Un “nanoburocrate” blocca i lavori al reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Eboli

Sospesi i lavori al nuovo Reparto di Nefrologia. L’Ufficio Tecnico si rifiuterebbe di fornire il progetto degli impianti.

De Vita (Nuovo Elaion): “Sono dispiaciuto e sconcertato. Mi aspettavo collaborazione e invece ho trovato ostracismo. Le Aziende siano Onlus o meno hanno il dovere di mettere a disposizione le loro energie, andando anche oltre il burocratismo.

Ospedale di Eboli

EBOLI “Sono veramente dispiaciuto e sconcertato. Ci aspettavamo collaborazione  da parte di tutti per consentirci di  per dare delle risposte concrete all’impegno che ci eravamo assunti, di realizzare a nostre spese, con nostri uomini e con nostri mezzi, i lavori necessari per consentire al più presto possibile, il trasferimento del Reparto di Nefrologia e invece, con nostra meraviglia, abbiamo riscontrato una resistenza tanto forte, quanto cavillosa e inesistente, ma che ha bloccato i lavori quasi del tutto ultimati”.

A parlare è il dott. Cosimo De Vita Presidente del Nuovo Elaion, che con propri uomini e mezzi e propri  tecnici stava realizzando i lavori nel nuovo reparto di Nefrogia, diretto dal dott. Giuseppe Gigliotti.

Cosimo De Vita

I lavori all’ex Reparto di Geriatria, che dovrà ospitare la Nefrologia e la Dialisi, sono iniziati il 3 aprile ed erano quasi ultimati, si  sarebbero dovuti ultimare entro giugno, per consentire il definitivo trasferimento del reparto, ma purtroppo al momento sono sospesi, perché l’Ufficio Tecnico si rifiuterebbe di fornire il progetto degli impianti, funzionali alle varie applicazioni specialistiche che consentono i trattamenti medici agli ospiti esterni ed interni al Reparto.

Eppure come qui di seguito viene puntualmente e cronologicamente rappresentato dal Consigliere Comunale del PdL Fausto Vecchio, l’azione è stata conseguente ad una Delibera del 7 marzo scorso, nella quale si affidava i lavori, ivi compreso il relativo progetto, a titolo esclusivamente gratuito alla Onlus, rappresentata dal Presidente del Nuovo Elaion Cosimo De Vita.

La spesa che ammonta a circa 120.000 euro, quindi, si sottolinea, è esclusivamente a titolo gratuito, ma per il Dirigente responsabile dell’Ufficio Tecnico, tale ing. Antonio Grimaldi, il quale pur avendo apposto la sua firma, al momento non è d’accordo. Voci di corridoio ritengono che per l’ing. Grimaldi la donazione è un atto anomalo. Per l’ing. Grimaldi non era anomalo che il Reparto di Nefrologia fosse dislocato in un luogo “anomalo” tanto che i Nas dopo averne effettuato una ispezione rilevava numerose irregolarità strutturali. Naturalmente per Grimaldi non era affatto anomalo che il Reparto di Nefrologia e dialisi fosse operante da anni in locali veramente di fortuna.

Quindi la donazione da parte del Nuovo Elaion è un atto anomalo, così come anomali sono tutte le donazioni che l’Ospedale riceve e che accetta non prima di averne preso atto in una regolare delibera.

Giuseppe Gigliotti

A tale proposito il Presidente De Vita ritiene: “Bisogna dare delle risposte chiare ai cittadini. Tra i cittadini ci siamo noi, i nostri figli, i nostri parenti, gli amici e dovremmo prenderne atto. Le Aziende siano Onlus o meno hanno il dovere di mettere a disposizione dei cittadini la loro esperienza e le loro energie, andando anche oltre il burocratismo. Con questo ostracismo si creano solo disservizi e disagi, ma anche abbandono e disoccupazione.

Quel reparto, nonostante negli anni è stato costretto ad operare in condizioni disagiate e in locali inadeguati, è una vera eccellenza. Quel reparto ce lo invidiano, e quando vi sono queste considerazioni occorre dare la massima collaborazione, per evitare che i pazienti vadano altrove.

