La Commissione ha definito gli indirizzi per l’elaborazione del regolamento per l’utilizzo di beni del patrimonio comunale disponibili.
Petrone: “Il regolamento garantisce trasparenza nell’assegnazione dei beni, ma anche quello di premiare chi svolge attività di grande rilevanza sociale”.
EBOLI – La seconda Commissione Consiliare “Politica Sociali – Politiche Giovanili – Cultura – Pubblica Istruzione – Sport – Spettacolo e Tempo Libero”, nella seduta del 4 aprile 2011 in prosieguo alle precedenti riunioni, su proposta del Presidente Antonio Petrone, ha approvato all’unanimità gli indirizzi che saranno inseriti nel nuovo regolamento, per l’utilizzo dei beni disponibili di proprietà comunale, tra gli obiettivi anche quello di inserire le eventuali risultanze nella prossima relazione di previsione programmatica.
Il lavoro svolto dalla Commissione è stato quello di redigere un nuovo regolamento per la gestione dei beni patrimoniali disponibili, in sostituzione a quello vigente risalente al 2004, completamente privo di una disciplina di assegnazione dei beni.
“L’elaborazione di questo nuovo regolamento – dichiara il Presidente Petrone – è quello di garantire condizioni di assoluta trasparenza nell’assegnazione dei beni, ma anche quello di premiare associazioni che svolgono attività di grande rilevanza sociale. Inoltre si è sviluppato un lavoro per contrastare seriamente gli usi impropri dei beni comunali, rendendo certi gli incassi dei canoni. – Il Presidente della Commissione Petrone infine sottolineando lo spirito di un risultato collegiale, conclude soddisfatto: “Colgo l’occasione per ringraziare tutti i Consiglieri di maggioranza e di minoranza che con grande responsabilità e senza pregiudizi alcuni, hanno contribuito alla stesura degli indirizzi”.
E’ evidente che la gestione del Patrimonio e dei beni comunali, alla luce del Federalismo Fiscale e conseguentemente ai tagli drastici di fondi statali e regionali, impone una nuova strategia, che miri alla valorizzazione dei beni e quindi attraverso i quali ricavare risorse che concorrano poi alle entrate generali del Comune restituendo ai cittadini i servizi necessari.
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Ecco il lavoro della II^ Commissione Consiliare
INDIRIZZI PER L’ELABORAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DI BENI DEL PATRIMONIO COMUNALE DISPONIBILE
1. Si intendono per beni del patrimonio disponibile del Comune immobili, terreni, attrezzature di pubblico interesse e ogni altro bene catalogato come tale dagli uffici comunali.
2. L’utilizzo di beni del patrimonio disponibile del Comune da parte di soggetti, associazioni (regolarmente iscritte all’albo) ed Enti operanti nel territorio comunale è sempre ammesso purché l’attività da svolgere sia conforme alle finalità di interesse sociale. Possono considerarsi sociali le attività ricreative, assistenziali, culturali, ambientali, scolastiche e sportive che coinvolgono tutta o parte della popolazione con il fine di attuare un miglioramento delle condizioni di vita della comunità.
3. I beni del patrimonio disponibile del Comune sono concessi generalmente a titolo oneroso, salvo rare eccezioni in cui i predetti beni vengono concessi a titolo gratuito, previa valutazione sulla esistenza di un rilevante interesse pubblico. L’elenco delle assegnazioni gratuite è trasmesso al consiglio comunale dopo l’espletamento della gara di evidenzia pubblica.
4. Nei beni concessi in uso è assolutamente vietata ogni attività di lucro, anche indiretta.
5. I beni vengono concessi previa procedura di evidenza pubblica garantendo la massima trasparenza e partecipazione. La gara dovrà essere espletata ogni 3 anni a far data dal 2012. Le concessioni in essere permangono sino alla data della loro scadenza e vengono rinnovate solo previa gara pubblica per un periodo di tempo che consenta l’allineamento al triennio di riferimento.
6. I criteri di valutazione dovranno essere oggettivi e quantitativamente misurabili.
7. La Commissione sarà nominata dalla Giunta stessa e sarà così composta:
a. dal Segretario Comunale con funzioni di Presidente;
b. dal Responsabile dell’Ufficio Patrimonio;
c. dai responsabili di settore competenti;8. L’elenco dei beni concessi in uso ed i nominativi dei titolari della concessione sono trasmessi alle autorità di pubblica sicurezza al fine di effettuare i controlli del caso.
9. La durata della concessione non può essere superiore a 3 anni. Ogni eventuale proroga è da considerarsi assolutamente eccezionale e dovrà essere subordinata alla valutazione politica ed amministrativa sulle attività svolte.
