Per la Francese e il suo Movimento Santomauro offende le donne

Si pensava l’Amministrazione fosse di “centro-sinistra”, e avesse una certa “apertura mentale” su queste questioni, si sbagliava! Le donne per i propri diritti, possono attendere.

Attribuendosi la Presidenza della Commissione pari opportunità, Santomauro offende le donne! e il PD? Tace!

Marika Calenda Giovanni Santomauro

BATTIPAGLIACecilia Francese e il suo Movimento Etica per il Buon Governo, non demorde. Sta con il fiato addosso all’Amministrazione Santomauro, che pur avendone poco di fiato e pur sembrando stia sempre per giungere al capolinea, continua ad amministrare e prova ne è stata anche, il difficile Consiglio Comunale che ha visto approvare il Bilancio con l’apporto dei così dei “Responsabili” Pino Cuozzo e Antonio Salimbene, e grazie alla “responsabilità” dei due Consiglieri “cacciati” dalla maggioranza Luigi D’Acampora e Orazio Tedesco insieme al loro Assessore di Riferimento Massimiliano Casillo.

Per Cecilia Francese Bilancio a parte, è ancora cocente la modalità e gli excursus della formazione della Commissione delle Pari Opportunità. Non ci può pensare  e si riporta al penultimo Consiglio Comunale, nel quale si è consumato un altro atto che reputa, di una gravità unica da parte del del Sindaco che definisce in termini diminutivi e dispregiativi: “civico”, e di quella che lei ritiene  “brancaleonesca, multicromatica banda degli “yes-man” che lo sostiene”. Avendo consumato un atto  sulla “pelle” delle donne, cosa che renderebbe il Sindaco Giovanni Santomauro, sempre secondo la Francese, ancora piu’ odioso ed insopportabile.

In discussione è tornato il regolamento che disciplina la commissione per le pari opportunità, “poteva essere l’occasione per rimediare ad una clamorosa disparita’ – dichiara Cecilia Francese –  la presidenza della commissione al Sindaco. Ci siamo posti spesso la domanda: ma perche’ in tutte le commissioni la presidenza e’ eletta dai membri stessi della commissione, ed in vece in quella che riguarda le donne la presidenza deve essere imposta e deve essere in capo al sindaco? C’è una negazione della capacità di autogovernarsi da parte delle donne, ricompare una vecchia concezione “prepolitica”, ammuffita e decisamente maschilista che bisogna mettere le donne sotto tutela!

Cecilia Francese

Etica per il Buon Governo non riesce a convingersi perche’ la commissione delle pari opportunità, debba essere nominata dalla giunta comunale e non dal consiglio, come avviene per tutte le altre commissioni comunali e perchè consiglieri e assessori donna non ne debbano far parte come membri di diritto, anche per garantire il collegamento fra la commissione ed il consiglio comunale.

Il tipo di risoluzione evidenzia secondo la Francese una concezione offensiva verso le donne, e fa precipitare Battipaglia nel “medioevo” politico. Da un indagine sui regolamenti delle commissioni per le pari opportunita’ in altri comuni (piccoli e grandi, del Sud del Centro e del Nord Italia, governati dalla destra e dalla sinistra) è emerso:

  • Nell’ 86% dei comuni, la presidenza della commissione e’ scelta al suo interno ed è sempre una donna;
  • nel 58% dei comuni la nomina della commissione e’ operata dal consiglio comunale;
  • nel 53% dei comuni le consigliere e le assessore fanno parte di diritto della commissione;

Ecco perché sulla base di questa indagine Etica per il Buongoverno ha presentato degli emendamenti per  consentire, almeno su questo terreno, che questa Città si distinguesse almeno su questo terreno.

Tempo perso, per il Movimento civico battipagliese!

Di qui le accuse al Sindaco, di essere completamente estraneo a qualsiasi cultura della parita’ di genere, perché proteso ad assumere un posizione sulla donna fra le piu’ retrograde ed umilianti. Allo stesso modo per la maggioranza che si è messa sull’attenti alzando la mano pur evitare che anche su quella questione venissero fuori i litigi che la attraversano. Una serie di azioni che hanno negato alle donne: la capacita’ di autorganizzarsi; la parita’ di trattamento con le altre commissioni; la costruzione di un “legame di genere” con l’istituzione consiliare.

Tutte azioni, secondo la Francese, di una ottusaggine culturale addirittura umiliante per la citta’.

“Eppure, – rammaricata, aggiunge la leader di etica – eravamo convinti che questa amministrazione fosse di “centro-sinistra”, e quindi avesse una certa “apertura mentale” su queste questioni, sbagliavamo! Questa Amministrazione, ha detto “il civico” Santomauro in consiglio comunale, non e’ ne’ di centro sinistra, ne’ di centro destra.

Avevamo sperato in un ruolo attivo del partito democratico. Ci sbagliavamo! In consiglio comunale, a discutere di queste cose il P.D. non e’ proprio venuto, ha preferito la fuga ed il silenzio. Del resto se la parola d’ordine è: nè di centro-destra, nè di centro-sinistra, perchè il P.D. avrebbe dovuto alzare la voce rispetto ad un atto che offende le donne, pretende di metterle sotto tutela e ne nega la capacita di auto-organizzarsi? Meglio tacere!

Le donne di Battipaglia – conclude Francese – ringraziano il sindaco “civico”, la multicromatica maggioranza che lo sorregge, ma sopreattrutto……….ringrazia un silente P.D“.

Il problema del riconoscimento dei diritti fondamentali delle donne, sicuramente non si risolve se la commissione viene nominata dal Consiglio o dalla Giunta, o se il suo presidente è una donna o come nel caso specifico se le è attribuita il Sindaco. Semmai è che tipo di impostazione si vuole dare al lavoro che dovrà caratterizzare poi i risultati politici di questa Commissione.

Evidentemente il Sindaco ha voluto assumerne la Presidenza ritenendo che la sua presenza facesse assumere al lavoro della Commissione una importanza diversa. Magari più attenta alle problematiche per assicurare che tutte le decisioni fossero accolte immediatamente o contestualmente anche dagli atti di Giunta, incominciando a pensare di nominare donne nei vari organismi a cui il Comune partecipa come socio, o magari nella formulazione della sua nuova giunta, adottasse con un atto d’imperio, la decisione di nominare più donne nella Giunta, allo stesso modo per l’attribuzione degli incarichi professionali e tutte le forme di partecipazione che interessino il Comune.

Se la Presidenza al Sindaco Santomauro vuole significare questo, è grave che non lo ha detto, ma va bene, anzi benissimo, se invece è solo per contenere le possibili rivendicazioni che potrebbero andare anche nella direzione delle cose dette in precedenza allora sarebbe gravissimo. Adesso bisognerebbe solo che questa Commissione inizi i suoi lavori e magari si può rivedere la possibilità di far partecipazione d’ufficio i Consiglieri e gli assessori donna.

Battipaglia, 31 marzo 2011

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