Il gruppo Conte chiede maggiore collegialità. L’ipotesi è di azzeramento della giunta.
Forti tensioni nel Partito Democratico, allargare la maggioranza all’UDC e ad IdV, metterebbe Melchionda in sicurezza.
EBOLI – Azzerare la giunta comunale, chiarire la situazione finanziaria e decidere con maggiore collegialità. Sono le tre richieste avanzate dall’area socialista del Pd (Conte-Letta) al sindaco di Eboli. La lettera è stata recapitata nel fine settimana scorso al primo cittadino. La tensione nel Pd ebolitano è molto forte.
Ieri mattina si è svolto un doppio summit. Il primo al palazzo Massajoli, nella sede del piano di zona. Il secondo incontro si è svolto in comune. Il documento è stato firmato da tre consiglieri comunali e tre dirigenti del Pd: «C’è la mia firma – spiega Mario Conte – quella di Donato Guercio, Vincenzo Occhiofino e dei consiglieri comunali Carmine Campagna, Armando Cicalese e Antonio Petrone. Abbiamo chiesto al sindaco di fare il punto sulla situazione amministrativa. Siamo in un momento molto delicato per le enormi difficoltà finanziarie. Questo documento non è un atto di sfiducia del sindaco. Lanciamo delle proposte, confidiamo in un cambiamento di rotta. Poi sarà il sindaco a fare le sue scelte».
Il segretario del Pd, Salvatore Marisei, non ha firmato il documento politico ma precisa: «Convocherò a breve una riunione di partito. Dobbiamo fare delle importanti valutazioni politiche. Attendiamo gli atti ufficiali del comune sulla situazione finanziaria. Il dissesto non si può dichiarare con superficialità».
Carmine Campagna chiede di non mutare l’alleanza di governo: «Un anno fa siamo stati premiati dagli ebolitani – afferma Carmine Campagna (Pd) – ma ora c’è qualcuno che tenta di oscurarci. Chiediamo più collegialità nelle scelte».
Il gruppo Conte è contrario all’allargamento della maggioranza. Udc e Idv scalpitano davanti la porta di Martino Melchionda per entrare in giunta. Poi Campagna fa un altro passaggio importante: «É fuori discussione il nostro abbandono del Pd». La situazione finanziaria resta l’argomento più critico. L’ipotesi del dissesto si fa sempre più reale con il trascorrere dei giorni. A tenere sulle spine il sindaco e la maggioranza sono gli espropri dei terreni nella zona industriale. La somma finale da pagare ammonterebbe a 20 milioni di euro.
Lucia Gallotta
Eboli, 10 maggio 2011