La mia esperienza lavorativa, mi porta ad affrontare e risolvere i problemi in maniera rapida, e per questo ho voluto trasferire in questo lavoro, lo stesso impegno che dedico abitualmente alla struttura di cui sono Presidente. Mi sono offerto volontariamente per realizzare i lavori di ristrutturazione, adeguamento e trasferimento del Reparto di Nefrologia e Dialisi diretto dal dott. Gigliotti, e questa disponibilità è stata accolta da una delibera del Commissario Francesco De Simone. Per questo ogni ritardo è solo aggravare una situazione e assumersi responsabilità che vanno ben oltre la burocrazia”.

E’ veramente singolare questa vicenda ed è incomprensibile l’atteggiamento dell’Ing. Grimaldi, in un momento così difficile per la Sanità campana e per l’Ospedale di Eboli, che si trova a combattere sprechi e malcostume, si ostacola un lavoro che è necessario, utile, indispensabile e tra l’altro sostitutivo e senza nessun accollo di spese da parte della struttura Ospedaliera.

Si spera che sia il Commissario dell’ASL Salerno Maurizio Bortoletti, anche con l’intervento di Vecchio riesca a sbloccare immediatamente questa vicenda e faccia procedere con sollecitudine alla ultimazione dei lavori, assicurandosi che l’Ufficio tecnico dell’Ospedale non frapponga più nessun ostacolo e assicuri per contro tutto l’appoggio tecnico. Allo stesso modo, se si vuole rendere un favore alla sanità, si licenzi con un calcio nel culo questo “nanoburocrate”, che con il suo ostracismo mostra di essere contro la struttura che gli offre il lavoro.

Eboli, 14 maggio 2011

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Lavori gratis Bloccati dall’ASL

Fauso Vecchio

EBOLI – Questa storia assurda di burocratismo eccessivo è stato anche oggetto di interessamento da parte del Consigliere Comunale del Popolo della Libertà Fausto vecchio il quale oltre ad affidare alcune considerazioni ai vari responsabili, Sara Caropreso e il Commissario Maurizio Bortoletti, fornisce una attenta e puntuale cronologia dei fatti, che non lasciano dubbi al caso: o si tratta di un eccesso burocratico da rimuovere immediatamente; oppure cela altri intenti che non sarebbero affatto nobili, ma che comunque si devono chiarire per fugare ogni dubbio.

Fausto Vecchio puntualizza: “Il 22.4.2010 il Comando Carabinieri N.A.S. di Salerno dopo aver effettuato un’ispezione, rilevava numerose irregolarità strutturali dell’U.O. di Nefrologia e Dialisi del P.O. di Eboli.

In data 14.5.2010 la Direzione Sanitaria di presidio richiedeva l’elaborazione di un progetto a cura della Gestione Tecnico Patrimoniale Aziendale, inerente la delocalizzazione e l’adeguamento normativo dell’U.O. di Geriatria.

Il successivo 2.12.2010 il Direttore Sanitario di presidio dott. Mario Minervini segnalava al Dirigente della suddetta Struttura Tecnica ing. Miranda la necessità e l’urgenza dell’elaborazione del progetto.

Il 30.12.2010 l’ing, Miranda inviava la planimetria “sull’ipotesi di distribuzione degli spazi del reparto di Nefrologia nell’area ospedaliera indicata”. Intanto, il primario del reparto di Nefrologia dott. Gigliotti, in un’intervista rilasciata al quotidiano la Città, paventava il rischio di chiusura del reparto in quanto l’ASL  non era in condizione di affrontare la spesa di circa 100.000 o120.000 Euro necessaria per l’esecuzione dei lavori. La notizia non passava del tutto inosservata.

Nel silenzio del Sindaco e dell’amministrazione Comunale, si mostrava sensibile alla notizia il Presidente della Società Cooperativa “Sanatrix Nuovo Elaion” dott. Cosimo De Vita che offriva la disponibilità all’esecuzione dei lavori a farsi presso il reparto di Nefrolologia e Dialisi dell’Ospedale di Eboli a titolo gratuito.  Anche tale generosa offerta rischiava di arenarsi in quanto non trovava interlocutori.

Venutone a conoscenza in occasione della visita del Presidente della Provincia all’ Elaion, – ribadisce Vecchio – nella mia veste di Consigliere Comunale immediatamente mi attivavo affinché la proposta del Presidente dell’Elaion dott. De Vita non cadesse nel nulla. Dopo aver promosso e partecipato ad alcuni incontri per verificare la fattibilità concreta dell’intervento, preso atto del consenso del Direttore Sanitario, sollecitavo il Presidente dell’Elaion che prontamente inviava i tecnici della struttura presso l’ Ospedale per la verifica concreta delle opere da realizzare.

