Rosania e SEL per decidere sul Porto Commerciale, chiedono una convocazione congiunta dei Consigli Comunali di Eboli e Battipaglia.
Piana del Sele, terra di nessuno, dove equilibri politici provinciali e regionali, scaricano tutto ciò che non è ben visto dalla città capoluogo. Con Cirielli che vuole imporre Piani sconclusionati.
EBOLI – L’allarme che Sinistra Ecologia e Liberta’ ha lanciato, rispetto alla nuova “aggressione” alla Piana del Sele, che la Destra di Cirielli sta organizzando (dopo l’idea demenziale di ubicare nella nostra area una centrale nucleare!), spostando il porto commerciale di Salerno sulle nostre coste, negando, così, definitivamente la vocazione turistica di quest’area e dando un colpo micidiale alla realtà agricola, che della Piana è la vera ricchezza, stavolta sembra aver suscitato le giuste reazioni da parte dei livelli istituzionali dei Comuni interessati e di forze politiche, non solo del centro-sinistra.
Ora occorre approntare una presa di posizione congiunta dei Consigli Comunali di Eboli e Battipaglia, che si traduca in una proposta di modifica radicale al P.T.C.P. approntato dalla scalcagnata Maggioranza “cirielliana” alla Provincia di Salerno, dove i rappresentanti di quest’area hanno dato, purtroppo, ennesima dimostrazione della loro “inconsistenza politica” e del loro schiacciamento sulle posizioni del capo, fregandosene altamente delle prospettive di sviluppo della Piana del Sele.
La cosa vergognosa del Piano Cirielli è la mancanza di un disegno reale di sviluppo della Provincia e, all’interno di essa, di un’ area strategica quale la Piana del Sele, sempre di più vista come “terra di nessuno” su cui scaricare tutto ciò che può non essere ben visto dalla città capoluogo, o dai delicati equilibri politici provinciali e regionali. Per ciò un’ area così delicata, quella che potrebbe essere il volano motore dell’economia dell’ intera Regione Campania, priva di rappresentanti regionali e provinciali (perché quelli che la rappresentano in seno al Consiglio Provinciale non sono portatori di alcuna proposta strategica ma campano parassitariamente alla giornata cercando e raccogliendo, qua e là, qualche esigenza particolare) viene vissuta da questa destra come una sorta di “pattumiera“:
- c’è da risolvere il problema del deficit della Sanità? chiudiamo gli ospedali della Piana del Sele;
- c’è da indicare un sito per una centrale nucleare? indichiamo la Piana del Sele;
- c’è da spostare il porto commerciale di Salerno (se no De Luca non può fare la “grande” Salerno!)? mettiamolo nella Piana del Sele;
- c’è da mettere qualche sito per i rifiuti (le ecoballe stanno ancora a Coda di Volpe)? mettiamolo nella Piana del Sele.
Nel frattempo la Piana del Sele sta ancora aspettando: interporto, polo agro-alimentare, piano di ripascimento delle spiagge, rifacimento della viabilità verticale (che dall’autostrada porta verso il mare), piano di sviluppo della costa (mobilità, portualità, ubicazione di strutture ricettive, recupero e valorizzazione della pineta, etc. etc.). Di tutto questo non si parla più, quasi a negare le reali vocazioni economiche che quest’ area esprime.
Per tutto ciò, per fermare questa vergognosa aggressione alla Piana del Sele riteniamo che sia diventato indispensabile un Consiglio Comunale congiunto fra Eboli e Battipaglia, per mettere a fuoco punti comuni e condivisi dal punto di vista programmatico e progettuale, su cui le Amministrazioni delle due Città capofila della Piana si impegnano a camminare insieme, superando quella logica campanilistica e da “capponi di Renzo” che le ha caratterizzate durante tutta la vicenda ospedaliera e che ha indebolito drammaticamente la posizione dei due Comuni.
Sinistra Ecologia e Liberta’ avanza, quindi, una richiesta formale al Sindaco Melchionda ed al Sindaco Santomauro, ai Presidenti dei due Consigli Comunali Luca Sgroia e Ugo Tozzi, ad attivarsi in tempi certi e brevi per arrivare a questo importante appuntamento politico ed amministrativo, per presentare insieme le osservazioni al P.T.C.P. Perdere questa occasione, limitarsi a dichiarazioni di contrarietà sulla stampa sarebbe un atteggiamento omissivo che sconfinerebbe con la complicità. Attendiamo risposte concrete.
perdonatemi ma io credo che questa sia l’ultima possibilità per il rilancio dell’economia della valle del sele , dopo la fiat,il polo pediatrico,l’interporto,il porto canale,il polo agroalimentare,la pezzullo,l’ospedale unico,la fascia costiera e la rimini del sud,cari politici ebolitani oggi lo scenario è cambiato con la globalizzazione (quando ci sarà la protesta dei disoccupati ebolitani e battipagliesi sarà troppo tardi)