Vecchio (PdL)- Ci risiamo, i conti del Comune non tornano.

I conti del Comune, per una cattiva gestione dell’ordinario, per le pessime gestioni precedenti ormai sfuggono ad ogni controllo dell’Amministrazione.

Per i dirigenti del Comune gli equilibri di bilancio sono in alto mare. Errori politici trasformati in debiti per la città.

Fausto Vecchio

EBOLI – Ci risiamo. I conti del Comune sono di nuovo in pericolo. La Corte D’Appello di Salerno ha rigettato la richiesta di sospensione della Sentenza che condannava il Comune di Eboli, al pagamento di Euro 5.173.686,00 nei confronti della famiglia De Martino, proprietaria dei terreni del P.I.P. (Piano degli Insediamenti Produttivi).

Ciò significa che, in qualunque momento, i De Martino possono richiedere le somme loro spettanti attraverso costosissime azioni legali e il Comune difficilmente potrà far fronte a questo ulteriore debito. Dunque, il prestito concesso dalla Banca Monte dei Paschi di Siena alla Eboli Patrimonio s.r.l. pari a circa 4.200.000,00 ha soltanto messo una toppa sulla voragine aperta dei conti comunali.

Il Comune ha trasferito parte dei suoi beni immobili alla suddetta società, per il valore di circa 8.000.000,00 (ottomilioni) e quest’ultima li ha offerti alla banca in garanzia per ottenere il menzionato prestito. In questo modo l’ente è rientrato nel Patto di Stabilità ed ha evitato il dissesto.

Il prestito però, deve essere restituito entro 3 anni con un interesse del 3%.

A calcoli fatti il Comune deve pagare interessi per circa 200.000 (duecentomila) Euro ogni anno. La società dovrebbe valorizzare e vendere i beni ad essa conferiti.

Allo stato ci risulta che la Eboli Patrimonio dorma sonni tranquilli, che la convenzione tra il Comune e la società non è affatto chiara, che esistono problemi seri per l’alienazione di questi beni.   Per il Comune si prospetta un’altra gatta da pelare.

I dirigenti dell’ Ente fanno presente che sono in pericolo gli equilibri di bilancio. Già il 3.6.2010 gli stessi segnalavano agli organi politici che la situazione finanziaria dell’Ente era molto critica, evidenziando l’esistenza di una spaventosa crisi di liquidità.

Al momento della relazione, il debito del Comune per fatture regolarmente impegnate e liquidate ammontava ad Euro 15.000.000 (quindicimilioni) ai quali dovevano aggiungersi i debiti fuori bilancio derivanti da sentenze. I creditori dell’Ente per vedere soddisfatto il loro credito dovevano aspettare oltre 18 mesi.

Inoltre, i dirigenti segnalavano l’esistenza di un deficit strutturale: le entrate non coprivano le spese. Tale andamento produceva un ulteriore debito di circa 2.500.000,00 Euro.

Il 27.9.2010 i vertici burocratici, attraverso una nuova relazione, nell’ esporre le maggiori criticità della situazione finanziaria del nostro Comune, facevano rilevare che il debito precedentemente segnalato era aumentato di circa 1.000.000,00 di Euro e rimarcavano la impossibilità di far fronte ai sevizi essenziali.

Rispetto ad una situazione finanziaria così critica, l’amministrazione Melchionda rispondeva con l’operazione Eboli Patrimonio e cioè contraendo un altro prestito per pagare solo una infinitesima parte del debito del Comune. A parte che il patrimonio dell’Ente è di proprietà dei cittadini ai quali doveva essere richiesta l’autorizzazione alla vendita, l’operazione dell’amministrazone fa acqua da tutte le parti.
Uno dei beni messi in vendita, il Palazzo La Francesca, è un edificio di storico valore per il quale l’amministrazione ha chiesto alla Provincia i fondi per il restauro e contemporaneamente ne ha deciso l’alienazione.

La Caserma della Guardia di Finanza non è accatastata. Insomma, per ogni bene messo in vendita esiste un problema e ciò ne rende inappetibile l’acquisto. La difficile situazione finanziaria che attraversa il Comune è dovuta sia ai debiti derivanti dalle sentenze che hanno visto l’Ente soccombente, sia dal fatto che le uscite superano sensibilmente le entrate.Allo stato il debito del Comune ammonta a circa 15.000.000,00 di Euro a cui vanno aggiunti i debiti per la sentenza “Aracne” e “Mazzitelli

Anche per la copertura di quest’ultimo debito, è prevista un’operazione di vendita del patrimonio del Comune che, come già detto,  si sta rivelando molto più difficile di quanto aveva previsto l’amministrazione: per l’anno in corso e per il successivo 2012, l’alienazione di parte dei beni comunali dovrebbe produrre un gettito di Euro 948.000,00 per ciascun anno, per un totale di Euro 1.896.000,00. Il debito  deriva da un’azione giudiziaria promossa e vinta dalla ditta nei confronti del Comune.

