Tagliare posti-letto o chiudere Ospedali non significa limitare i ricoveri, ma dirottarli verso le strutture private e al nord, aggravando i costi e Bortoletti tace.
In attesa dell’Ospedale Unico, bisogna costituire gli Ospedali Riuniti, con autonomia di gestione per consentire funzionalità e predisporre un Piano industriale che individui costi e benefici. E che ne pensa Bortoletti nessuno lo sa. Ma allora che ca…o è venuto a fare?
EBOLI – Il Presidente della Commissione Carmine Campagna ha convocato la Commissione Consiliare Sanità del Comune di Eboli, per il 24.05.2011, alla quale ha presenziato, per l’audizione, anche il Commissario Straordinario ASL Salerno dott. Maurizio Bortoletti per sottolineare alcuni punti fondamentali riguardanti la sanità sul nostro territorio.
Bortoletti è venuto “scortato” dal Consigliere Provinciale Massimo Cariello; si è incontrato con Campagna; ha ascoltato la Commissione; accompagnato dal direttore dell’Ospedale di Eboli Mario Minervini, si è incontrato anche con il Sindaco Melchionda; e allora? Allora niente.
Non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione e non ha dato specifiche assicurazioni sulle carenze più volte rappresentate circa la mancanza del personale o il destino di alcuni reparti, della loro soppressione, del loro trasferimento, del loro accorpamento, e non ha dato nessuna assicurazione, più in generali, sulle sorti dell‘Ospedale di Eboli. Riverrà ancora un’altra volta fra 15 giorni, per “raccontare” il Piano e farci sapere di che morte morrà il nostro Ospedale.
Ma allora, che ca…o è venuto a fare sto Bortoletti. Se la poteva risparmiare questa visita e questa ulteriore figura di merda. Veniva direttamente fra 15 giorni, veniva più preparato e magari dopo essersi acculturato ed informato dalla Sara Caropreso, poteva portare anche un piano scopiazzato qua e la sul web.
Questi scherzano con la salute. questi scherzano con il fuoco, questa è tutta gente inadeguata che non riesce a vivere nemmeno il ruolo attivo che hanno occupato, e continuano ad essere comparse, fuori scena, che aspettano un regista meno bravo di loro, ma che per caso ha un mandato elettorale, che gli detta la particina.
Purtroppo non è affatto una notizia la venuta ad Eboli del Commissario dell’ASL Salerno Maurizio Bortoletti, mentre invece è una notizia le proposte della Commissione Sanità, che attraverso il suo Presidente Carmine Campagna, offre al Commissario, nella speranza che si lasci influenzare più da queste proposte, piuttosto che della Caropreso o qualche suggeritore para-istituzionale.
E campagna sostiene che tagliare posti-letto o chiudere un Ospedale non significa limitare i ricoveri, ma dirottarli verso le strutture private e al nord, con aggravi di costi: i ricoveri di residenti campani presso Asl extraregionali, in due anni, sono circa 250mila, il 16% della spesa totale, un’enormità.
A Salerno, i ricoveri in presidi pubblici e privati di propri cittadini sono pari al 53,7% del totale, contro la media regionale del 35%; e il costo per posto letto è mediamente inferiore a quello regionale di oltre il 30%.
Sono dati dai quali si deduce che il sistema di Salerno ha funzionato meglio di quello di altre province. Sicché, per la provincia di Salerno, gli ospedali più che “tagliarli” andrebbero organizzati in dipartimenti funzionali compartimentali.
Quanto, in particolare, alla Valle del Sele, il costo medio per posto letto (x mille) va dai minimi di Polla (160.181) e di Eboli (193.521) al massimo del San Leonardo (224.077); nel rapporto ricavi/costi gli ospedali di Battipaglia, Eboli, Roccadaspide, Oliveto Citra e Polla sono i più produttivi (oltre il 100%). Taglieggiare gli ospedali delle Tre Valli (Sele, Diano e Calore), con un bacino di oltre 400mila persone, significherebbe, quindi, ridurne l’efficienza in favore di ricoveri fuori Regione o in favore dei privati.
