COLTO CON LE MANI NELLA… CIOCCOLATA, IL NUOVO PSI IN PREDA AL PANICO!
EBOLI – Sinistra Ecologia e Liberta‘ nel comunicato che ha diramato ritiene di: – aveva provato, con un’analisi attenta, derivante dalla lettura del P.T.C.P. (piano territoriale di coordinamento provinciale), ad evidenziare un dato politico incontrovertibile: la giunta Cirielli non crede nelle potenzialità di questa parte della provincia di Salerno, e nel P.T.C.P. stesso; tratta la Piana del Sele come un’ area di passaggio (da e per il Cilento) ed un’ area a servizio di altre aree (la città di Salerno?). A supporto di questo avevamo riportato ciò che è scritto nel P.T.C.P. Ci saremmo aspettati da chi un giorno sì e l’altro pure dice di “amare” Eboli (povera Eboli!) una severa autocritica ed un impegno forte a far cambiare quel P.T.C.P. (che invece voteranno in silenzio, allineati e coperti!).
E’ una questione di coerenza politica! – sottolinea Gerardo Rosania – Capiamo che non tutti se la sentono di alzarsi – come è avvenuto nelle nostre file in Consiglio regionale per votare contro la Legge Regionale sui rifiuti, anche in dissenso col proprio partito oltre che con la Maggioranza – o sostenere lo scontro e votare contro il Piano Case in dissenso alla Maggioranza, o votare contro le modifiche allo Statuto in dissenso alla Maggioranza ed al proprio partito. Perciò non insistiamo neanche su tale questione, visto che chi dovrebbe raccogliere l’invito è troppo impegnato a legittimarsi agli occhi del capo, per votare contro un atto che penalizza Eboli e la Piana del Sele) ma ci saremmo aspettati una risposta nel merito delle osservazioni da noi di S.E.L. sollevate.
Purtroppo non è stato così, ed il nuovo P.S.I., colto con le mani nella… cioccolata (siamo buoni e non vogliamo usare espressioni triviali!) ed essendosi assunto l’onere di difendere il capo (agli ultimi arrivati spettano sempre i compiti più sporchi), finisce per andare in panico totale.
Ci sembra di vederli continua Rosania: hanno detto che l’unico porto turistico arriverà a Pontecagnano, poi fino ad Agropoli nulla…(porca zozza! è vero!…); hanno detto che si valorizzeranno i musei di Pontecagnano e Paestum, e che di Eboli non si parla (mannaggia!… è scritto proprio così!); hanno detto che l’unico parco ludico è previsto a Paestum, ad Eboli nulla… (cavolo! è proprio così…); hanno detto che ci saranno solo strade parallele alla costa, per attraversare la Piana, mentre delle provinciali che scendono sulla costa nostra neanche l’ombra.. (accidenti, è proprio così… ma guarda bene… forse un sentiero, una mulattiera?…nooo! non c’e’ un tubo!).
Oddio, e mo’ che diciamo? al capo chi lo sente!? ci sono: …Gerardo è andato a cena con Martino Martino l’altra sera. Che c’entra? niente! Ma almeno diciamo qualcosa, che stanno tramando… ma Gerardo e Martino sono stati compagni di scuola al liceo, ed ogni mercoledì santo da 15 anni tutti i compagni di scuola si incontrano! vabbè! ma questo nessuno lo sa, e noi per lo meno diciamo qualcosa.
Povero nuovo(!) P.S.I. Esprimiamo la nostra solidarietà umana, e prendiamo atto che per lo meno ci hanno provato. Peccato che la politica è altra cosa; presuppone la lettura delle carte, presuppone memoria storica, presuppone la conoscenza delle cose di cui si parla.
Attribuire alla provincia la rotatoria di Santa Cecilia, per esempio, dimostra di non sapere che essa nasce con fondi messi a disposizione dalla Regione sulla base di un accordo col comune di Eboli e l’ANAS risalente al 2003 (stanziamento di circa 16 milioni di euro, di cui questa amministrazione comunale è stata capace di perderne 15); parlare della Casina attribuendone il merito alla giunta Cirielli, dimostra di non sapere che lo stanziamento risale al 2003 (giunta Andria) sulla base di un accordo col comune di Eboli.
Ergersi a giudici della giunta Melchionda è per lo meno ridicolo, visto che il neo-leader del nuovo P.S.I. con Melchionda ci ha governato e per 4 anni e quindi è stato complice di quella che oggi il nuovo P.S.I. definisce una delle peggiori amministrazioni della storia politica ebolitana. Lui c’era e “festeggiava”! Noi eravamo all’opposizione! Ci fermiamo qua! Lo abbiamo detto: noi di S.E.L. siamo buoni e non ci piace infierire! Lasciamo che i bimbi della politica si sporchino da soli di…cioccolata!
