Disatteso l’indirizzo del Consiglio Comunale, con la nomina diretta degli scrutatori è prevalso il criterio dell’amicizia.
Per Etica la maggioranza farebbe bene a “bacchettare” sulle mani il proprio Sindaco.
BATTIPAGLIA – Incredibile ma vero, – è così che inizia la nota politica di Etrica per il Buon Governo, il movimento politico battipagliese che ha fondato Cecilia Francese – Etica per il Buongoverno ha beccato di nuovo il “civico” che fa finta di governare Battipaglia, di nuovo con le mani nella……..cioccolata.
Poveretto! Sinceramente siamo mossi da profonda pieta’ e comprensione umana! lui ci prova, cerca di dare le giustificazioni più impossibili alle “biricchinate” ( o porcate?) che mette in piedi con la sua armata Brancaleone, ma “Etica” continua, puntualmente a coglierlo in fallo.
Ormai sembra una sorta di “azione e reazione” : “il civico fa una “biricchinata” (o porcata?) e noi lo becchiamo. Capiamo quindi quando perdendo il lume della ragione, con lo sguardo allucinato si scaglia , in Consiglio Comunale, contro la nostra consigliera comunale Cecilia Francese.
Potremmo fare un trattato sulla “cafoneria politica”, ma sarebbe tempo perso, quello che ci interessa è trovare le motivazioni profonde di questo “odio” che si libera quando “lui” dice una cosa (“normalmente” si tratta di una “libera interpretazione” della legge, dei regolamenti o dello statuto comunale, che “normalmente” porterebbero alla bocciatura anche all’esame di quinta elementare. Battipaglia ride ancora per il famoso calcolo del costo di 4 vigili urbani che il “nostro” quantifico’ in 500.000 euro annui) ed etica con la puntualita’ di un cronometro lo “becca”.
Stavolta la questione nasce sulla nomina degli scrutatori, per le prossime consultazioni referendarie.
Il Consiglio Comunale approva un indirizzo alla commissione elettorale comunale: procedere alla nomina dei tre scrutatori per ogni seggio elettorale, e dei tre supplenti con il sorteggio all’interno dell’albo comunale degli scrutatori.
La proposta viene avanzata da un partito della maggioranza, il pd, con apposita mozione. Il consiglio comunale vota all’unanimita’. Quale miglior viatico perchè all’interno della commissione, della quale fa parte anche il Sindaco, per legge, quindi nel caso di Battipaglia ne fa parte il “civico” più i consiglieri, si procedesse a sorteggiare i nominativi e poi a “nominare” come pretende la normativa quei sorteggiati.
I dirigenti di Etica per il Buon governo si chiedono – Domanda: si può fare? Risposta: Certo perchè la legge (gli artt 9 e 10 della legge n° 270 del 21/12/2005,come modificata coin legge n° 22 del 27/1/2006) si limita a dire che la commissione nomina (fra il 25° ed il 20° giorno antecedente le elezioni) gli scrutatori ,”scegliendoli” fra i nominativi compresi nell’albo. Nulla dice sul “come procedere per quella “scelta”, per cui procedere col sorteggio è un criterio come un altro, infatti in migliaia di comuni in tutta Italia, si è proceduto con questo sistema, a Battipaglia no !
A Battipaglia cosa succede? La commissione, fregandosene dell’indirizzo del consiglio comunale (con buona pace del PD che riceve l’ennesimo “paccarone” in pieno viso. Ma un vice-sindaco, vale questa e ben altre umiliazioni. Avete voluto il vice-sindaco? Ora zitti e pedalare) si abbandona ad una orgia di spartenza: questo a me, quello a te! Io ne voglio 7! a me ne spettano 10!
Il criterio adottato? Il livello di amicizia.
Il cittadino medio battipagliese si chiede: ma non c’era un indirizzo consiliare?
Noi aggiungiamo (nulla spettandoci dai membri della commissione: si cambia casacca politica,figurarsi se si può tener conto dell’indirizzo consiliare!) ma chi doveva far valere la posizione espressa dal consiglio comunale,in seno alla commissione elettorale? e a questa domanda, diamo anche una risposta: il sindaco (che fa parte della commissione). Era il “civico” che doveva tutelare la volonta’ del consiglio comunale, l’ha fatto?
E’ semplice verificarlo. La legge prevede: “alla nomina degli scrutatori si procede all’unanimita’, qualora la nomina non sia fatta all’unanimita’ si procede a procede a votazione, e ciascun membro della commissione vota per un nome. Domanda: si e’ votato? Se non si e’ votato la conclusione e’ conseguenziale: erano tutti d’accordo.”civico” compreso!
Ma come? ma non dovrebbe il sindaco far valere la volontà che il consiglio ha espresso con il voto (fra l’altro all’unanimità)? In Italia, forse ! A Battipaglia, nella repoubblica santomauriana delle banane. No!
Etica per il buongoverno denuncia queste cose, senza mezzi termini, “il civico” Santomauro e’ di nuovo colto in flagranza , con le dita nel vasetto della cioccolata, per forza si incazza con Cecilia e sputa veleno, livore, rancore, astio. Lo capiamo. Lo commiseriamo! Ma purtroppo per lui, noi continueremo a cogliere e denunciare le malefatte di questa amministrazione, e se “il civico” pensa di intimidirci, vuol dire che e’ talmente nel panico che non riesce neanche a cogliere che noi , francamente, ce ne sbattiamo delle sue cattiverie.
Forse, invece, qualcuno dalla maggioranza, farebbe bene a dargli qualche bacchettata su quelle mani che continua a mettere …….nella cioccolata se non altro per non farsi fregare ancora da noi di etica, ma soprattutto perche’ se va avnti cosi’ la bacchettata gliela daranno i battipagliesi col voto, e sara’, ci sembra, una bacchettata cosi’ forte da far……….cadere la mano.
Battipaglia, 26 maggio 2011