Sara Caropreso

Intanto, il primario incassava il parere favorevole del Commissario Straordinario prof. De Simone per l’esecuzione dei lavori. Contemporaneamente, sia il Primario che il Direttore Sanitario si adoperavano per ottenere il progetto di ristrutturazione e le dovute autorizzazioni.

Il 7.3.2011 veniva pubblicato l’atto deliberativo n.255 del 28.2.2011 riguardante i lavori di ristrutturazione. In questo periodo, rimanevo in stretto contatto con il primario del reparto, attivatosi oltre l’inverosimile, e a sua volta sollecitavo l’Elaion, per la verità sempre disponibile, ad iniziare i lavori, cosa che avveniva il 3.4.2011. Iniziati i lavori edili di ristrutturazione e delocalizzazione del reparto l’Elaion, giustamente,  segnalava che non poteva farsi carico dei lavori di trasferimento nella nuova sede dell’impianto di osmosi inversa né di altri aspetti strettamente tecnici e complessi.

Per i lavori tecnici, richiedenti una certa specializzazione, il primario e il Direttore Sanitario, dopo aver tenuto una riunione con le ditte specializzate e i responsabili tecnici dell’ASL, trovavano un’intesa anche per la loro realizzazione. Veniva richiesto all’ufficio tecnico dell’ASL un computo relativo alle spese necessarie per il trasferimento e la realizzazione degli impianti tecnologici ai fini dell’approvazione dell’atto deliberativo da proporre al Commissario Straordinario.

L’ufficio tecnico dell’ASL ogni volta che è stato sollecitato ad intervenire o attraverso la progettazione o la direzione delle opere ha trovato mille difficoltà.Il progetto richiesto ancora non è stato consegnato ed ancora non è stata fornita alcuna indicazione circa i preventivi di spesa necessari per la preparazione dell’atto deliberativo di autorizzazione.

Allo stato, pertanto, i lavori sono bloccati per esclusiva responsabilità del Servizio di Gestione Tecnico Patrimoniale dell’ASL di Salerno che invece di accelerare e mostrare maggiore efficienza, sostanzialmente, ostacola un progetto di donazione ad un Ente Pubblico rischiando di mandare a monte un’operazione di grande utilità  per l’intera comunità Ebolitana e non solo vista l’efficienza e la competenza dei medici e paramedici del reparto in questione.

Voglio pensare, – conclude Vecchio – o meglio mi auguro che ci siano state solo difficoltà tecniche o burocratiche e che tutto si risolva a stretto giro. Ho provveduto ad informare la dott.ssa Sara Caropreso la quale ha mi ha assicurato un suo diretto, immediato interessamento. Nostro unico obiettivo è il completamento dei lavori che è stato possibile realizzare grazie alla disponibilità del Centro Elaion. Se l’operazione dovesse andare a monte accerteremo anche nel dettaglio chi sono i responsabili e provvederemo a denunciarli all’autorità giudiziaria.

Eboli 11.5.2011

25 commenti su “Un “nanoburocrate” blocca i lavori al reparto di Nefrologia dell’Ospedale di Eboli”

  1. vogliamo per forza privatizzare tutto .Questa polirica ha portato all’impoverimento e al fallimento della sanita in campania. Potenziamo il repartodell’ospedale rinnovandolo del tutto enon ripiegando sul privato di tipo ELAION con fondi pubblici. Il Benefattore De Vita se vuole fare volontariato lo faccia coi propri fondi e non attingendo dal pubblico ,i nostri soldi e lui comanda e decide.
    Il suindicato problema non è politico ma culturale e credo che cultura da arrostire ce ne sia troppo poca.ò

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    • Per Eboli –
      In primo luogo sono anni che il reparto di Nefrologia e dialisi, vero fiore all’occhiello dell’Ospedale di Eboli, opera in condizioni pietose e in locali non idonei proprio perché non ci sono i fondi.
      In secondo luogo le donazioni sono previste e l’Ospedale di Eboli ne riceve tante, spesso specie da chi ha avuto un buon approccio in occasione di ricoveri o malattie.
      Terzo, non spetta a me difendere <De Vita, ma poiché approvo l'iniziativa lo faccio. Ebbene De Vita ha messo a disposizione personale, tecnici e mezzi ivi compreso materiali, della sua struttura. Ha anche integrato con somme di denaro, che non sono affatto sottratte al pubblico, ma come società onlus, rientra nelle specifiche caratteristiche e compiti che la legge le attribuisce, piuttosto bisognerebbe domandarsi perché altri non lo fanno e perché altri anziché migliorare si dividono gli utili e magari fanno anche altro.
      L'iniziativa è encomiabile, così come è da censurare ogni intervento di ostacolo.

