Consegnate le aree. Parte il recupero di una delle zone più belle del Centro Storico.
Melchionda: “Un ulteriore tassello per il recupero dell’intera zona nord del centro storico. E’ la la concreta testimonianza dell’attenzione dell’Amministrazione, verso la Città e il Centro Storico”.
EBOLI – E’ stata consegnata in questi giorni alla ditta Re.Ar.Co Srl di Eboli, l’area adiacente palazzo Paladino La Francesca, tra via Gaetano Genovese e via Marcangioni, nel Centro Antico, per realizzare un intervento di riqualificazione urbana e completare così il recupero di un’intera zona tra le più belle ed antiche della nostra città.
“ I lavori – dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici, arch. Vincenzo Consalvo – inizieranno non appena il Comando della Polizia Municipale avrà provveduto ad emanare l’ordinanza per interdire la sosta sull’area che deve essere oggetto dell’intervento, ed avranno una durata di 120 giorni, salvo imprevisti”.
Con questo intervento si va a recuperare uno slargo che era rimasto abbandonato da diversi anni e che era diventato ricettacolo di scarico abusivo di materiale di varia natura e provenienza.
“Questi lavori – interviene il Sindaco, avv. Martino Melchionda – , che vanno a sommarsi a quelli di via Auletta, via Barbacani, via Castello, via Santa Sofia, permetteranno il recupero dell’area di sedime di un fabbricato non più esistente, e il collegamento fra via Marcangione e vico IV Rua. Un ulteriore tassello per il recupero dell’intera zona nord del centro storico, che, con la sperimentazione del Piano Particolareggiato del Traffico del Centro Antico, testimonia l’attenzione dell’Amministrazione verso questa zona che deve tornare ad essere cuore pulsante ed attrattore turistico della Città”.
Il progetto di riqualificazione, affidato all’arch. Sabrina Masala, prevede il recupero dell’area in parte per il tempo libero e la socializzazione per i bambini e per gli anziani ed in parte alla sosta delle auto per i residenti.
Facciamo appello perciò alla comprensione ed alla pazienza dei cittadini del posto, per i disagi che si dovessero verificare nel corso dei lavori.
Eboli, 30 marzo 2011