BATTIPAGLIA – Varata la Giunta Santomauro Ter. Notificate le nomine: sette nuovi ingressi e tre riconferme, ma è già polemica, gli assessori UDC non sono stati concordati.
La Nuova Giunta è un assetto di poteri individuali, di “strane coppie” estranee ai normali canoni politici che affiancano forme partitiche residuali.
BATTIPAGLIA – Mentre la maggioranza da mesi litiga per questioni di poltrone e incarichi, e mentre da mesi si discute, la macchina comunale va avanti e va avanti la città, sebbene fortemente “azzoppata”, e a tratti paralizzata su chi deve rappresentare chi, cosa e come, e mentre tutti ormai asseriscono e giurano che la maggioranza è finita, dietro i problemi irrisolti e “responsabilmente” risolti tra l‘UDC e il Sindaco, tra PD e UDC, tra PD e il Sindaco, ecco che tutto è chiaro: Viva la Maggioranza! e si vara la Giunta Santomauro Ter.
E così, ieri pomeriggio i messi comunali hanno notificato le nomine agli interessati. Ed ecco la composizione della nuova Giunta:
- Enzo Tancredi, Vicesindaco con delega all’Urbanistica, Partito Democratico;
- Francesco Ferraiuolo, Assessore ai Lavori Pubblici, Iniziativa responsabile (Cuozzo-Salimbene);
- Massimiliano Casillo, Assessore all’Ambiente, Patrimonio e Demanio, gruppo misto (Tedesco D’Acampora);
- Alfredo Liguori, Assessore alle Politiche comunitarie, gruppo misto (Corrado Zottoli);
- Michele Marrandino, Assessore alle Attività produttive, di Liberal Democratici;
- Antonino Elefante, Assessore al Bilancio e Programmazione economica, Battipaglia Domani;
- Vito Lucia, Assessore all’Agricoltura e Manutenzione, Italia dei Valori, anche se dopo la defezione di Edmondo Gallo, potrtebbe esserci qualche ripensamento;
- Luca Muto, Assessore alla Polizia Municipale e alla Protezione civile, UDC;
- Michele Toriello, Assessore alle Politiche scolastiche e alla Cultura, UDC;
- Alessandro Grimaldi, Assessore all’Avvocatura, Servizi Sociali ed Edilizia privata, UDC;
Resta incerta la posizione di Marika Calenda di Battipaglia domani come assessore alle Pari opportunità e alle Politiche giovanili, pare che Giovanni Santomauro voglia riservarle la delega fino a nuovo ordine.
Disco rosso invece per Alfonso Capuano, Francesco Della Corte, Domenico Di Napoli, Giovanni Valletta. Disco rosso anche per la partecipazione femminile, di quota rosa manco a parlarne, anche perché la posizione della Calenda è solo un escamotage, non si poteva liquidarla subito, non è stata male come assessore e tra l’altro avendo ricoperto il ruolo di Vice Sindaco sarebbe veramente stupefacente una sua definitiva estromissione. Ma per alcuni di questi ci saranno i “Play Off amministrativi“, per essere ripescati e traghettati nel sottogoverno cittadino.
La giunta è fatta, ma i problemi sono risolti? A valutare le dichiarazioni che esponenti dell’UDC hanno rilasciato alla stampa, i problemi ci sono e come, pare che Santomauro dopo l’incontro politico di maggioranza di sabato scorso, abbia deciso di formalizzare le nomine senza il definitivo consenso dell’UDC stesso che nei prossimi giorni potrebbe prendere altre decisioni.
Quindi una Giunta Santomauro Ter claudicante, e la Città soffre. Soffre, per i mancati appuntamenti e soffre per lo spettacolo ormai privatistico che si sta offrendo, atteso che i suoi connotati vanno sempre più assumendo caratteri politici sbiaditi e senza prospettive politiche.
I problemi sono tanti e continuano ad essere irrisolti, dietro uno scenario degradante che non promette niente di buono e di nuovo neanche a seguito del varo della nuova Giunta Santomauro Ter. Che cosa cambierà? secondo gli osservatori più attenti, al di la dei nomi, nulla.
Un sindaco ormai è diventato un perfetto equilibrista, a tratti illusionista, ce la sta mettendo tutta per cercare di mantenere insieme l’impossibile, uomini di sinistra e di destra tutti insieme, una mescolanza indefinita. Ma purtroppo per lui questo è il quadro e questo è il “materiale” che ha a disposizione, deve accontentarsi e i battipagliesi si devono rassegnare. L’errore, che ha commesso è stato quello di prendere la strada del “civismo” snobbando il Partito che lo ha fortemente voluto Sindaco e trasmettendo ai singoli consiglieri comunali il messaggio, che avrebbero potuto avere un ruolo anche e soprattutto al di fuori dei Partiti.
Ora Giovanni Santomauro cerca a tutti i costi di chiudere un cerchio che però è aperto lungo tutta la sua circonferenza e con la tecnica del galleggiamento non fa altro che allungare l’agonia del paese, sempre più costretto a fare da solo. Battipaglia è da anni che fa da sola, ormai si è abituata a non contare sulla sua classe politica, che di tanto in tanto riesce a ricordarsi del suo ruolo e marginalmente fornisce qualche aiuto, se non ripagarlo poi, con tanti danni e tanti ritardi. Una serie di contraddizioni che prima o poi sono destinate ad esplodere e a riversarsi negativamente sulla Città e sui battipagliesi.
Purtroppo non si riesce a definire le responsabilità quando il quadro politico è così diffusamente mescolato. Non si riesce più a capire laddove finisce la maggioranza ed inizia l’opposizione, e ai voglia che i famosi responsabili Pino Cuozzo e Antonio Salimbene si affannino a fornire motivazioni politiche nobili, nessuno li crede.
Allo stesso modo nessuno crede Orazio Tedesco e Luigi D’Acanfora che le “incomprensioni” tra loro e il Sindaco si sono risolte, non si sarebbero risolte affatto se non avessero avuto l’assessore. Così come nessuno riesce a spiegarsi perché Ivan Corrado e Domenico Zottoli esprimono un assessore in proprio. Allo stesso modo nessuno crede che dietro questo ulteriore “rimpasto”, per chi non vuole far capire che c’è una crisi politica, ci sia la conseguenza logica di un allargamento della maggioranza poco digerita.
Quindi al di la di come ci si sforzi a presentarla, la Giunta Santomauro Ter non è altri che un assetto di poteri individuali, di “strane coppie” estranei ai normali canoni politici, ma che integrano, sostituiscono e affiancano forme partitiche residuali.
Ogni sforzo che cercano di Fare il Partito Democratico e Italia dei Valori, gli unici due partiti cofondatori della primitiva maggioranza, sia pure rimaneggiati ma riconducibili ad un filone politico, non cancella affatto gli scarabocchi che invece questa nascente amministrazione riesce ad offrire. Il contributo dell’UDC poi, riempito di numeri, e per questo essenziale fino ad imprimere un’agenda politica che già di per se si presenta piena di confusione e di pressappochismo, danneggia in maniera irreversibile l’immagine di una Città, che in verità, si aspetta ben altro.
Battipaglia, 10 maggio 2011