  2. ricordo una vecchia autoambulanza che negli anni 70 veniva utilizzata dall’ ospedale sulle fiancate aveva una scritta “dono della signora Ferro vedova Pezzullo” i benefattori possono essere la soluzione per la grave situazione della sanità campana (in questo stato per colpa di microburocrati direi)

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  3. Anche a me non spetta difendere Cosimo De Vita ( FIGURIAMOCI se non lo sa fare da solo ), ma non posso non prendere posizione come un ex-dipendente dell’Ente Provinciale MM.SS.Addolorata, prima e poi come ex USL 55, ASL SA 2.
    Basta andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate ed andare a vedere le pagine relative alle :EROGAZIONI LIBERALI.
    Il tutto per capire che sono ASSOLUTAMENTE LEGALI , anzi stimolate ed “agevolate” dal Governo.
    ED E’ PROPRIO UN PROBLEMA CULTURALE sentire il bisogno di aiutare il prossimo e NON DIRE SCIOCCHEZZE su di uno spazio mediatico aperto a “tutto il mondo”.
    NON AVETE IDEA DI QUANTE SONO STATE IN QUESTI ANNI LE DONAZIONI
    spesso fatte in modo silenzioso e spesso ANONIMO ( questa è una cosa encomiabile NON SCRIVERE IN ANONIMATO ASSURDITA’ come per es. eboli) Le donazioni vanno ovviamente “accettate” con atti deliberativi dall’ENTE, ma sapete quante , anche piccole donazioni, fatte anche da molti dipendenti avvengono tutti giorni ?
    ( da piccolle apparecchiature, tipo stampanti, fax, quadri, piante, risme di carta, etc….., a cose più importanti, chiedetevi per es. chi a DONATO tutte le televisioni nel nuovo reparto di UROLOGIA oggi CHIUSO per carenza di personale !!). E all’Hospice, magistralmente guidato dal mio amico Armando De Martino, quante donazioni -GIUSTAMENTE-sono state fatte, anche con iniziative pubbliche ?
    Ma perchè dobbiamo sempre giudicare le cose CON CATTIVERIA! STIAMO AFFOSSANDO UNA STORIA EBOLITANA DI GRANDE APERTURA UMANA!!!
    BENE FA LA COOPERATIVA SANATRIX ( ben diretta da Cosimo De VIta) A STARE NEL SOCIALE CON TANTISSIME INIZIATIVE, UN ENCOMIO PER LE INIZIATIVE DEL NATALE, DELLA MOSTRA SUL CARAVAGGIO, SUL LIBRO DI PASTORE-MANZIONE ETC….MA FA BENISSIMO AD AIUTARE UNA STRUTTURA PUBBLICA COME L’OSPEDALE IN GRAVE DIFFICOLTA’ -come tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione e ….d’Italia-
    BRAVO, DR. DE VITA NON TI SCORAGGIARE PER SCONVOLGENTI CONSIDERAZIONE DI UN “”” ANONIMO EBOLItano””””””

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  4. L’impegno è sempre encomiabile ma se poi in concreto i risultati non arrivano si attribuisce sempre la colpa a qualcuno. Le iniziative superficiali e che non tengono conto degli eventuali ostacoli di qualunque natura siano , anche se apprezzabili considerata la finalità benefica , sono da considerarsi uno spargimento di fumo nell’aria o un modo per darsi visibilità. E’ cominciata già la campagna elettorale , a un anno dalle precedenti elezioni. Questo è il dato politico più rilevante. Da questo dato ognuno può trarre le considerazioni che ritiene opportune.

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  5. L’impegno civico della società cooperativa Sanatrix, ente riabilitativo accreditato al SSN, è encomiabile. In realtà sono anni che tale azienda si sta distinguendo in attività solidali tese senza dubbi a qualificare la propria mission ma,, altresì, che testimoniano una capacità di governance in grado di sostenere le criticità congiunturali che il Sistema Sanitario Regionale attraversa in questi ultimi anni, coinvolgendo ineluttabilmente il fronte privato e, in specialmodo, il settore riabilitativo. In questo specifico caso appare macroscopica la lacunosità degli apparati pubblici, spesso inidonei in qualità e capacità e, oltremodo, troppo spesso caratterizzati da una ossequiosa e stomachevole dipendenza politica. Che in questa vicenda vi siano valutazioni politiche di opportunità? Certo è che, in termini comunicativi, tutto ciò, giustamente, si traduce in doveroso apprezzamento per la società privata e per la sua dirigenza.

