra era uno scemo. Milano, Novara, Trieste, Grosseto, Cagliari, Pordenone, Trieste, per citare i Comuni maggiori a Nord; Napoli, Grumo Nevano, Casoria, Nocera Inferiore, Crotone, quelli al Sud; salvo qualche eccezione hanno visto trionfare i candidati di centrosinistra, anche se al primo turno non sembravano essere vincenti.

L’avanzata del centrosinistra è netta, non lascia spazio ad equivoci.

Non ci sono equivoci nemmeno nel descrivere la forte l’amarezza dei candidati del centrodestra costretti, come nel caso di Gianni Lettieri a Napoli, ad accusare una sconfitta di proporzioni difficilmente prevedibili alla vigilia. Non fosse altro perché Lettieri si presentava forte del vantaggio conseguito al primo turno, e perché rappresentava quella visione berlusconiana dell’uomo del fare, perché imprenditore e quindi capace lui come Berlusconi di creare lavoro e favorire l’impresa, ma soprattutto perché il centro destra ci contava su Napoli, approfittando delle disastrose amministrazioni di centro-sinistra, incapaci di risolvere il problema dell‘immondizia.

Milano come Napoli rappresentano una visione unanime e un giudizio in asse che gli elettori hanno voluto dare, bocciando l’arroganza del Governo, il clientelismo governativo della Lega, la paura per le politiche che tendevano solo a dividere il tessuto sociale e l’unità nazionale, l’illusionismo economico che raccontava un’Italia diversa da quella che invece arrancava giorno per giorno e che vedeva improvvisamente 15 milioni di italiani precipitare nella povertà e gli altri 45 strozzati dalle tasse.

Silvio Berlusconi

In queste elezioni ed in questi risultati, però, ci sono più di una interpretazione, che non portano solo alla grande sberla data a Berlusconi e alla Lega di Bossi, ma tende a far emergere e con forza un principio che tocca anche il PD e il centrosinistra nel suo complesso: gli elettori hanno detto basta ai partiti e alle loro alchimie di potere, rispondendo, ed in maniera massiccia ad una selezione diretta venuta, là dove si sono svolte, dalle primarie. A Milano, a Torino, a Cagliari e in tutte le città dove gli elettori del centrosinistra hanno scelto i loro candidati con le primarie, il centro-sinistra ha vinto.

E se a Milano gli elettori hanno cambiato giudizio sulla Moratti, sulla Lega, Bossi e Berlusconi, cambiando pagina, a Napoli gli elettori del centrosinistra con De Magistris, hanno avuto una via di fuga, hanno voltato lo stesso pagina, ma non hanno fatto come per la Regione cambiando schieramento e consegnandola a Stefano Caldoro, e si sono riconosciuti in Luigi de Magistris.

Anche a Napoli si è cambiato pagina. A Napoli c’è un doppio significato, c’è stata: l’archiviazione del Bassolinismo e di 20 anni di gestione di Antonio Bassolino; la repulsione verso il centrodestra e Berlusconi ,fantasisti e illusionisti, incapaci di meritarsi la fiducia che solo un anno fa immeritatamente avevano ottenuto portando con Caldoro alla Regione.

Gli esami per i napoletani e la Campania non finiscono mai, ma una cosa è certa, non è più tempo di “stregoni” e apprendisti stregoni. Napoli, la Campania, il Sud più in generale, vuole certezze e soprattutto non vuole un Governo centrale che sia contrario al mezzogiorno. A giudicare dai risultati, unanimi in tutta Italia, non lo vuole nemmeno il Nord.

………………………  …  ……………………….

Risultati Ballottaggi in Campania

Ballottaggi in Campania

ooo

4 commenti su “BERLUSCONI E LA DISFATTA: Milano e Napoli ai “nemici””

  1. C’è una gara podistica o meglio una maradona,ci sono tre concorrent iche sono i piu forti in antagonismo tra di loro con forze ” diciamo quasi eque uno dei primi due piu forti si infortuna, l’altro mantiene la corsa il terzo in una curva sbuca come da un cespuglio di rovi e mirtilli è in corsa supera l’altro l’improvvisazione la sicurezza del secondo primo fa si che diventa innoquo inoffensivo il terzo vince ,forse si è dopato ma chi lo sa non ci sono stati testi a riguardo non ci sono prove in piu il popolo è soddisfatto,ha avuto la rivincita medianica su berlusconi è contento forse mansueto .Cosi è da considerare la vincita della sinistra soprattutto a Napoli e poi a Milano L’Italia dei Valori con De Magistris non era proprio in claendario nessuno avrebbe scommesso su De Magistris. Io sono un simpatizzante della sinistra e penso stimo De Magistris ma non la sinistra Italiana e De Magistris non è la sinistra Italiana è colui che è sbucato da dietro la siepe ma ha le gambe per poter correre e vincere.Ormai nel paese non c’è aria nuova altro che il vento sta cambiando per niente proprio . Io vedo solo uomini che vogliono emergere sui compagni di partito compreso il modesto Vendola ,ma non personaggi che lottano per una opposizione e basta senza personalismo ne protagonismo . Non c’è una figura che unisce l’opposizione che crea opposizione che giuda l’opposizione. Bersani e gli altri con il loro fare confondono gli elettori questa è la risposta DeMagistris e Pisapia a milano perche la Moratti ha esagerato nella antipatia equindi la protesta Pisapia.Non c’è nella sinistra una figura unitaria e per essere tale bisogna avere una storia tra la gente per poterlo riconoscere,ma di questi non c’è ne sono quindi è dura ,attenti uomini di sinistra che la strada è in pendenza ed è facile scivolare a destra.

    Rispondi

Lascia un commento