De Luca spiega la sua Salerno, e tra Gagliano e Cirielli volano insulti e denunce. Si passerà dai palchi al Tribunale.
In questa confusione la politica e le proposte politiche passano in secondo ordine, resta in piedi solo il modello Salerno. E Lettieri per Napoli pensa proprio al “modello De Luca”, che la Ferrazzano critica.
SALERNO – Mentre i suoi avversari cercano a tutti i costi lo scontro, il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è tutto preso a limare le sue tre Liste civiche, che insieme a Sinistra Ecologia e Libertà e ai Socialisti gli consentiranno di affrontare i “nemici”. Lascia un posto qua e un altro la, non si può mai sapere, nel caso all’ultimo minuto arrivi qualche transfugo. Purtroppo questo malcostume è uno dei veri problemi dei nuovi rapporti politici che rendono le istituzioni un melmaio. Ma nei suoi incontri spiega anche la sua Salerno e non passa giorno che non inaugura un cantiere e non ne consegna un altro alla Città, sono oltre i200 i cantieri aperti.
Chi va, chi viene, i cambi di casacca vengono annunciati ed esposti come trofei, e in questo movimento generale da destra a sinistra e da sinistra a destra ecco che arrivano a dare man forte al Sindaco di Salerno, Luciano Provenza e Filomeno Di Popolo ex di AN, Vilma Fezza eletta nell’ex Udeur, a fare da contrappeso ci ha pensato l’Assessore uscente al Lavoro della Giunta De Luca Luciano Conforti, che solo oggi si accorge di essere a disagio con il Sindaco e con il PD, e passa armi e bagagli nel centrodestra. Ad annunciare il passaggio è stato il senatore Nino Paravia, ma Conforti nega, non ha ancora deciso se e con chi vorrebbe andare. La scelta dovrebbe ricadere o sul PDL o sull’UDC, è probabile debba valutare dove gli conviene di più o chi offre di più.
In questa confusione si capisce solo che la Candidata a Sindaco del Centro-destra Anna Ferrazzano si scaglia contro De Luca, contrapponendo un non tanto identificato programma a cui di volta in volta aggiunge un “titolo”, e per demolire l’azione del suo principale avversario, nei suoi incontri racconta una Salerno che effettivamente si fa fatica ad immaginare. Ma ormai si capisce che la giovane Candidata vive tutto un suo mondo e si rapporta a seconda di quello che immagina.
Salvatore Gagliano candidato Sindaco con l’UDC, dal canto suo, ritenendo possa fare breccia sugli elettori di centro-destra, che per diversi motivi non si riconoscono nella Vice Presidente della Giunta Cirielli e che non gradiscono i metodi della imposizione che hanno portato alla candidatura Ferrazzano, si propone come il vero candidato di destra suscitando l’ira dei vertici del PDL ma tirandosi addosso anche una caterva di insulti e di offese: dal “Miserabile politico” a “è stato sfamato”.
I toni ormai sono alti, anzi altissimi. Il clima da rissa introdotto dalle varie dichiarazioni non porta da nessuna parte, se non nella direzione di un tribunale, atteso che Gagliano ha preannunciato una querela. Quindi si passerà dai palchi alle aule dei tribunali. Anche l’Assessore Gerardo Calabrese ha preannunciato una denuncia ritenendo alcune dichiarazioni di Edmondo Cirielli, diffamanti e lesive dell’immagine della Città
Si sta perdendo il senso della misura, e se continuerà così si arriverà anche allo scontro fisico, poi se magari a dare man forte al Centrodestra arriva il Ministro della Guerra Ignazio La Russa che succede, prenderà a calci tutti i giornalisti? manderà affanculo tutti gli avversari? bombarderà tutti i nemici De Luca in testa? La misura e la moderazione sono l’abito di chi interpreta le Istituzioni.
In ogni caso la partita benché sta ancora agli inizi, sembrerebbe quasi chiusa e Vincenzo De Luca è abbastanza preoccupato, sta spingendo sul voto compatto, vuole evitare brutti scherzi, potrebbe anche verificarsi che il Sindaco di Salerno passi al primo turno e le sue liste no, generando una condizione oggettiva di ingovernabilità.