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  6. NON CI STO AD ASPETTARE LA SIGNORA DI TURNO CHE FA LA SUA ELEMOSINA PER UN DIRITTO SCROSANTO.
    PER aDMIN LA TUA REPLICA E DA DITTATORE NON PER QUELLO CHE HAI DETTO MA PER COME LA HAI IMPOSTATA.
    NON PUOI COSTRINGERE TUTTI A PENSARLA COME TE ANCHE CHI DICE CAVOLATE MA PUOI DIMOSTRARE CHE DICE SCIOCCHEZZE E BASTA ENON ESSERE DI PARTE,LO SI PUO FARE MA BISOGNA DIRLO PRIMA
    !QUI NON CONSENTIAMO DISSENSI NE DIRITTO DI REPLICA MA SOLO APPLAUSI EBASTA,

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    • Per Eboli –
      Non solo ti sbagli di grosso, ma ti contraddici da solo.
      Quale sarebbe la dittatura? quella che pubblico i tuoi post? O quello che non condivido quello che dici?
      Se è così lascio a te le conclusioni.
      Riguardo al fatto che non dobbiamo aspettare l’elemosina della signora di turno, lo condivido. Ma perché impedire le donazioni? e se le donazioni le fanno le Onlus quale è lo scandalo? Specie se le donazioni che fanno non vengono sottratte alle attività funzionali delle onlus stesse e se rientrano nella parte di quei fondi che rappresentano gli utili.
      Per il resto, non solo consento il dissenso, il diritto di replica e quant’altro, consento, caro mio il dialogo. Il dialogo.
      Quel dialogo però, se contiene osservazioni dissenzienti, ben vengano, se contiene contumelie, non le gradisco, ma non verranno mai censurate, tarnne che non siano irricevibili.
      Per questo, non temere, dissenti quanto vuoi, questo spazio serve per dare voce a chi non ce l’ha. Ma vale per te e tutti gli altri, sappiatene approfittare.

  7. Caro Fausto, pur apprezzo il tuo lodevole interessamento per l’Ospedale di Eboli, devo ricordarti, che la colpa del degrado e dello smantellamento del nostro Nosocomio, ricade sull’ incapacità amministrativa dei Sindaci ( Guercio, Morrone, Rosania, Melchionda) che dal 1990 si sono succeduti alla guida del nostro Comune. Costoro hanno permesso ad Antonio Bassolino, ad Antonio Valiante e a Vincenzo DE Luca ( alias “Vincenzino il Betoniere”) di trascinare nella peggiore devastazione l’Ospedale e tutto quanto fatto da Carlo Mazzella, Angelo Morrone, Carmelo Conte, Giuseppe Manzione ed il sottoscritto.
    Le donazioni fatte da Enti Parapubblici (incassano soldi dalla Sanità Regionale ed assumono gli operatori a loro piacimento, scegliendoli tra amici, parenti e loro sostenitori elettorali), dopo aver contribuito a rieleggere l’inetto Melchionda, puzzano di propaganda Politica e di voglia di notorietà. Le vere donazioni sono quelle fatte da privati, con danaro, attrezzature e volontariato.
    Fraterni saluti.

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  8. QUESTO MESSAGGIO NON E’ STATO POSTATO DAL DOTT. ANTONIO LIOI. PERTANTO CHI HA VOLUTO ESSERE COSì SPIRITOSO FINO A SOSTITUIRSI AL DOTT. LIOI, SAPPIA CHE IL SUO IP SARà COMUNICATO ALLA POLIZIA POSTALE.
    …………………………….. ……………………………………….
    Ringrazio il Presidente De Vita. Unico leader di Eboli, altro che Melchionda.

