La Città deve preoccuparsi se è costretta ad arrossire per il comportamento cafone e scorretto del suo Sindaco, quando questi si rivolge con: “Lei non capisce, non comprende”, “lei e’ una persona a disagio”.
Etica non vuole essere trascinata sul terreno della cafoneria, ma evidenzia bugie e debiti che inondando la terza giunta Santomauro.
BATTIPAGLIA – La saggezza degli anziani non va mai sottovalutata. Quanto è successo nel consiglio comunale di martedì ce lo ha confermato. Quella saggezza partorì, un modo di dire che è arrivato fino ai giorni nostri : “a lavare la testa al ciuccio, ci perdi l’acqua ed il sapone”. – E’ così che Etica per il Buon Governo, il Movimento fondato da Cecilia Francese, esordisce nella sua nota politica a commento di alcune battute registrate nel Consiglio Comunale attribuite al Sindaco Giovanni Santomauro.
“Lei non capisce, non comprende”, “lei e’ una persona a disagio”, con queste perle di gentilezza,”!il civico” ha inteso intimorire e zittire la consigliera comunale di Etica per il Buongoverno (unica consigliera donna che siede in consiglio). Non ci interessa commentare la “cafoneria”. Di quella – continua la nota – deve preoccuparsi una città costretta ad arrossire dinanzi a tali perle di educazione istituzionale.
Noi di etica – tengono a sottolineare – sbaglieremmo se decidessimo di seguire “il civico” sul suo terreno. D’altro canto, lo abbiamo sempre detto: noi abbiamo umana commiserazione verso il “civico”, che dopo 2 anni e’ alla sua terza Giunta Comunale, ma, poi si guarda intorno e scopre di essere senza maggioranza in consiglio comunale; che continua a sparare “civicate” (tradotto in italiano: cavolate) in consiglio e sulla stampa e puntualmente viene beccato.
Nell’ultimo Consiglio Comunale il “civico” ha impartito un nuova lezione ad un consiglio comunale annichilito da tanta sfacciataggine. Per fare il giornalino comunale il “civico” ha stanziato 62.000 euro, affidando il servizio senza tenere conto di altre “manifestazioni di interesse” sicuramente più economiche. Ai consiglieri comunali che chiedevano di ritirare quella deliberazione che sembra uno spreco di denaro pubblico, il “civico” nel giro di mezz’ora ha risposto:
a) la spesa non può essere revocata, perche’ trattasi di un residuo passivo. Quindi è arrivato tardi chi chiede la revoca, avrebbe dovuto pensarci prima del 31/12/2010, quei soldi non possono essere riutilizzati (ecco la “civicata”!).
b) la spesa, se revocata diventa una economia di spesa e va ad incrementare l’avanzo di amministrazione o a ridurre il disavanzo,e può essere riutilizzata dopo l’approvazione del rendiconto del 2010;
c)quella spesa comunque potrà essere riutilizzata per circa il 50% perchè non verrà spesa tutta;
insomma,qual è la risposta?
Ma noi “non capiamo e non comprendiamo”.
E cosa dovremmo capire, se quando la nostra consigliera osserva che le spese riservate alla “cultura” per il 2011 ammontano a 20.000 euro, si risponde che non è vero? Poi leggi il bilancio e vedi che la somma stanziata è 20.000 euro!
E cosa dovremmo capire se, quando la nostra consigliera chiede se i debiti della società comunale “Alba”, pari a 4 milioni di euro, sono tutti quelli di “Alba-Nuova” o ce ne sono altri, ci si risponde che: “si sono tutti i vecchi debiti”…….però bisogna vedere quelli che metterà fuori Nuova? poi guardi il bilancio e ci trovi scritto che il deficit di Alba-Nuova, ammontava a 18 milioni;
E cosa dovremmo capire, se allorquando la nostra consigliera chiede di capire quale sia il quadro politico della Nuova Giunta ,di quale forza politica sono espressione i singoli assessori, l’unica risposta che si ottiene è un silenzio di tomba? E la trasparenza, di cui “il civico” va tanto fiero?
E cosa dovremmo capire, se quando la nostra consigliera comunale evidenzia che sono stati tagliati 130.000 euro dalle politiche sociali, ci si risponde che quelli rimasti sono sufficienti? poi ti accorgi che nella città lo stato di “povertà” tocca un numero sempre più vasto di persone.
E cosa dovremmo capire, – conclude Etica per il Buon Governo – se quando mezza città chiede di non vendere “l’americanino” ci viene risposto che in realtà quella vendita non avverrà mai, ma è stata inserita per farsi dare più soldi dalle banche? a parte la spregiudicatezza nella gestione contabile, poi leggi gli atti e trovi che l’americanino è fra gli elenchi dei beni da vendere, che è fra quelli trasmessi alla società veicolo, col contratto del 28/1/2011, con la chiara indicazione di venderlo. Alla faccia degli anziani di questa città;
Ora, diciamo noi: “caro “civico” visto che ogni qualvolta che dici o fai una “civicata” ( “cavolata“) etica per il buongoverno ti smaschera (ti becca con le mani nel vasetto della cioccolata) non sarebbe il caso di rinunciare?
Inutile! avevano ragione gli anziani. ” a lavere la testa…………..”
Battipaglia, 27 maggio 2011