Busillo: “Il Porto Commerciale aumenterebbe gli introiti di chi ha investito sulla Fascia Costiera e da anni aspetta un suo decollo”.
Centrale Nucleare, Porto Commerciale… improvvisazione politica di una classe dominante che anziché trovare il consenso per governare, vuole “governare” per trovare consenso.
EBOLI: Il Piano provinciale della Giunta Cirielli, che dislocherebbe il Porto Commerciale di Salerno sul litorale di Campolongo, fa discutere e ora c’è chi si schiera a favore e chi contro, chi lo fa per convinzione e chi invece per principio preso e chi ancora per appartenenza.
Tra chi prende una posizione politica e la documenta è il Consigliere Comunale del PdL Vito Busillo, che nelle ultime elezioni è stato candidato a Sindaco di una parte del Centro-destra proprio contro l’attuale Sindaco Martino Melchionda, il quale interviene e si esprime favorevolmente alla realizzazione del Porto Commerciale a Campolongo: “Sono decisamente favorevole sia al Porto commerciale che quello turistico. Mi schiero contro il sindaco di Eboli Martino Melchionda, e non condivido le sue affermazioni. Quelle si, che impediscono lo sviluppo, e negano ogni possibilità alle attività commerciali di espandersi”.
Vito Busillo, rivendicandone la primogenitura per essere stato uno dei punti più importanti della programmazione a sostegno della sua candidatura a Sindaco, ritiene che il porto commerciale sul territorio ebolitano rappresenterebbe la risoluzione di tutti i problemi: “sarebbe una panacea per i mali della fascia costiera, quello del Porto Commerciale è un progetto sostenuto con forza dal centro destra ed inserito già nella mia campagna elettorale come sindaco proprio contro Melchionda.
Il porto commerciale – aggiunge Busillo – è il volano per il commercio, aumenterebbe di certo gli introiti di chi con coraggio ha investito lungo la fascia costiera eboltiana, che da anni aspetta di decollare” – inoltre Busillo per chiudere il cerchio ed incrementare il turismo ed diportismo suggerisce: “occorre, e ci sono già i finanziamenti, costruire anche un porto turistico permettendo alle barche di trovare posto ed incentivare così il turismo sulla fascia di mare che va ds Eboli a Pontecangnano”.
Il consigliere del Pdl lancia un ulteriore messaggio: “A chi dice di voler bloccare questi progetti è opportuno ribadire, che come al solito non ne ha compreso l’importanza. Il centro destra ha invece idee chiare su come cambiare volto a quella zona della città di Eboli. Lo avevo scritto nero su bianco sul mio programma, adesso si passa dalle parole ai fatti, non bloccheranno il progresso”.
Alle motivazioni di Busillo, rincarando la dose si pronuncia anche il Coordinatore del PdL Fabrizio Violante, il quale se la prende prima con l’ex Sindaco Gerardo Rosania accusandolo di aver distrutto la fascia costiera senza risanarla, e poi con l’attuale Sindaco Martino Melchionda colpevole di non aver dato nessuna prospettiva al turismo balneare e di non aver saputo investire in un progetto credibile per la fascia costiera, dimostrando solo una totale incapacità amministrativa arricchita da tanto menefreghismo.
“Adesso – affonda Violante – che c’è un progetto interessante, che può dare ossigeno alla nostra attività commerciale senza voler impedire lo sviluppo in senso turistico, dicono no senza neanche leggere il piano. I soliti disfattisti di sinistra, perché incapaci di produrre un’idea, non sanno guardare ad alcuna idea di sviluppo ma sono capaci di mettete il bastone tra le ruote a chi invece pensa allo sviluppo commerciale della nostra costa”.
Il problema vero non è essere favorevole o meno ad una proposta, è invece l’assurdo della mancanza di un progetto complessivo delle nostre aree e quindi conoscere le intenzioni generali di una proposta politica “complessiva” per poterla condividere o meno invece di apprenderla a “pillole” o a seconda della “intuizione” del giorno.
Le nostre comunità vivono una precarietà progettuale spaventosa, rispetto ad una classe politica dominante che non si fa latrice di una proposta politica, ma si autoreferenzia rispetto ad un andare avanti a vista, imponendo di volta in volta una iniziativa e rincorrendone poi la condivisione a tutti i costi, anche contro le comunità stesse.
E’ accaduto con la Proposta della istituzione della nuova Regione Principato di Salerno, partorita solo nella mente di Edmondo Cirielli, per niente discussa e condivisa ma catapultata exabrupto nella decisione. Indipendentemente da come si evolve e se veramente si realizzerà o rappresenterà solo un diversivo, la sola proposta “imposta” e data in pasto alla decisione, al di la dei risultati che si conseguiranno è un’iniziativa che poteva avere un’altra valenza se avesse avuto un altro iter e un’altra storia se avesse avuto una presentazione diversa.
Allo stesso modo, dopo un anno di discussione, che ha riguardato il Piano sanitario della Regione Campania e la razionalizzazione degli sprechi ivi compreso la fantomatica realizzazione dell’Ospedale Unico della Piana del Sele, non siamo stati ancora capaci di conoscere quale sia il destino dell’Ospedale di Eboli.
Non possiamo che rammaricarci per un’altra delle “improvvisazioni”, nel silenzio delle Istituzioni Provinciali, Regionali e di Governo su un’altra boutade, quella della Realizzazione di una Centrale Nucleare alle Foce del Fiume Sele e ad un passo della zona sismica e di Paestum, uno dei più grandi bacini archeologici d’Italia.
