De Luca sulla Fincantieri: un’altra rapina ai danni del Sud

Con la dichiarazione sulla Fincantieri il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca assume di fatto il ruolo di leader del Sud.

Fincantieri, un’ennesima rapina ai danni del Sud. E Caldoro si conferma l’emblema della Regione del nulla.

Fincantieri proteste

SALERNO – La recente vicenda della Fincantieri e il drammatico epilogo che vede oltre 2500 posti di lavoro a rischio, con altrettante famiglie che a seguito degli esuberi e della perdita del posto di lavoro possono precipitare inesorabilmente nella povertà più assoluta, senza nessuna possibilità di riprendersi, è la sconfitta conclamata del Governo Nazionale, dell’asse Bossi-Tremonti, per la mancanza di strategie politiche ed industriali del settore della cantieristica.

Sulla vicenda di Castellammare di Stabia e della Fincantieri si registra una nota eloquentissima del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che con il suo intervento si conferma e assume di fatto il ruolo di leader del Sud: Siamo di fronte ad uno scandalo nazionale. – Tuona Vincenzo De Luca Il progetto di ristrutturazione industriale di Fincantieri non può non partire dal Mezzogiorno. Ma questa banale considerazione – attacca impietoso De Luca – sfugge drammaticamente al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che ancora una volta è prigioniero e succube dell’asse Bossi-Tremonti-Berlusconi. E a questa sudditanza politica ed istituzionale aggiunge di suo una totale incapacità ad affrontare le emergenze del nostro territorio: rifiuti, trasporti, sanità e fondi europei, solo per fare gli esempi più eclatanti. La Regione del nulla non smuove una foglia e non riesce a scuotersi nemmeno di fronte ai disastri che il centrodestra realizza a danno dei lavoratori  e delle imprese meridionali.

Vincenzo de Luca

Ma che cosa devono ancora rapinare al Sud e alla Campania – conclude con amarezza la nota di De Luca – per assistere ad un sussulto di dignità da parte del presidente Caldoro e di questa giunta regionale che galleggia nel mare della sua totale inconsistenza politica e amministrativa?”

La crisi di oggi e i 2500 esuberi, non rappresentano solo il pericolo della perdita di posti di lavoro, che aggiunti ai circa 2000 a seguito dei tagli che la Regione di Caldoro ha operato sui trasporti, oltre a quelli della Sanità e della Scuola, sono la conseguenza drammatica di una incapacità di saper affrontare momenti di crisi.

Infatti alle minime scosse a seguito della concorrenza di altri mercati, quello cinese per intenderci, che offre prodotti a costi bassi per via del costo del lavoro che in Cina è niente, il Governo non trova altro che operare tagli e rinunciare ad un mercato, solo perché non sa affrontare una concorrenza basata solo su un elemento economico, e non riesce a capire che può vincere la sfida solo se riesce a diversificare e ad innovare.

Diversificazione, innovazione, qualità, alta tecnologia innovativa e Design sono le parole chiavi che Fincantieri aborrisce e si piega ad un mercato primordiale come quello cinese. Si può mai pensare di puntare solo sulle navi da crociera e non su quelle commerciali? è come voler mantenere una gelateria e fare concorrenza alle altre che hanno tutti i gusti, offrendo solo il gelato a limone.

Errori politici di una classe imprenditoriale mal guidata da una classe politica di governo capace solo di tagliare in maniera indiscriminata, colpendo anche quei settori che sono stati sempre strategici per l’economia nazionale.

De Luca punta il dito accusatore nella direzione del Governo Berlusconi ed in quello regionale di Caldoro, entrambi colpevoli di essere prigionieri: il primo di Umberto Bossi, la Lega e Giulio Tremonti, che approfittano anche della distrazione del cavaliere tutto intento, come sempre, a fare i fatti suoi; il secondo, prigioniero di Nicola Cosentino e dei presidenti delle province di Napoli e Salerno Luigi Cesaro e Edmondo Cirielli, che sono più intenti ad occupare potere che contribuire alla risoluzione dei problemi.

Salerno, 27 maggio 2011

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