In Italia, la 1^ celebrazione della Festa della Mamma risale al 1957 ad Assisi, e da allora ricorre ogni seconda domenica di maggio.
Un giorno di festa, di riposo, di attenzione, per ricordarci che ci sono. Ma riescono veramente a liberarsi dei pensieri? Difficile. Le mamme non riposano mai.
EBOLI – Oggi è la Festa della Mamma. La Festa della Mamma ha origini antichissime e pagane, simbolicamente celebrava sia la prosperità, sia la fertilità e sia il passaggio dall’inverno all’estate.
Come al solito però, in piena chiave consumistica, ci pensarono gli americani nel 1914 ad istituire il Mother’s Day, cioè una festa nazionale per riflettere sulla guerra, e da lì si diffuse poi in tutto il mondo, anche se poi si è finito per festeggiare in giorni diversi.
In Italia la prima celebrazione della Festa della Mamma risale al 1957 ad Assisi e da allora ricorre sistematicamente la seconda domenica di maggio.
Alle mamme oggi si regalano le rose rosa, mentre per le mamme che non ci sono più si portano delle rose bianche nei cimiteri. In tutte le città si organizzano eventi speciali per questo giorno e nelle scuole i bambini guidati dalle loro maestre preparano poesie e disegni e le mamme anche se se l’aspettano guardando i lavori dei loro piccoli finiscono sempre per commuoversi, e come in un rituale che si ripete ogni anno, quei bei disegni tutti colorati e quelle belle frasi, anche se di circostanza si mostrano a tutti e si conservano gelosamente, salvo a commuoversi di tanto in tanto quando mettendo a posto nei cassetti rispuntano dopo anni.
È una festa piena d’amore che si festeggia in gran parte del pianeta per ricordare il grande ruolo che le madri hanno nella società. Un ruolo insostituibile che si apprezza ancora di più proprio quando vengono a mancare.
Le mamme? Le mamme sono tutte belle, sono straordinarie, grandi economiste, riescono a fare sempre tutto, riescono a starti vicino con discrezione, a farti sentire il loro affetto senza smancerie, a darti un consiglio senza essere invadenti, ad amarti senza opprimerti, a guidarti senza importi nulla, a soffrire senza fartene accorgere. Riescono ad amare tutti in forma e modi diversi ma a tutti.
Un giorno di festa, un giorno di riposo, di attenzione, per ricordarci che ci sono. Un ruolo che sembrava dovesse finire con le mamme di una volta, invece si è rinnovato e le mamme più giovani, più libere, più moderne, riescono ad essere come quelle di una volta. E queste mamme, moderne come sono, riescono anche a trovare il tempo per dedicarlo a se stesse, e subito la società consumistica ha messo in piedi “l‘industria della mamma“.
Si può festeggiare in tanti modi e non è affatto un peccato se a gruppi si organizzano e spensieratamente si rivedono, come il gruppo di giovani signore nella foto, che celebrano la loro festa, mostrandosi spensieratamente libere. Ma riescono veramente a liberarsi di tutti i pensieri che quotidianamente le assalgono? sarà difficile. Le mamme non si riposano mai.
Eboli, 8 maggio 2011