Passa il Bilancio con 20 voti favorevoli e 8 contrari. Decisivi sia D’Acampora e Tedesco che il gruppo dei “responsabili” con Salimbene e Cuozzo.
Motta: “La maggioranza che vota il Bilancio di fatto è la minoranza. Ora si aprono nuovi scenari”.
Per Pagano: “Sono prevalsi i numeri, il Bilancio è falso. Cuozzo e Salimbene si sono collocati fuori dal PDL.
BATTIPAGLIA – Con 20 voti favorevoli e 8 contrari, è stato approvato il Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011. Dopo le tumultuose sedute che sembravano avessero suonato il de profundis all’Amministrazione Comunale, il Sindaco Giovanni Santomauro ne esce rafforzato, facendo registrare una significativa vittoria personale.
Il vero incognita erano i due consiglieri comunali recentemente estromessi dalla maggioranza, a seguito del voto favorevole per la costituzione della Nuova Provincia “Principato di Salerno“. Il Sindaco aveva posto la fiducia chiedendo a tutta la sua maggioranza di soprassedere su quella votazione e abbandonare la seduta per discuterne in un altro momento.Vi fu una sorta di sollevazione che poi è costato il posto di Assessore a Massimiliano Casillo, sostenuto dai due dissidenti D’Acampora e Tedesco.
In effetti si sarebbe aspettato che il Bilancio venisse approvato di misura, disponendo la maggioranza di 15 Consiglieri più il Sindaco, e invece è arrivato il soccorso dei “Responsabili” Pino Cuozzo e Antonio Salimbene, che praticamente si sono messi in “proprio”, avendo preso progressivamente le distanze dal centro-destra, e dalla “responsabilità” degli altri due dissidenti, ma della maggioranza, gli “epurati” Luigi D’Acampora e Orazio Tedesco.
Sarcastico Gerardo Motta: “Il dato politico è che la “maggioranza” che vota il Bilancio di fatto è la “minoranza” dell’Amministrazione. Prendo atto che l’etica è una merce rara”. Evidentemente Motta si riferisce a Salimbene e Cuozzo perché aggiunge: “Continuo a fare opposizione e voto con assoluta responsabilità, come ho dimostrato nel momento in cui, pur se critico con l’Amministrazione, ho votato dei provvedimenti che ritenevo utili per la città, ma senza intaccare il mio ruolo di opposizione. Ormai Battipaglia è come Roma, e il Gruppo dei “responsabili” ha rappresentato il “soccorso amico” della Giunta Santomauro, adesso ci aspettiamo come si concretizzi la ricompensa. – Diversa per Motta invece e la posizione di Tedesco e D’Acampora – “La loro posizione è diversa, hanno coerentemente votato il bilancio, perché lo hanno condiviso fino a ieri, ma sicuramente dopo il voto si riapriranno nuovi scenari. Sicuramente si allontaneranno dalla maggioranza e troveranno una nuova collocazione politica”.
Oggettivamente gli scenari, per quanto Battipaglia nel corso degli ultimi anni ha rappresentato una sorta di “Repubblica” a parte, si presentano difficili. Santomauro ha messo a segno una vittoria significativa, ma il voto favorevole di D’Acampora e Tedesco rappresenta la “polpetta” avvelenata e i due non mancheranno di offrirla nel futuro, avendo messo a segno un percorso di assoluta responsabilità, del tutto inattacabile, ma non escludendo di essere pronti a presentare il conto qal momento opportuno.
Alcune considerazioni le fa anche il coordinatore del PDL Carmine Pagano: “Purtroppo per la Città da questo voto il Sindaco ne esce rafforzato. Hanno prevalso i numeri. Il bilancio è falso, basato su previsioni fantascentifiche, come per esempio, la vendita degli immobili. – Pagano poi fa alcune considerazioni su Cuozzo e Salimbene – I così detti responsabili, votando un atto di indirizzo, hanno abbracciato la linea dell’Amministrazione e quindi sono organici alla maggioranza. Per quanto ci riguarda – e conclude – prendendone atto e pur rispettando le persone e le valutazioni che sicuramente sono alla base della loro scelta, sembra più che chiaro che si sono collocati fuori dal PDL”.
Comunque l‘Approvazione del Bilancio rappresenta un buon traguardo per l’Amministrazione Santomauro, specie dopo le turbolenze degli ultimi tempi, così come è stata fruttuosa la prova di forza, quel pugno di ferro, che gli ha consentito di andare avanti specie rispetto agli attacchi dell’UDC, che avrebbe voluto un immediato rimpasto e nuovi equilibri. Santomauro l’ha spuntata, adesso lo attende un’altra prova: i nuovi equilibri che si sono delineati e il rimpasto che necessariamente dovrà fare per tenere insieme la sua maggioranza.
Una cosa è certa: ha preteso che si votasse prima il bilancio e così è stato. Per cappottarlo c’è tempo.