Al momento l’operazione di vendita è in alto mare.

Sempre nel triennio 2011- 2013 è stato rateizzato il debito con “l’Aracne” per Euro 1.800.000,00. Sono tutti “regali” delle amministrazioni di sinistra che hanno ridotto il Comune di Eboli ad un colabrodo. Ad oggi 29 aprile 2011 il Bilancio di previsione ancora deve essere approvato e non ci risulta essere all’ordine del giorno per il prossimo maggio.

I conti del Comune di Eboli sfuggono al controllo dell’amministrazione sia per una cattiva gestione dell’ordinario aggravatasi negli anni, sia per l’obiettiva difficoltà di far fronte ai debiti derivanti dalla pessima gestione precedente. In tutti i casi, si tratta di amministrazioni di sinistra delle quali più o meno fanno parte sempre gli stessi personaggi.

Fausto Vecchio

Eboli, 29 aprile 2011

7 commenti su “Vecchio (PdL)- Ci risiamo, i conti del Comune non tornano.”

  1. E’ molto scottante quello chew dice l’avv. Vecchio ,uomo di legge e poi politico come C. Conte,M.Melchionda, F. Cardiello, M. Cariello Di Benedetto,Marisei,Masola tutti indistintamente uomini di legge,e allora o la verità viene a galla o queste persone andrebbero impiccati subito perche hanno imbrogliato l’elettorato anche chi solo sapeva e non ha fatto nulla per fermarli. Non si puo chiedere ai cittadini di pagare ingiustamente debitiche hanno contratto i loro politici. Qui la cosa puzza di penale e allora che si raccologono firme e fondi per denunciare coastoro chi ha rubato il comune di eboli accumulandotesori alle spalle dei poveri concittadini.Io non ci stò,onon ho votato nessuno di questi ne adesso ne in passato non li ho mai creduti,ma credo che giustizia si debba fare restituendo il denaro pubblico al comune di eboli,e chi ha contratto debiti deve pagarli di persona,iniziando a sospendere i loro mandati parlamentari e dex parlamentari con attuali pensioni da capogiro. una volta sola si vive e non voglio morire apsettando ai posteri l’ardua sentenza. Non ci stò a pagare i debiti per chi ha arricchito i propri conti bancari tenute e ville .
    non verserò un euro di tasse o di multa per costoro ed invito tutti i cittadini a non pagare le imposte comunali fino a quando si faccia chiarezza.

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  2. Vergogna c’è un organismo che si chiama Corte dei Conti che è deputato proprio a ricercare eventuali responsabilità degli amministratori i quali se dovessero essere ritenuti responsabili a causa di scelte sbagliate , o peggio , in mala fede ne risponderebbero dal punto di vista patrimoniale.Poi se ci fossero addirittura profili di responsabilità penale interverrebe la magistratura ordinaria.
    Mi permetto però , sommessamente, di far rilevare che il problema in un certo senso è bipartisan poichè se gli amministratori sbagliano il controllo in primis dovrebbe essere effettuato da chi è politicamente nelle condizioni di farlo e cioè le opposizioni.
    Non è ammissibile che quando il latte è completamente versato ci sia qualcuno che si prende la briga di comunicarlo all’opinione pubblica.
    Se si è arrivati a questo punto io mi chiedo , posto che gli amministratori sono incapaci, dov’era l’opposizione quando queste cose sono accadute o erano in itinere?
    Perchè si è aspettato che la baracca fosse completamente distrutta prima di denunciarne la demolizione?

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  3. Forse non mi sono espresso del tutto bene , condivido in toto”Prometeo”,sono tutti responsabili e sicuramente perseguibili solo che le istituzioni non funzionano sono inceppate per non dire inquinate da una politica malsana e affarista.Ora non si sa piu a cosa credere,l’impunibilità della cosa acquisisce un senso comune di approvazione leggittimando il delinquere.
    Questo non significa che tutto è perso ,ma ci vuole forza di volontà , capacità e onestà, altrimenti non si va da nessuna parte.
    P.S. ecco anche il perchè dell’anonimato,non è paura ma non c’è forma di difesa in caso di attacco su quello che si denuncia.

