Sapori & Saperi
La Pizza: Un alimento che rappresenta l’Italia, anzi, è l’Italia.
La Dieta Mediterranea, una straordinaria intuizione di Keys, che sperimentò su se stesso. Visse 100 anni.
EBOLI – E’ con immenso piacere che POLITICAdeMENTE ospita attraverso questo articolo, le riflessioni di un gruppo di signore riunite in Associazione dal nome “Le amiche buongustaie”, che naturalmente si occupa di cucina, di gusto, di alimenti, ma si occupa principalmente di valorizzare, se ce ne fosse ancora bisogno, e di diffondere la “dieta mediterranea”.
Quella straordinaria combinazione di alimenti che tanto appassionarono lo scienziato americano Ancel Keys, che per il resto della sua vita ci si dedicò, fino a fare della dieta mediterranea, una cultura, una scienza.
Keys rimase colpito di come vivessero bene ed a lungo gli abitanti di quella parte del Cilento tra Pioppi, Acciaroli, Montecorice, Casal Velino, Santa Maria di Castellabate …. e si incominciò ad incuriosire ed a studiare i comportamenti alimentari e gli alimenti, ma anche e soprattutto le combinazioni, che conferivano ai cibi gusto e quei giusti e regolari apporti alimentari di cui l’uomo ha bisogno e che miglioravano e allungavano la vita agli abitanti del Cilento che nella quotidianità soddisfacevano i propri bisogni alimentari in quella maniera semplice ma eccezionale.
Una straordinaria intuizione che sperimentò su se stesso, atteso che morì nel 2004 all’età di 100 anni.
Le “amiche buongustaie“, hanno come scopo proprio quello che Keys ha studiato per una vita, quello di diffondere uno stile di vita e abitudini alimentare che consente a tutti di vivere bene e meglio come lo stesso scienziato americano ha provato su se stesso.
E quale poteva essere il loro primo approccio, affidato alla penna di Rosa Boni in questo particolare momento, che coincide con i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia se non la PIZZA, che attraverso i suoi colori si richiama proprio alla nostra bandiera tricolore.
Un alimento che che rappresenta l’Italia, anzi, è l’Italia e …… lasciamo alle “Amiche buongustaie” il resto.
…………….. … …………….
La Pizza: Un tricolore internazionale
(STG Specialità Tradizionale Garantita)
di Rosa Boni
Sotto la voce ‘pizza’ nell’enciclopedia si legge: “pizza – voce già presente nel medioevo con il significato ‘pezzo di pane’ diffusa in epoca recente attraverso il napoletano. Sottile focaccia fatta di farina impastata con acqua e lievito, spianata a mano in forma rotonda, variamente condita e cotta in forno, generalmente a legna.“
Ma questo non esprime la poesia che si evoca quando si dice “pizza”.
E’ un’immagine di una serata informale tra amici divertenti – una serata al calduccio in una pizzeria accogliente se è inverno, al fresco, magari sotto un pergolato, d’estate. Che sia a Bergamo o a Napoli, l’immagine è sempre quella.
Si è uniti sotto quel tricolore che è la pizza – il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro, il verde del basilico mette tutti d’accordo. Anche all’estero, in tutti i paesi del mondo, quando si dice ‘pizza’, si dice Italia – e non v’è pizzeria da New York a Tokyo che non richiama il tricolore.
Quando si dice pizza Margherita, non c’è bisogno del vocabolario per sapere che si mangia. Ne ha fatta di strada la pizza Margherita da quando gli eredi di ‘Pietro il Pizzaiuolo’ , nel 1889, furono invitati a Capodimonte da Umberto I e Margherita di Savoia per confezionare per loro la pizza. Quando la Regina assaggiò quella con la mozzarella e il pomodoro, ne rimase estasiata, e il Signor Raffaele Esposito la battezzò “Pizza Margherita“.
E’ un piatto unico, perfettamente in sintonia con la dieta Mediterranea – la bontà del pomodoro antiossidante, l’apporto proteico della mozzarella, la corretta dose di olio di oliva e i carboidrati della pasta. Una cottura veloce alla giusta temperatura e il gioco è fatto.
Nel 2010, al Campionato Internazionale dei Pizzaioli, svoltosi a Nola (NA), tra i 150 concorrenti, ha vinto un giapponese – tale Akinari ‘Pasquale’ Makishima – quel ‘Pasquale’ aggiunto al suo nome in onore del pizzaiolo napoletano suo maestro!
EVVIVA L’UNITA’ D’ITALIA. EVVIVA IL TRICOLORE!
Eboli, 9 marzo 2011