Eboli, 25 aprile 2011
L’ esperienza ci dice che certe rimpatriate scolastiche non vanno prese sotto gamba e che le strategie politiche si studiano meglio quando si è un poco avvinazzati. Per non parlare degli inciuci che si concludo con i sodali ebbri che si danno forti pacche sulle spalle e, se fumano, si accendono un bel sigaro dopo il grappino. Nel 1996 fu un grosso inciucio a determinare la gloriosa vittoria del garibaldino Gerardo Rosalia. Carmelo Conte si trovava nell’occhio del ciclone con il fiato dei magistrati sul collo a causa di accuse molto gravi. Egli non sapeva dove depositare il voti delle sue pecorelle che, altrimenti, rischiavano di smarrirsi, così adoperò il frigo “Gerardo Rosania”. Queste cose Martino Melchionda le seppe in anticipo ( ed io lo so per certo). Strana circostanza! Fatto sta che questa serie di circostanze determinarono la vittoria di Rosania il quale si vide l’opportunità storica di vedersi consegnata Eboli in un piatto d’argento. Il suo sogno: fare della cittadina una nuova Cuba. Il progetto “nuova cuba” si basava sulla finanza allegra e sulle interpretazioni disinvolte delle norme di legge. Oggi, dopo che il comune, a causa del project financing ‘Nuova Cuba’ ha accumulato una serie impressionante di contenziosi con privati ed imprese, tutti puntualmente persi dall’Ente , ( quando si sbaglia una volta può essere sfortuna, ma quando si sbaglia sempre è incompetenza), tra un antipasto ed una lagana e cicerici, ci stanno preparando il conto che in caso di dissesto sarà salatissimo, con i tributi al massimo livello, livello ignoto a causa del federalismo fiscale comunale che offre al sindaco la possibilità di alzare le aliquote dei tributi “usque ad sidera”. Fascia costiera: purtroppo è vero, la marina di Eboli si trova in una zona intermedia fra due colossi del turismo: la costiera amalfitana di fama mondiale e la crescente costiera cilentana. C’è poco da fare. Gli abbattimenti dei prefabbricati abusivi, opera magna di Rosania, si sono dimostrati un clamoroso flop: dopo le ruspe, nulla. Della Marina di Eboli, solo il cartellone. Sulle piste ciclabili ci corrono i braccianti maghrebini con le loro bici e la fascia pinetata è invasa da prostituzione stracciona etero ed omosessuale: in perfetta coerenza col progetto “nuova Cuba”. Forse ce lo siamo giocati il turismo ad alto livello ad Eboli. L’unico progetto che resta è quello del porto turistico commerciale. Sarebbe auspicabile, ancora, la creazione di una serie di alloggi turistici che offrano un’alternativa meno costosa agli alberghi della costiera amalfitana e cilentana, distanti pochi chilometri e raggiungibili in mezza giornata. Ma torniamo alla politica. Perché la politica non è che questo : idee, tempi giusti, opportunità e, possibilmente, fatti concreti. Torniamo nel 1996: all’epoca Massimo Cariello era un intelligente ed attivo capellone in buona fede affascinato dai furori garibaldini di Rosania. Il nostro Cariello, all’epoca, credeva nella vittoria del popolo incarnata da Gerardo ( echi di mantra nel suo nome ) e lo sostenne con grande e disinteressata passione. Investì la sua gioventù in politica e seppe cogliere qualche buona opportunità. In politica però si cresce ed alla favola del pueblo unido non ci credono più neanche i bambini. 2010: Dopo essere giunto al ballottaggio rompendo con Rosania, sconfiggendolo al primo turno , scalzando il candidato del centro destra e sfidando un sindaco uscente di solito quasi automaticamente vittorioso, Massimo Cariello, comunque non ce la fa a prevalere. Per un personaggio così forte e così temuto, a sinistra non c’era futuro : lo avrebbero messo ai margini, lo avrebbero obbligato a cospargersi il capo di cenere ed a girare in ginocchio dai compagni notabili in cerca di qualche incarico. I capi della sinistra oggi cercano solo utili idioti. Che doveva fare Cariello? Buttare a mare questa esperienza? Inoltre molti suoi sostenitori caldeggiavano per il centro destra, ma non gradivano il candidato del pdl. Edmondo Cirielli è notoriamente una persona seria, affidabile ed un ottimo politico. Pur essendo nel pdl è l’antitesi di Berlusconi. Non si cambia casacca così.. a cuor leggero o per far cassa. Il prezzo da pagare resta comunque alto, ma io condivido la scelta politica di Massimo Cariello. Ci si arriva di solito quando si capisce che a proteggere la famosa primogenitura etica della sinistra è solo un muro di ipocrisia. Due parole sul nuovo PSI: in un paese normale, un partito socialista che si schiera con il centro destra è un ossimoro, una contraddizione in termini, in Italia no. Se vuoi essere un socialista democratico, liberale e riformista non puoi che schierarti con il centro destra. Perché nell’ attuale centro sinistra come in parte della magistratura, nella scuola, nell’università e nel sindacato è ancora vivo ed operante il concetto di egemonia gramsciana, ma manca l’ingrediente principale : la classe operaia. Il risultato è che gli statali hanno preso il posto degli operai. Gli statali: un ceto che di più stabili non ce n’è e che stanno difendendo a spada tratta i loro privilegi. Questa è la sinistra in Italia oggi : un movimento conservatore statalista. Qui sta l’anomalia e qui si gioca tutto : l’Italia non è un paese normale. Torno ad Eboli e concludo. Quando Massimo Cariello passò al centro destra, il segretario del suo ex partito, la federazione dei due partiti comunisti, Silvio Masillo, disse pubblicamente, semplicemente una cosa : “ Mi auguro che Massimo, da socialista quale egli oggi dichiara di essere, torni nel suo luogo, cioè a Sinistra”. Fu la dichiarazione di un gentleman e di un sincero comunista. L’unica che potesse dire. Mi tolgo il cappello davanti a lui. Anche Rosalia dovrebbe usare un certo aplomb con Cariello: nelle sue ultime dichiarazioni leggo solo livore!
Condivido in toto l’analisi. Molto lucida e basata su dati oggettivi. Le cose sono andate proprio così. Conosciamo tutti la capacità mistificatoria di alcuni ambienti della sinistra. Non sempre si riesce a vincere in politica, il dato reale è che la battaglia di Massimo Cariello all’interno della sinistra lo ha visto sconfitto. Non c’erano altre opzioni proponibili alla scelta di trasmigrare nel nuovo Psi.