La differenza: nel piano di dismissione il valore degli stessi immobili è di euro 19.215.000, nel 2011 il valore di quegli immobili si ferma a 16.199.958.
Lo strano caso del valore degli immobili in dimissione che cambia da un anno all’altro.
BATTIPAGLIA – Cecilia Francese e il Movimento Etica per il Buongoverno hanno presentato una nuova interrogazione con richiesta di risposta in Consiglio Comunale. L’interrogazione è tesa a conoscere i criteri in base ai quali il valore degli immobili del patrimonio comunale messo in dismissione, è stato definito.
Accade infatti, che il valore degli stessi immobili cambia, e non di poco, e per lo più in diminuzione fra il piano di dismissione 2009/2011 ed il piano di dismissione 2011/2013. Alcuni esempi:
- “l’americanino” nel 2009 vale euro 1.400.000, nel 2011 vale 1.314.281;
- il macello comunale, vale nel 2009 euro 2.300.000, nel 2011 vale 2.263.474;
- la torre piezometrica,vale nel 2009 euro 500.000, nel 2011 vale invece 291.450;
- gli uffici dello stadio Pastena che nel 2009 valgono euro 4.180.000, mentre nel 2011 valgono euro 3.301.880;
- i 48 alloggi, nel 2009 valevano euro 7.000.000,mentre nel 2011 valgono 5.425.732 euro;
- gli alloggi di via Turco,nel 2009 valgono 2.000.000 euro,mentre nel piano di dismissione del 2011 si ritrovano con un valore di euro 1.509.000;
Modificando, modificando mentre nel piano di dismissione il valore degli stessi immobili è di euro 19.215.000, nel 2011 il valore di quegli immobili si ferma a 16.199.958.
Etica per il Buongoverno con Cecilia Francese ha chiesto di sapere per quali motivazioni tecniche si rilevano tali modifiche di valore, con una riduzione netta di oltre 3.000.000 di euro;
ci saranno state delle perizie, delle stime fatte da tecnici, di cui, però non c’è n’è traccia nelle deliberazioni con le quali vengono approvate i piani di dismissione degli immobili del patrimonio comunale;
Ma soprattutto, se i valori corretti sono quelli relativi al piano di dismissione del triennio 2011/2013, rispetto al quale, Etica è sicura ci saranno state perizie tecniche (che sicuramente verranno portate in sede di risposta all‘interrogazione!), che spiegheranno anche con quali criteri sono stati stabiliti i valori di quegli stessi immobili in occasione del piano di dismissione 2011/2013.
Etica per il Buon Governo si augura di cuore che a tutti i dubbi sollevati ci siano delle risposte sostenute da elementi tecnici, altrimenti l’immagine che ne verrebbe fuori sarebbe quella di una improvvisazione amministrativa incredibile. La Francese in maniera sarcastica dichiara: “non lo auguriamo neanche al “civico” (Giovanni Santomauro), altrimenti che fine farebbe l’immagine di grande tecnico e grande manager che ha voluto costruire di se stesso in questi anni? Non solo! Ma se venisse fuori che il valore degli immobili comunali nei piani di dismissione sia stato definito …..”ad occhio” (risposta praticamente data all’interrogazione sulla determinazione del fitto del palazzetto Schiavo) non vorremmo che anche la Corte dei Conti finisca per avere dei dubbi sulla gestione corretta dei conti comunali”.
Etica aspetta in ogni caso una risposta per trarne delle conclusioni.
Battipaglia, 30 aprile 2011