Caldoro: “Il servizio deve essere pagato dai turisti”.
Ciancio (UIL): “Allora, perché il Governo Berlusconi dà milioni ai battellieri del Lago di Garda?”
NAPOLI – «Il costo del Metrò del mare deve andare sull’aumento delle tariffe del biglietto a carico del turista». Il presidente della Regione Stefano Caldoro ha le idee chiare: il sistema di collegamenti via mare che negli ultimi 9 anni ha permesso ai turisti di visitare d’estate le località della baia di Napoli, del Golfo di Salerno e del Cilento non può essere finanziato da risorse pubbliche.
«In nessuna parte del mondo – continua infatti il governatore – un servizio destinato in larga misura ai turisti è coperto con fondi pubblici all’80%.E sono le stesse risorse che togliamo dalle tasche dei cittadini». «Una posizione da condividere se fosse uguale per tutti – la reazione del segretario regionale della Feneal Uil Luigi Ciancio – La Regione taglia i fondi per il metrò del mare ma il Governo centrale, attraverso il decreto mille proroghe continua a stanziare risorse milionarie per i battellieri dei laghi di Garda, di Como e Maggiore».
Dal 2002 al 2009, il Metrò del mare è costato circa 6 milioni di euro a stagione. Una cifra che nel 2010 è scesa a 4,5 milioni. Una contrazione dei finanziamenti che si è tradotta in una riduzione dell’attività: nel 2010, infatti, gli aliscafi del Metrò hanno percorso le vie del mare soltanto da giugno a settembre, mentre negli anni precedenti le corse erano iniziate ad aprile.
Sempre molto alto il gradimento dei passeggeri: quasi 200mila all’anno, con il picco di 271.706 passeggeri raggiunto nel 2007, quando le corse attive erano ben dieci. In nove anni di vita, il Metro del mare ha trasportato complessivamente quasi un milione e 800mila passeggeri.
«I dati dimostrano che nel 2010 il 74% dei clienti del servizio proveniva dalla Campania, il 16% da altre regioni italiane e solo il 10% da Paesi esteri. Il nostro è dunque un servizio utile soprattutto ai cittadini campani», ci tiene a sottolineare Raffaele Aiello, amministratore delegato della Snav e presidente del consorzio Metrò del mare, i cui soci, oltre alla stessa Snav, sono Alilauro, Gruson e Libera Navigazione.
Aiello cita un’indagine realizzata nel 2010 dal consorzio, secondo cui negli anni di attività del Metrò del mare si è avuto un calo esponenziale di circa 700mila spostamenti in auto. «È assurdo eliminare un servizio indispensabile al turismo e alla mobilità del territorio regionale – la posizione del senatore Alfonso Andria – A pagarne le conseguenze sarà inevitabilmente la parte più debole della provincia, il Cilento, ma la stessa penisola Amalfitana resterà fortemente penalizzata dall’incomprensibile taglio del servizio che aumenterà il traffico in Costiera. Confido che l’assessore regionale Vetrella voglia reperire le disponibilità finanziarie adeguate, che tra l’atro non paiono eccessive, e dunque rivedere la sua posizione, attivando nuovamente il servizio di trasporto marittimo verso il salernitano per la imminente stagione estiva».
Napoli, 11 aprile 2011