I tagli dimostrano l’accanimento della Regione e dell’Amministrazione Provinciale nei confronti di Salerno e dell’intero territorio.
Il taglio del trasporto pubblico su gomma e quello del Metrò del Mare sono la conferma. Tutte scelte che penalizzano indiscriminatamente l’intera provincia di Salerno.
SALERNO – “Regione e Provincia sono nemiche di Salerno. – E’ così che esordisce il Comunicato Stampa di Ugo Carpinelli, Consigliere di Amministrazione del CSTP – “I tagli al trasporto pubblico locale dimostrano ancora una volta il sistematico accanimento della Regione Campania e della Provincia di Salerno nei riguardi della città capoluogo e dell’intero territorio”.
Ed ha perfettamente ragione Carpinelli specie se si guarda agli ultimi provvedimenti presi in tandem dalla Giunta presieduta da Stefano Caldoro e dall’Amministrazione Provinciale di Edmondo Cirielli. L’ultima trance di finanziamento che consentirebbe il definitivo avvia della metropolitana leggera di Salerno, ormai quasi del tutto ultimata, ne è la prova, il taglio del trasporto pubblico su gomma e quello del Metrò del Mare sono la conferma. E Carpinelli lo rileva – “Il mancato finanziamento per l’avvio del servizio metropolitano ferroviario a Salerno è un fatto di inaudita gravità con pesantissime conseguenze per lo stesso diritto alla mobilità dei cittadini, dei lavoratori, degli studenti dell’intera provincia di Salerno.
“A coloro che continuano a propagandare scuse avvilenti – continua Carpinelli – ricordiamo che da tempo il Comune di Salerno, com’era suo dovere, ha completato i lavori per la realizzazione della tratta ferroviaria e delle stazioni assumendo altresì l’impegno a garantirne la manutenzione ordinaria. L’opera è completa!! Ma i treni non partono per responsabilità della Regione Campania che, smentendo una sua stessa delibera, ha bloccato i fondi per Salerno. I costi per l’inizio del servizio, considerato comunque un tratto della più ampia metropolitana regionale, ammontano a non più di tre milioni di euro all’anno. La Regione Campania, che incredibilmente non ritiene l’opera strategica, non ha voluto trovarli, mentre concedeva ben 700 milioni di euro per il servizio metropolitano di Napoli.
E’ una penalizzazione ignobile per Salerno e l’intera provincia, ma anche per il resto della regione in considerazione di quanto lo snodo ferroviario di Salerno sia strategico tanto per il capoluogo quanto per i collegamenti Sud/Nord della provincia e con il resto della regione.
Poi da Consigliere di Amministrazione del CSTP Ugo Carpinelli rincara la dose: “Gravissime poi sono le decisioni della Provincia di Salerno riguardo al CSTP ed al trasporto urbano. In primo luogo vengono scaricati sul CSTP in gran parte i tagli operati dalla Regione Campania sul trasporto pubblico locale. Contestualmente si decide di modificare i capolinea impedendo ad alcune linee extraurbane ( 10, 8, 9, 4, etc.) di attraversare la città. Gli utenti sono così privati di ulteriori corse con conseguente moltiplicazione dei disagi, delle ore d’attesa e dell’affollamento dei veicoli. Tutto questo avviene rifiutando qualsiasi concertazione con il Comune di Salerno.
E’ la dimostrazione palese, – conclude Carpinelli – l’ennesima, che i governi di centro-destra alla Regione Campania ed alla Provincia di Salerno sono contro la città di Salerno e contro i cittadini del capoluogo e dell’intera provincia”.
Sia la Regione che la Provincia attraverso i suoi due presidenti Caldoro e Cirielli dimostrano poca cultura politica, e rispetto ai ruoli che ricoprono, poca capacità amministrativa. Il problema non è solo mostrare accanimento verso la Città di Salerno, individuandola come una roccaforte di Vincenzo De Luca, semmai è capire se queste azioni sono frutto di una politica di tipo ragionieristica, che a tavolino, per far quadrare il bilancio opera ritocchi indiscriminati sulle cifre non curandosi degli effetti, o se sono effettivamente consapevoli di quello che stanno tagliando.
Amministrare due Enti così importanti e così complessi non è semplice, e bisogna dare risposte politiche. Le risposte politiche spesso sono stridenti con la matematica, ecco perché per scegliere Governatori, Presidenti e Sindaci, non ci si rivolge ai concorsi ma a libere elezioni.
Non si può ritenere che tutto sia uno spreco o che tutto è superfluo e in base a questo assunto si eliminano i trasporti, si chiudono gli Ospedali, le scuole, gli asili, e così via. Allora dicano i due attenti Presidenti, a livello nazionale che bisogno c’è di dare gli incentivi, per rottamare i frigoriferi, le televisioni, le automobili ecc ecc., atteso che potremmo farne tranquillamente a meno, non essendo cose prioritarie per i cittadini?
C’è bisogno che qualcuno dica a Cirielli e Caldoro il Perché.
Indipendentemente da tutto, come amministratori di questa Regione, esulando da ogni valutazione politica e amministrativa, i due hanno deciso di tagliare il ramo dell’albero su cui si sono seduti.
Salerno, 14 aprile 2011