La scelta di fondo deve essere un’altra: in attesa dell’Ospedale unico, bisogna costituire gli Ospedali Riuniti, nella forma dell’Azienda ospedaliera, con autonomia di gestione, stipulato, da subito, un accordo di programma con la Regione, perché garantisca il personale e la spesa necessaria, calcolata sulla base della media regionale a posto letto, nel rispetto del piano approvato.
Tale scelta garantirebbe la gestione di questa fase ed elaborare un piano industriale di costi e benefici, tenendo conto anche delle strutture private e del patrimonio edilizio dei plessi esistenti.
Quanto all’ospedale di Eboli, considerato che manca il personale per assicurare l’assistenza, tanto da determinare in alcuni reparti straordinari per oltre cento ore mensili, con gravi rischi per i pazienti e aumento di spesa, si invita il direttore generale:
- ad assegnare, con le relative risorse, il personale necessario per garantire un rapporto di 2,9 a posto letto, che è il minimo regionale (ora il rapporto a Eboli è 1,9 a posto letto);
- a bloccare il trasferimento a Battipaglia del reparto di ginecologia, fissato per il 16 giugno e di ogni altro servizio;
- a procedere in contemporanea, tra gli ospedali della valle del Sele, istituendo i dipartimenti di intesa con le amministrazioni locali e le organizzazioni sindacali, pur nel rispetto del piano ospedaliero.
In mancanza la Commissione sanità si vedrà costretta, dopo la sottoscrizione popolare avviata il mese scorso che ha visto una numerosa partecipazione dei cittadini, a promuovere una ulteriore protesta della cittadinanza e a ricorrere alla magistratura per ottenere l’autorizzazione ad assicurare il servizio pubblico a tutela del diritto alla salute dei cittadini (sarebbe un reato interromperlo) nei limiti, a carico del fondo sanitario, del costo medio regionale a posto letto.
Eboli, 23 maggio 2011
Non sta a me difendere il commissario Bortoletti, ma ieri anche io ero presente come componente della Commissione Sanità e devo dire che mi è sembrato una persona sicura che ha una propria linea. Ci ha detto che si muoverà subito per porre rimedio all’emergenza che scaturirà dal periodo estivo, soluzione che non ha esternato nei dettagli per correttezza istituzionale in quanto la presenterà domani (giovedì), per la prima volta, nella commissione sanità della Regione Campania; ci è stato solo detto che in 15 giorni la soluzione sarà operativa e garantirà al personale di respirare e godersi anche le ferie, ed ai reparti degli ospedali di rimanere aperti e garantire un servizio corretto e in sicurezza. Per la soluzione della carenza del personale cronica si muoverà su tre fronti: attuazione del decreto 49 ascoltando però i territori e i sindacati; ricollocazione degli infermieri del Ruggi che ne faranno richiesta; trasformazione del personale OTA in OSA. Inoltre ci ha comunicato che ha commissionato uno studio per verificare l’incidenza sui bilanci delll’assunzione di nuovo personale invece di far fare straordinari. Nella discussione è stato sottolineato come prima di parlare di accorpamenti di reparti, spostamenti e chiusure in previsione dell’ospedale unico si dovrà prima dimostrare che tale opera è qualcosa di più di una semplice idea e in particolare avere la concretezza dei finanziamenti certi, progetti esecutivi e individuazione definitiva della sua ubicazione. Per il piano attuativo abbiamo chiesto, col Sindaco Melchionda, un incontro a breve con lo stesso Bortoletti e con la Caropreso. Come ha detto il cons. Rosania, di cui ho condiviso ieri l’intervento, sospendiamo il giudizio sul commissario Bortoletti in attesa delle sue azioni sperando che compia scelte oculate per la salvaguardia del nostro Ospedale non tralasciando la Piana del Sele a favore di altre zone della Provincia.
Vademecum per il paziente che ha la sfortuna di imbattersi nell’ospedale di Eboli.
Elenco delle dieci cose che devi sapere
1)Quando arrivi al pronto soccorso dimentica le scene di IR,qui non troverai nessuno ad accoglierti,portati qualcuno che ti sposta la macchina e le monete per il parcheggio,non c’è un posto riservato alle urgenze.Prendi la prima sedie a rotelle che ti capita,anche se incerottata,portati una coperta perché puoi stare in attesa del consulto per ore e il paziente rischia una bronchite.