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  4. Altrettanto sommessamente mi permetto di far rilevare che non è necessario sempre dare la colpa a tutti di ciò che accade.
    Intanto, c’è qualcuno che informa il popolo ed è già qualcosa.
    Le responsabilità per il disastro finanziario del Comune di Eboli hanno un nome e un cognome.
    L’opposizione caro Prometeo era appunto all’opposizione.
    Nei limiti delle mie capacità, cerco di sintetizzare i concetti usando un linguaggio semplice.
    Evidentemente, sono stato poco chiaro nel comunicato stampa.
    I debiti derivano in parte da sentenze per giudizi che hanno visto il Comune soccombente e per il resto da una cattiva gestione dell’attuale amministrazione.
    Chi scrive è rientrato in consiglio lo scorso anno.
    Appena ha avuto conoscenza dello sconcertante quadro economico-finanziario, ha sollecitato il Consiglio Comunale e informato l’Opinione Pubblica.
    Questo avveniva l’anno scorso allorché denunciavo l’operazione Aracne e rendevo pubbliche le due relazioni citate, tenute segrete dall’amministrazione in carica, chiedendo chiarimenti e provvedimenti.
    Se parliamo delle operazioni nel P.I.P. o degli strumenti urbanistici o, ancora, del metano, risalenti al mio precedente mandato, dovremmo scrivere molte pagine sugli scontri consumati tra me ed altri membri dell’opposizione e chi governava.
    Gli scontri politici ci hanno visto perdenti, ma la storia ci ha dato ragione.
    Un attento, critico osservatore come lei queste cose dovrebbe conoscerle e ricordarle.
    Il diritto di critica, specie quando è garbato, è sacrosanto.
    Chi sa ascoltare ne trae giovamento.
    D’altra parte la critica arricchisce il dibattito, però non si può fare sempre di tutt’erba un fascio.

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  5. Gentile avvocato Vecchio , altrettanto sommessamente e nei limiti delle mie capacità mi permetto di interloquire sul punto. Io ritengo ci siano due aspetti della questione uno politico e l’altro giuridico . Sul piano politico lei è competente per la sua storia ultraventennale, su quello giuridico per gli studi che ha compiuto. Se ben ricordo lei ha ricevuto circa 300 preferenze alle ultime elezioni il che vuol dire che circa 300 cittadini ebolitani le hanno conferito un mandato affinchè lei potesse essere il loro rappresentante nell’amministrazione.
    Considero valide le sue motivazioni e non dubito che lei dal punto di vista politico abbia fatto battaglie dall’opposizione , insieme ad altri validi consiglieri, affinchè tutto ciò non si determinasse.
    Di fatto però queste cose sono accadute e quindi tutto l’impegno da lei , e da altri profuso è stato vano. Penso si possa considerare questa come una sconfitta delle opposizioni. La partita è stata persa anche se non ho nessuna difficoltà a riconoscere, a eli e agli altri , il massimo impegno nel ortare avanti certe battaglie.
    Il punto giuridico è più delicato. Come lei potrà insegnarmi ci sono organismi deputati a valutare le responsabilità degli amministratori anche dal punto di vista patrimoniale ( Corte dei Conti). Un semplice cittadino come me che è al di fuori dell’agone politico, magari pur avendone le capacità in astratto, può interrogare questi organismi al fine di valutare eventuali responsabilità?
    In astratto ripeto si ma non avendo una cognizione completa dei documenti e dei meccanismi , essendo esterno all’attività amministrativa, mi risulterebbe complicato.
    Se lei , ma il discorso vale per qualunque altro consigliere di opposizione, è certo che ci siano responsabilità nella determinazione di questi accadimenti che possano legittimare un intervento, o comunque una sollecitazione all’intervento, di questi organismi perchè , essendo anche un tecnico del diritto, non espone i fatti anche dal punto di vista giuridico e chiede un intervento della magistratura contabile?
    Ritengo che oltre ad esserne legittimato dal punto di vista politico lei lo sia anche dal punto di vista tecnico. Una cosa è denunciare certi fatti in astratto sugli organi di informazione, cosa comunque apprezzabile, un’altra è sollecitare formalmente l’intervento di quegli organismi istituzionalmente competenti alla verifica di eventuali responsabilità.
    Saluti

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  6. sos strada provinciale 412 hanno rubato cavi della linea telefonica due notti fa sconosciuti tagliavano i cavi portandoli via ‘lennesimo atto vandalico si è consumato .Il territorio non è per niente sicuro edifeso.

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  7. fausto non ha tutti i torti, ma anche lui proviene dalla sinistra. L’assurdo é che la destra é stata occupata dalla sinistra.
    Del porto commerciale, noi non ne abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di servixi e di credito. E’ così che si fa economia, non trasferendo un mega opera che serve solo a gallozzi.

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