Oggi appare un Piano Predisposto dalla Provincia di Salerno, guidata da Edmondo Cirielli che prevede la delocalizzazione sul litorale sabbioso di Campolongo, del Porto Commerciale di Salerno, ivi compreso tutte le implicazioni che una “improvvisata” di questa specie comporta.
La Nuova Regione, l’Ospedale Unico della Piana del Sele, la Centrale Nucleare, il Porto Commerciale, sono l’esempio di come si navighi a vista e di come si procede nella gestione del territorio nell’assenza più totale di una programmazione politica che guardi nell’insieme, coinvolgendo i territori, più che imporre e dare il senso di subire le decisioni anziché condividerle.
Si ha la sensazione che quando non si ha dove mettere qualcosa di scomodo, si catapulti nella piana del Sele, ritenendo sia il cesso di tutte le schifezze, salvo poi a scoprire, che gli stessi proponenti e sostenitori del Porto commerciale, della centrale Nucleare, dell’Ospedale Unico con la relativa chiusura dei plessi di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra, furbescamente si dissociano, nel momento in cui veramente e sciaguratamente si dovessero concretizzare, come la vergognosa vicenda dell’Alluvione del Sele e della miseria assegnata alla Piana a fronte della ricchezza attribuita senza nemmeno verificare al Veneto.
Ecco quale è il vero nocciolo delle discussioni, è avvisare un vuoto di proposta politica organica, un vuoto di Leadership, ma un vuoto colmato con l’esercizio della forza, numerica naturalmente, che anzichè trovare il consenso per governare, si vuole “governare” per trovare il consenso e finisce poi per delegittimarsi sulla base di uno scontro, che non può assumere caratteri politici perchè non se ne avverte la presenza, ma scontro personale teso a voler prevalere a tutti i costi per dimostrare che si è forti e vincenti.
Eboli, 25 marzo 2011
Istintivamente “questi sono matti” Regione Principato, Nucleare, Porto, interporto, termovolorizzatore, cdr, discariche, centrali elettriche, ecc………
La pattumiera della Campania è la valle del Sele.
Visto l’inaffidabilità, o meglio gli affari, di certa classe politica, bisogna alzare la guardia a tutela del nostro territorio. Lo sviluppo non è nelle grandi opere, ma in quelle ecocompatibili al territorio è indirizzate alla vocazione di esso.
SONO MATTI??????
…Ma lo sai quanto rende il nucleare ai nostri “inaffidabili” politici ai piu’ alti livelli? Wikileaks : “USA, Francia e Russia avrebbero esercitato pressioni (leggi MAZZETTE ) sul governo italiano per aggiudicarsi una fetta delle commesse per la ripresa del programma nucleare”.
E le privatizzazioni? Sai quanto rendono ai nostri “inaffidabili” politici le privatizzazioni : pensiamo ad esempio alla privatizzazione dell’acqua, delle scuole,dei cimiteri,dei monumenti e di tutto quello che ci sta ancora di pubblico perche’ “necessario”………necessario per intascare qualcosa.
Di fronte a tutto questo c’e’ poco da alzare la guardia, barricate o sciocchezze del genere. Sarò pessimista ma di fronte a una tale razza assatanata di gentaglia senza scrupoli l’unica speranza per le nuove generazioni e’ una nouvelle Révolution française.
Ma no scherzavo: basta un voto quando cambieranno la legge e ci permetteranno finalmente di scegliere chi mandare al parlamento anche se in questi giorni ci sono ben altre priorità in cui sono impegnati i nostri “inaffidabili” politici per cambiare leggi che permettano al nostro impegnatissimo premier di governarci in pace senza quelle fastidiose incombenze che lo distraggono e non gli permettono di potersi dedicare a tempo pieno ai (nostri) problemi energetici (soprattutto alle 4 Centrali nucleari), alle reti idriche e alle tante cose che restano ancora da affidare ai privati, alla modernizzazione del sistema scolastico e dell’università per renderla accessibile ai “meritevoli”,all’occupazione giovanile ecc. ecc.
Noi intanto “fiduciosi e tranquilli” perche’ alla fine questa inaffidabile classe politica ci consegnarà senz’altro un’Italia migliore.
E se non ci riuscirà alle prossime elezioni mandiamo al governo l’altro polo (Bersani,che pure lui era favorevole all’affaire nucleare;Vendola,quello che non si capisce nemmeno Lui;D’Alema,quello che si vanta dei bombardamenti umanitari in Kossovo)
Insomma stiamo in una botte di ferro…………………………….e non usciamo che è meglio.
caro compaesano così argomentando ci restano solo Bossi e Borghezio ………….
che fossero loro la nostra speranza ???
Magari!!!!.penso che se li avessimo noi di centrale nucleare a foce sele non se ne parlava. Punto!
Mi chiedo per cosa si differenziano i polifantocci da cui ci facciano rappresentare.
Per cultura?..sensibilità politica?..attenzione alle risorse e potenzialità territoriali..?
o forse sono campioni di politica solidale? Probabilmente mi sfugge qualcosa nel caso fammi sapere.
Di sicuro alle ultime regionali abbiamo perso ancora una volta un’ occasione o almeno una speranza di riscatto grazie alla nostra naturale propensione a non saper distinguere in politica i brocchi dai purosangue.