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  9. Anche se è veramente vergognoso che una struttura del genere , ma che produce risultati eccezionali, debba stare in un tugurio, è ancora più sconcertante che una donazione, in qualsiasi forma si faccia, venga respinta in questo modo incivile, da rendere indegni chi la riceve.
    E’ vergogno so, con tutti i soldi che si sperperano per la Sanità privata e per compensi milionari a dirigenti e commissari che tra l’altro non hanno nemmeno i titoli, non si hanno si soldi per il minimo indispensabile, qui De Vita non c’entra, semmai si può dire solo grazie, indipendentemente dai giudizi che si possono dare su De Vita stesso.
    Ha fatto bene e fa bene a sponsorizzare tutte le manifestazioni che vuole, se utilizza utili e non li toglie alla sua struttura, e pare che la sua struttura funzioni.
    L’unica cosa che non approvo è che partecipa troppo e in maniera sbagliata alla politica, faccia il manager della sanità, è meglio, così resta lontano da tentazioni prepotentesche di cui in varie occasioni si è fatto prendere, coinvolgendo anche l’Elaion.

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  10. Antonio Lioi
    “16 maggio 2011 – 08:22
    Ringrazio il Presidente De Vita. Unico leader di Eboli, altro che Melchionda”.

    MA IO NON HO MAI SCRITTO QUESTE COSE, COME SI TROVANO PUBBLICATE
    CARO MASSIMO PUOI DARMI UNA SPIEGAZIONE TU CHE VEDI GLI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA DI CHI INVIA I COMMENTI ?
    SE RIESCI A CAPIRE L’AUTORE, BASTA TOGLIERE QUESTO COMMENTO
    CHE NON CONDIVIDO !!!!! SENZA PUBBLICARE QUESTA MIA RICHIESTA.
    CREDO CHE QUALCUNO SI DIVERTA A MIO NOME.
    CIAO ANTONIO

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    • Per Antonio Lioi, quello vero.
      Questo qualcuno che ha voluto fare lo spiritoso, per intanto viene “AVVISATO”, se continuerà provvederò a denunciarlo alla POLIZIA POSTALE.
      I commenti li lascio con una mia scritta in grassetto, perché si sappia che pur ammettendo l’anonimato, non significa che si debba scorazzare a proprio piacimento, addirittura commettendo un reato penale, sostituendosi alle persone.
      In ogni caso mi scuso per l’accaduto e spero che nel prosieguo, non si verifichi nessun altro spiacevole inconveniente.

  11. Carlo Mazzella, Angelo Morrone, Carmelo Conte, Giuseppe Manzione ed il sottoscritto (Elio Presutto)
    Tutti questi, signori, che hanno dato un buon contributo alla “buona fama che fù” dell’Ospedale di Eboli, non hanno fatto nemmeno la decima parte ( tutti insieme ) di quello che ha fatto per l’ENTE PROVINCIALE “M.SS.Addolorata” un signore che si chiamav:
    GAEATANO ( Tanino) P E T R A G L I A !!!!
    Elio ti stai facendo vecchio ????

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  12. Chiedo scusa, nel mentre scrivevo pensavo solo al caro Gaetano, ma alla mia età può succedere di dimenticare di trascrivere il nome della persona più cara. Ti prego credimi sono profondamente rammaricato perchè l’opera del mio caro Compagno Socialista Gaetano Petraglia profusa per l’organizzazione e lo sviluppo del nostro Ospedale è indimenticabile.
    Con affetto.
    Elio

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  13. Carissimo Elio, innanzitutto ti ringrazio per aver sottolineato che anche grazie al mio interessamento è stato possibile salvare il reparto di Nefrologia dell’ospedale di Eboli.
    Sono in corso incontri tra i vertici dell’ASL per definire la questione in tempi brevi.
    Dunque, non tutta la politica è stata assente in questa vicenda.
    A proposito delle tue considerazioni sulle responsabilità storiche a monte di questo problema, ti ricordo che le persone che indichi come responsabili del “degrado e dello smantellamento del nostro Nosocomio” sono miei avversari politici. Io, da semplice consigliere comunale, peraltro di opposizione, ho fatto quello che ho potuto.
    Per quanto riguarda i commenti su presunti secondi fini che avrebbero motivato i fautori di questo intervento, credo che una iniziativa di cui beneficia l’intera comunità non possa che essere apprezzata e sostenuta, in ogni caso.
    Con affetto, Fausto

    Rispondi
  14. Bravo Elio, per chi non lo ha conosciuto o lo “ha dimenticato” RICORDIAMO che Tanino Petraglia, è morto abbastanza giovane, dopo aver DEDICATO tutta la Sua vita al PSI ( da lombardiano di ferro) e all’Ospedale di Eboli, andando alla ricerca di Professionisti veri ( Repaci, D’Aniello, Fauci, Greco, Grimaldi, Di Maio, D’Alessandro, Iosca, Sarro, Baldi, Orio, Di Giuda,Magliano,etc- mi scuso per alcune omissioni) SENZA MAI CHIEDERSI DI QUALE PARTITO ERANO. Lui è stato il principale attore (con Mazzella, Brescia, D’Amato,Caponigro) del riconoscimento dell’Ospedale come ENTE PROVINCIALE.
    DOPO NON SI E’ CAPITO PIU’ NULLA !!!!!!
    Tutto per la verità storica.Bravo Elio per aver preso atto dell “dimenticanza”.

