Landolfi: “Rivendico, il manifesto del PD, che dice solo la verità, mentre il deputato Vaccaro, ricordandosi di tornare dall’estero, non perde occasione di attaccare in campagna elettorale, il Partito che lo ha “nominato” deputato”.
Veleni e considerazioni politiche che sottolineano l’inadeguatezza di una classe politica “autonominata”, incompatibile e non in sintonia con la base.
SALERNO – La dichiarazione del segretario provinciale del Partito Democratico di Salerno, Nicola Landolfi, fa seguito fa seguito alla nota stampa a firma dell’onorevole Guglielmo Vaccaro che aveva manifestato solidarietà alla Candidata Sindaco Rosa Masullo, per un Manifesto del PD che la attaccava a proposito di un suo coinvolgimento con una convenzione con il Comune di Salerno.
In quella circostanza Vaccaro attraverso una lettera alla Masullo ha parlato di un manifesto: “brutto, mediocre, che abusivamente utilizza il simbolo del PD. – continuando definisce il manifesto un gesto scellerato – Il PD che mi ha voluto Deputato, non ha a che vedere con pratiche di questo livello così infimo – definendo “felloni”. Vaccaro pur utilizzando l’aggettivo “felloni”, si augura di poter avere con loro un democratico confronto.
E’ da notare che anche con il Senatore Alfonso Andria che ha manifestato alla Masullo, a livello personale, la sua solidarietà, il PD come al solito si presenta diviso. Ma il Segretario Provinciale Nicola Landolfi, evidentemente non ci sta rispetto alle dichiarazioni dei due Parlamentari, specie quelle di Vaccaro e interviene con una dura nota: “Rivendico, ovviamente, il manifesto del Partito Democratico della provincia di Salerno, che dice solo la verità, mentre il “nominato” deputato Vaccaro, come sempre, ricordandosi di tornare dall’estero, non perde occasione di attaccare e creare problemi , in campagna elettorale, al Partito che lo ha “nominato” deputato.
Di queste e di altre decisioni chiederemo conto e ragione agli organismi nazionali del Partito perché si prendano comportamenti conseguenti”.
Landolfi definisce Vaccaro “nominato”, e non ha tutti i torti, nel senso che come tutti i deputati ed i Senatori, e quindi anche quelli del PD, sono stati “nominati” dalle Segreterie nazionali dei Partiti. Quindi “nominati” e non “voluti” come tiene a sottolineare l‘Onorevole Vaccaro, il quale molto probabilmente, anziché conquistare i primi posti solo per appartenenza ad una Corrente, forse avrebbe avuto un posto qualsiasi e avrebbe dovuto conquistarsi l’elezione con le preferenze e non con la “pacca” garantita silla spalla da parte del suo Capo corrente Enrico Letta.
Landolfi, tra l’altro “richiama” Vaccaro e gli rinfaccia i suoi viaggi all’estero che sono stati coincidenti con la campagna elettorale che lo ha poi nominato. Veleni? Veleni ma anche considerazioni politiche, che sottolineano come i partiti hanno scelto classi dirigenti, che nulla hanno a che vedere con le basi, ma anche, come gruppi di persone per niente compatibili, forzatamente convivono e fanno solo danno in questo PD.
Salerno, 7 maggio 2011