2)Preparati a lunghe attese senza che nessuno ti dia delle spiegazioni e quando la diagnosi tarda ad arrivare e arrivano altre urgenze con febbre a quaranta e puntini rossi sulla pelle,allontana il paziente e coprilo bene…
3)Quando finalmente esce il posto,il parente di turno si è attivato affinchè stò posto uscisse, preparati ancora a lunghe attese,il letto va preparato,il personale è ridotto,il da fare è tanto,il tuo paziente è ancora sulla sedia incerottata…quando poi viene spostato sul lettino attenta a chi lo porta perché gli spigoli e gli sbattimenti sono la norma negli spostamenti.
4)Quando sei nel reparto dimentica Dott.House,qui non ci sarà nessuno che,dopo avere valutato la situazione clinica del paziente ti farà un quadro della situazione…allora accertati che nel laboratorio ci sia qualcuno di tua conoscenza e fatti dare un po’ di numeri,quindi attiva”l’aiuto da casa”come si fa in non mi ricordo quale trasmissione televisiva,e su google comincerai a inquadrare la situazione.Intanto fatti un giro di telefonate tra parenti e amici e procurati una sedia a sdraio,l’assistenza del familiare qui non è un optional ma un obbligo se cvuoi che il tuo paziente venga assistito…riduzione del personale,turni massacranti….
5)Quando cominceranno la terapia stai con gli occhi bene aperti,e che ci sia corrispondenza tra il numero della flebo e il numero del letto,nella stanza a fianco hanno dato la flebo del 20 al 21…l’infermiera era un po’ stanca,i turni sono massacranti…
6)Portati da casa la carta igienica,uno spray alla candeggina per il bagno,è difficile capire se il bagno è stato o meno pulito e visto che ci sei fai una bella spruzzata per vecchie incrostazioni mai affrontate se non vuoi qualche complicanza della situazione dovuta alla scarsa igiene.
7)Quando chiami l’infermiere perché cambi il catetere o la flebo,usa un tono gentile tanto comunque non riceverai nessun sorriso in cambio…se poi devi cambiare le lenzuola usa un tono deciso altrimenti ti girano il materasso e via…
8)Se poi il mal capitato ha una crisi di tremore nelle prime ore del mattino e viene richiesta la consulenza del dottore allora preparati ad una lunga attesa,c’è un solo medico per tutti i reparti,consulto telefonico:tachipirina,anche se la febbre è a 37,con la tua fortuna di sicuro si trova nell’ultimo reparto e il risveglio improvviso,si sa è sempre un po’ traumatico per cui dagli il tempo necessario e quando te lo vedi arrivare placidamente ,lento pede,nel corridoio c’è da capirlo,poverino è stato svegliato nel pieno del sonno….un po’ di comprensione,non essere aggressiva…tachipirina confermata…
9)Quando poi chiedi che ti venga riferito lo stato del paziente allora prima cercheranno di trattarti da scema,non in grado di comprendere i paroloni che dicono,quando poi capiranno che sei in grado di capire,allora ti guarderanno con aria sospetta,si schiariranno la voce e cominceranno a parlare in italiano.Se,poi il tuo paziente è seguito da altri specialisti,magari di Milano,allora li vedrai costruire ipotesi da fanta medicina senza supporto di dati clinici e a gran voce invocheranno la TAC (cranica?no,facciamola anche addominale,ma sai che ti dico? facciamola total body)”chissà che problema ha e a Milano non ve lo hanno voluto dire”…
10)Nel frattempo il filo diretto con l’aiuto a casa e “quelli”di Milano non lo interrompere mai e,se hai la possibilità,economica,prendi accordi con l’Ambulanza e preparati al “viaggio”.
P.S.Prima di partire passa dalla cappella di San Anna e rivolgi una preghiera per il ragazzo della167 vicino di letto di papà che festeggerà il suo 20 compleanno in ospedale(già ci aveva festeggiato i 18 anni)e per zio Pasqualino caporale di 103 anni l’altro compagno di stanza,che dopo le due guerre adesso sta combattendo la sua ultima battaglia e un grazie a Carmine che assiste zio Pasqualino con quella umanità che troppo spesso manca a chi per dovere dovrebbe assicurarla.E recita un eterno riposo per il bimbo di quattro anni che due giorni fa non ce lha fatta…