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  15. nel primo post ,non ho mai detto che c’è l’ho con de vita ,non me ne importa niente di lui nulla di personale.
    ma quello che volevo dire è che negli anni scorsi ed ancora adesso molti medici ,tecnici e operatori ospedalieri lavoravano male nel pubblico per ingrandire il loro privato.Questo ha portato alla disgregazione della sanita in campania ancor prima dei colori politici. Lo stare zitti subendo o condividendo questo non ci fa bene. Prima ho detto che invece di trasferire il reparto di nefrologia altrove ,chiudendo il pubblico non si fa altro di allargare un modo di fare sempre di piu verso il privato ,verso i ricchi solo loro potrebbero permettersi certe cure perche chiudendo a poco a poco il pubblico finirebbe il diritto di curarsi per il 70% dei cittadini e precisamente le fasce piu deboli. Che poi De vita fa le sue scelte ed iniziative sono cose diverse da chiudere una struttura pubblica anche se vecchia e fatiscende.che si trovino i colpevoli e rimborsino cio che hanno portato via.La provocazione vuol incitare a controllare di piu cio che è nostro e come viene amministrato.Poi se io imprenditore,realizzo una struttura eccezionale di avanguardia con fondi propri o di società ben venga ,a me a tutti la scelta del privato o del pubblico e non essere costretti senza scelta.

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    • Per Eboli –
      Condivido in toto il tuo post.
      Come potrei non condividerlo.
      Queste tue riflessioni si che sono critiche, accettabili, e tra le righe. E’ così che si cresce ed è così, con la critica, che si sta con il fiato al collo di chi vorrebbe sostituire la sanità pubblica con quella privata e chi vuole far passare servizi essenziali come sprechi e con questa scusa chiudere ospedali e presidi che con tutte le critiche possibili ed immaginabili sono l’esempio palpabile di una civiltà che ha raggiunto conquiste eccezionali.
      Dove è detto che non possano esserci ospedali in ogni città? l’importante è dotarle di strutture adeguate e favorire quei medici appassionati che si dedicano in toto alle strutture.
      I baroni. E’ quelli che bisogna combattere, anche se sono bravi. La loro bravura se stanno nelle strutture pubbliche la possono riversare in maniera eccellente, se non sono soddisfatti rischino in proprio e vadano nel privato, invece di stare con un piede qua e uno la.
      Ma questa è utopià?
      Il carabiniere che è stato nominato Commissario dell’ASL Salerno, persona anche intelligente, ma che c’entra con la sanità come un mulo con l’Ippodromo di Capannelle, indaghi su questi baroni giacchè c’è e li licenzi, così si farà perdonare il suo incarico inopportuno e revochi la nomina (illegittima) della Caropreso che tra l’altro non ha titoli e requisiti anziché chiudere per ora l’Ospedale di Scafati e poi maghari quelòlo di Eboli, Roccadaspide, Oliveto Citra e chi sa quale altro.

  16. La cosa drammatica è che la Sanità pubblica abbia bisogno delle donazioni dei privati, siano essi singoli cittadini e/o società onlus e non.
    La cosa ancora piu’ drammatica è che mentre la Sanità pubblica ha bisogno di queste donazioni, qualcuna perchè no, fatta anche per protagonismo, il pubblico sperpera denaro pubblico per la sanità privata. ( questo vale anche per la Scuola), è come se un commerciante finanziasse un altro commerciante al solo fine di farsi fare concorrenza.

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  17. A PROPOSITO DELL’ OSPEDALE

    Riproposizione di una mia riflessione.