10. Allo scadere dell’atto di concessione l’assegnatario dovrà riconsegnare l’immobile all’Amministrazione comunale libero da cose o persone, nello stato di ricezione o migliorato. In caso contrario, la caparra resterà acquisita al patrimonio comunale. Le eventuali migliorie dovranno essere autorizzate dall’U.T.C., pena l’impossibilità di ristorno.
11. I beni concessi sono revocati in caso di morosità dei canoni ovvero di accertato mancato pagamento di tributi locali, previo invito a regolarizzare la propria posizione debitoria, e comunque entro il termine massimo di 6 mesi, tale termine ridotto alla metà per i casi di ripetuta morosità.
12. L’utilizzatore del bene dovrà volturare a proprio nome ogni contratto di fornitura (luce, acqua, gas, etc.)
13. L’utilizzo dei beni concessi è soggetto al controllo periodico degli uffici comunali sulle attività svolte. I Beni vengono revocati sui seguenti casi:
a. inattività della struttura;
b. usi improprio;
c. scioglimento dell’associazione.14. Il concessionario dovrà produrre una relazione periodica agli uffici comunali. Almeno una volta all’anno il Consiglio comunale dovrà essere informato sulle attività in uso nei predetti beni.
Eboli, 10 aprile 2011
A questi indirizzi ho lavorato con passione e responsabilità suggerendo molti punti che la commissione e il presidente Petrone hanno prontamente accolto. Finalmente mettiamo il punto ad una situazione scandalosa che si è venuta a creare negli anni passati. C’era un vecchio regolamento pasticciato del 2004, che veniva regolarmente disatteso. Nessuno mi ha saputo dire con quali criteri sono state effettuate le assegnazioni e nessuno del comune controllava cosa veniva svolto realmente in quelle sedi. Ho evidenziato situazioni vergognose. Alcune associazioni non hanno MAI pagato il fitto, mentre acqua e corrente elettrica venivano pagati da tutti i cittadini ebolitani. Ho verificato personalmente che il comune vantava un credito di più di 11.000 euro da queste associazioni di cui nessuno ha mai richiesto la riscossione. Alcune associazioni, dopo l’assegnazione della sede appartenente al patrimonio di tutti i cittadini ebolitani con criteri ignoti (?), in quella sede hanno poi organizzato attività imprenditoriali a scopo di lucro. Insomma il comune ci metteva la sede (gratuita perchè in comodato d’uso ovvero perchè mai pagata), l’acqua e l’elettricità (pagati dal comune) e loro ci facevano i soldi. Capito come andava? Capito come si imprende a Eboli?
Non vi ho informato prima attraverso la stampa di queste cose, perchè è prevalso in me lo spirito di responsabilità a tutela di quelle assocaizoni ebolitane che operano meritevolemente sul territorio e che andavano protette con un regolamento serio e trasparente. Ho lavorato con la commissione per questo motivo. Ancora qualcosa deve essere messo a posto in quel regolamento che, come tutte le cose, chiaramente è migliorabile. Mi riservo di agire in consiglio comunale attraverso emendamenti ad hoc dopo che i funzionari del comune avranno redatto il regolamento definitivo. Vorrei ringraziare Antonio Petrone, presidente della commissione politiche sociali che ha lavorato con umiltà e grande capacità di coinvolgimento, accogliendo i suggerimenti di tutti i membri della commissione, di maggioranza e di minoranza. Adesso però deve operare rapidamente in modo che questi indirizzi possano trovare IMMEDIATA applicazione, anche attraverso l’approvazione in giunta di un disciplinare tratto da questo documento per mettere riparo immediato all’attuale scempio delle sedi del patrimonio comunale.
Finalmente! Ed ora stop a quelle associazioni con evidente scopo di lucro e richieste di canoni mai pagati nonchè individuazione dei responsabili dello scempio compiuto negli anni passati,complimenti a tutta la commissione. Di fronte ad un Comune, ad una giunta completamente ripiegata su stessa ed inerte, apprezziamo il lavoro svolto della commissione
E’ emblematica e scandalosa la concessione dell’immobile all’associazione C2O. molto vicina al consigliere Cariello.
finalmente uno strumento giuridico che garantisce le pari opportunità di accesso ai beni comunali. complimenti alla commissione ed al consigliere Lenza per il fattivo contributo.
ps: non voglio fare il difensore d’ufficio del consigliere Cariello, ma ricordo che per l’assegnazione in concessione del centro culturale C2O fu svolto un bando pubblico.
eccoci qua, dopo anni e anni finalmente riusciremo a togliere alla cricca dei cariello boys la nostra tanto amata biblioteca situata nel rione molinella e data a scopo di lucro all’associazione cariello boys C2O. voglio ricordare che un anno fa’ il sig. sasso candidato al consiglio comunale di eboli con l’amico cariello sindaco, addirittura aveva stilato un listino prezzi per convegni, comizi e manifestazioni elettorali. tutto questo con una struttura del tutto pubblica! era ora adesso a casa.