Le candidature ormai sono ben delineate, così come gli schieramenti. Il Centro sinistra e il centro destra si presentano divisi De Luca ha perso i Comunisti della Federazione della Sinistra e il Partito di Di Pietro, mentre la Ferrazzano, o meglio Edmondo Cirielli, ha perso oltre che Gagliano e l’UDC, l’ex Udeur e l’MPA, oltre al gruppo del Ministro Mara Carfagna, che in un clamoroso “sciogliete le righe”, pur avendo deposto le armi contro gli “occupatori” del suo partito, non ha nessuna intenzione di appoggiare la sua vecchia amica “traditrice”.
In tutto questo bailamme: De Luca è consapevole della sua superiorità, dal punto di vista dei consensi; Gagliano è consapevole di avere una partita abbastanza facile, essendo più lui riconoscibile come uomo di destra che la sua diretta antagonista e si gioca il tutto per arrivare ad un eventuale ballottaggio; Cirielli allo stesso modo è consapevole dell’effetto De Luca, in quanto il Sindaco per come si muove, annulla i giudizi e sospende negli elettori i sentimenti di appartenenza, avendo conseguenzialmente la meglio sui due candidati riconducibili alla destra, così come è cosciente che gli elettori potrebbero scegliere più Gagliano che la Ferrazzano, e per questo perde le staffe; l’unica che non si è ancora reso conto di tutto quello che le accade intorno è proprio la Ferrazzano, che non convince affatto e non è, perlomeno fino a questo momento, incisiva.
Queste convinzioni stanno inacerbendo ed involgarendo lo scontro politico, portato avanti a furia di aggressioni, di minacce, di insulti, così come è accaduto per il Presidente Cirielli, che alle osservazioni/denunce politiche di Gagliano, circa le convenzioni stipulate dalla Provincia a suon di euro, ha risposto con un attacco personale e con un “miserabile”. Questi toni sono propri di un delirio assolutistico, che non accetta contraddittorio, ma è anche la piena consapevolezza di aver perso le staffe, convinto senza volerlo accettare, che a perdere non è affatto la giuliva Anna Ferrazzano candidata per “conto terzi”, bensì Edmondo Cirielli e il potere che esercita attraverso la provincia.
Salvatore Gagliano non è affatto un miserabile, non lo è mai stato, e pure chi non lo vota gli riconosce correttezza, garbo ed educazione, che normalmente egli trasporta anche nella sua vita privata, di imprenditore e di uomo delle istituzioni quando le ha rappresentate.
La confusione è totale, così come si confondono anche i ruoli e sembra ci sia una gara che prende tutti i comprimari, e così chi è di destra vuole mostrarsi di sinistra e viceversa, E così mentre il Ministro Renato Brunetta anzichè parlare di politica e di quello che dovrebbe fare il Governo Berlusconi, si avventura nelle questioni locali, e anche lui si scaglia contro De Luca e con “Il re è nudo” incita la Ferrazzano. Chissà cosa gli avranno raccontato all’energumeno tascabile su De Luca e la sua “nudità”. Il Sindaco di Salerno non è mica inquisito per il “Bunga Bunga“.
In tutte queste distorsioni la politica e le proposte politiche passano in secondo ordine e resta sul piatto un modello Salerno, identificabile in Vincenzo De Luca, basato su cose concrete e sulla speranza di continuare in un’azione di trasformazione urbanistica che inevitabilmente ha rivoluzionato e continuerà a farlo cambiando la fisionomia di una Città, e indipendentemente se si condivide o meno, non vi è un progetto alternativo a questo modello se non una azione muscolare ma ironia della sorte affidata proprio alla fragile Ferrazzano.
E quali sarebbero le speranze e che credibilità avranno la Ferrazzano e i suoi sostenitori nel momento in cui si scagliano contro De Luca criticando la sua amministrazione e il suo operato, se proprio il candidato del centrodestra di Napoli Gianni Lettieri, pensa al “Modello De Luca” per Napoli e si ispira al Sindaco di Salerno per risolvere il degrado del capoluogo campano?
Basterebbe solo questo per chiudere una partita. Ma se si chiude questa partita tutta a favore di Vincenzo De Luca, nel caso dovesse passare al primo turno, non si chiuderebbe quella a destra, nella ipotesi si andasse ad un ballottaggio che potrebbe vedrebbe anche un Salvatore Gagliano prevalere sulla candidata Anna Ferrazzano.
Salerno, 7 aprile 2011