    L’Ospedale di Eboli, portato al primato della Sanità Campana grazie all’abnegazione e la passione di veri e disinteressati Amministratori Ebolitani, (Dott. Morrone, Gaetano Petraglia, Carlo Mazzella, Antonio Capaccio, Angelo Morrone, Carmelo Conte, Diomede Salerno, Gerardo D’Urso, Gino Saia, Giuseppe Manzione e, con infinita modestia, il sottoscritto e tanti altri che non cito, scusandomi). Il nostro Nosocomio, dotato di tutte le discipline Mediche, allora immaginabili e possibili ( la Cardiochirurgia, la Neurochirurgia e la diagnostica moderna mancavano perché erano ancora agli albori in Italia), era il più gettonato da parte di Medici e Chirurghi di tutta la Nazione, tanto da annoverare Primari con Docenza Universitaria e spiccata Professionalità. Questo Fiore, sempre ravvivato da nuove ed intelligenti iniziative, a partire dal 1992, anno dell’inizio della FARSA di Tangentopoli, per l’incuria e la stoltezza di servili uomini della Corte di Bassolino e Valiante, incominciò, uno per volta, a perdere i Petali, fino ad appassire inesorabilmente. L’Avvocato Melchionda, dopo aver assistito passivamente, per 5 (cinque) anni, allo sfascio, come voluto dai suoi referenti Politici ( Bassolino e Montemarano), dopo che questi soggetti sono caduti sotto la mannaia elettorale del “Popolo Sovrano”, si erge a difensore del rudere Sanitario che è diventato il nostro Ospedale. Ignorando, come sempre, cosa sia la Politica Sanitaria, l’Avv. Melchionda, in un articolo apparso sul servile Quotidiano “Il Mattino”, asserisce che l’Ospedale di Eboli è ancora vivo e vegeto.
    A lui ed a tutti quelli che ignorano o fingono d’ignorare lo stato di abbandono dell’Ospedale, in cui continuano a lavorare, assumendosi grosse responsabilità personali, coraggiosi e preparati Medici (fatta qualche eccezione un’eccezione), paramedici e personale Amministrativo, devono sapere che quello che è successo ad Eboli è un classico esempio di spreco di denaro Pubblico. Un Nosocomio, diretto da un Direttore Sanitario, nominato per la tessera di partito e non per meriti Professionali, dove il personale non viene assunto in sostituzione di chi va in pensione o di chi, sempre clientelarmente, è stato trasferito e dove i reparti vengono chiusi, ridotti od accorpati, per mancanza di Maestranze, viene dotato (Cattedrali nel Deserto) di una PET-TAC ultramoderna, di un Centro di Emodinamica Cardiologica e, dulcis in fundo, di una macchina per diagnosi in RM. A parte l’elevatissimo costo di queste moderne apparecchiature, va rivelato che esse sono quasi totalmente sottoutilizzate, per carenza di Personale. La PET-TAC, acquistata ( forse per svuotare i magazzini di una Ditta Cliente) in sostituzione di un nuovo ma obsoleto Modello dell’inizio anni 90 funziona solo grazie alla capacità ed alla stressante abnegazione di pochissimi Operatori (Medici e Tecnici). L’Emodinamica Cardiologica, funziona due volte alla settimana, grazie all’attivismo del Primario di Cardiologia ed una Convenzione stipulata con il Monaldi di Napoli e non con il vicino Ospedale in San Leonardo di Salerno, senza che nessuno si chiede i motivi di tale stranezza. La Risonanza Magnetica, impiantata da poco da chi viene utilizzata, stante la carenza di personale? Melchionda mena vanto di tutto questo spreco di denaro pubblico, senza chiedersene i motivi, stante la programmazione di un centro Ospedaliero Multifunzionale e Multizonale nella Piana del Sele. Questo ignorante (Politico Amministrativo) pseudo Sindaco, farebbe meglio a tacere ed a riparare i danni che ha prodotto all’Ospedale, ad Eboli ed agli Ebolitani.

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  18. a elio presutto (premessa ) il mio nick name qualche volta è stato usato da qualcuno ma admin può
    confermare che io il vero arcodeitredici non ho offeso mai nessuno non fà parte del mio costume , 30 anni fà quando vedevo le persone uscire dal cinema italia dopo i comizi con il garofalo al taschino , mi si rivoltava lo stomaco , io non frequentavo nessun partito, qualche volta portavo le serraglio (sigarette) a mio nonno al MSI qualche volta entravo nella sede del PCI per chiamare mio zio , ma oggi dove sono i luoghi di ritrovo dei militanti politici? su internet?
    allora caro elio sfido tutti a smentire le tue sacrosante verità

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