Chi ricopre ruoli di responsabilità di primo piano nel partito, li interpreti in senso realmente unitario, al servizio della Città e di tutti i militanti.

Non saranno più consentiti comportamenti che rompano il senso di comunità e minino l’unità del Partito , esponendo l’Amministrazione e la Città intera ad una crisi dagli esiti incerti.

EBOLI – Riceviamo e pubblichiamo il seguente documento politico sottoscritto da 17 componenti dei 30 di cui è composto il Direttivo Locale del Partito Democratico. Il documento è stato inviato all’esecutivo del PD di Eboli e al Segretario Provinciale Nicola Landolfi.

Le guerre intestine al PD non accennano a terminare, più si va avanti e più gli scontri sono violenti, e gli episodi che si sono verificati nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale ne sono la prova. Evidentemente  è sulla base di quei comportamenti, che sono citati nel documento, che è nata la necessità di rivolgersi a chi pur avendo ruoli di primo piano, mette in difficoltà l’Amministrazione, la Giunta, il Sindaco Melchionda, il Paese.

Di queste motivazioni però non se ne è convinti e per alcuni di loro, i famosi “falchi”, i contiani hanno solo offerto un ulteriore pretesto perché giustificano una loro estromissione da ogni ruolo amministrativo e gestionale.

In ogni caso se è stato un errore defenestrare il Capo gruppo Carmine Campagna, è sicuramente un errore arrivare alla estromissione dell’Assessore Antonio Conte dal suo ruolo di Vice Sindaco, ed un’errore sono state le interrogazioni e i continui distingui, così come recita il documento, che questo gruppo spesso architetta successivamente ad incontri collegiali nei quali si prendono altre decisioni. E così da errore in errore all’opinione pubblica si presenta un Partito dilaniato da violenti scontri  interni, che spaventano gli elettori e li fanno rifugiare nella destra, ma cosa ancora più grave si continua ad avere atteggiamenti di contrasto e così si allontanano sempre più le distante tra l’amministrazione i suoi uomini e il partito, arroccati ognuno nei propri “fortilizi”, del tutto estranei al corpo elettorale e alle loro aspettative.

Quindi se da una parte è un invito dall’altra è un rimprovero, ma anche la correzione e l’indicazione di una linea politica che la maggioranza del Gruppo Consiliare e dei componenti del Direttivo detta al suo segretario dal momento che i firmatari scrivono che: “Non saranno più consentiti comportamenti che rompano il senso di comunità e minino l’unità del Partito , esponendo l’Amministrazione e la Città intera ad una crisi dagli esiti incerti”.

Senza nessun equivoco interpretativo ne esce un Partito più debole ed un Segretario “dimezzato” e sotto tutela, a sovranità limitata.

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All’Esecutivo del PD – Eboli
E,  p.c., Al Segretario Provinciale del PD

I sottoscritti componenti del Coordinamento cittadino del PD non possono sottacere la grave crisi politica ed amministrativa, che si sta verificando negli ultimi mesi, non solamente all’interno delle sedi di partito, ma cosa ben più grave, all’interno del Consiglio Comunale e sugli organi di stampa.

Sono mesi ormai che si da un’immagine di un partito, di una maggioranza, e di un’amministrazione lacerata.

Alle volte si ha l’impressione che a fronteggiarsi non siano posizioni diverse e plurali di uno stesso partito, ma forze politiche tra di loro antagoniste.

In questo contesto si inserisce anche l’episodio grave dell’ultimo Consiglio Comunale sulla questione della Eboli Multiservizi, che pure era stato preceduto da un intenso lavoro di mediazione.

Si era giunti ad una sintesi, ma nonostante ciò ci si è  divisi,  perché non vi è stata assunzione piena di responsabilità da parte di chi ha ruoli di massimo rilievo nel partito mostrando, cosa più grave, questa divisione dinanzi alla Città e alle altre forze politiche di opposizione.

In questo quadro assume quindi centrale importanza ristabilire alcune regole di convivenza democratica all’interno del Partito, volte a ricostruire un clima di comunità all’interno del PD ebolitano. E questo va fatto a partire dal rispetto dei ruoli politici che si è chiamati ad esercitare. Chi è dirigente del partito, deve avere come obiettivo quello di rappresentarlo nella Sindaco di Eboli,sua interezza.

Occorre quindi che chi ricopre ruoli di responsabilità di primo piano nel partito, li interpreti in senso realmente unitario, al servizio della Città e di tutti i militanti e dirigenti del PD.

E’ assolutamente necessario e doveroso  che tutti sentano l’esperienza di governo di Eboli, conquistata in un contesto politico difficile ed ostile, a fronte di tante sconfitte del PD in Provincia e in Regione, come uno straordinario patrimonio da difendere e sostenere con tutta la nostra forza, convinzione e passione.

E’ urgente riaprire una riflessione sulla costruzione di un nuovo Centro-sinistra ad Eboli, perché non possiamo chiuderci nell’arroganza che l’aver vinto le elezioni da soli ci esime dall’aprire un confronto serio, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e soprattutto perché sappiamo quanto male ha fatto al nostro partito, a tutti i livelli, la presunzione di autosufficienza.

Per queste premesse riteniamo dunque che sia urgente procedere alla  convocazione del coordinamento cittadino e riteniamo che lo stesso debba essere chiamato ad esprimersi sui seguenti punti dirimenti del nostro agire politico:

1)     che il PD costituisce il sostegno portante dell’Amministrazione;

2)     che intende proseguire il percorso amministrativo in assoluta coerenza con il mandato elettorale affidato al sindaco di Eboli e al suo programma, che è compito dell’Amministrazione e del Partito ricostruire ad Eboli un quadro politico unitario di centro sinistra, in prospettiva delle prossime scadenze elettorali sia nazionali che locali;

3)     che tutti i dirigenti politici impegnati nel partito non possono sottrarsi a tale compito di lealtà verso l’Amministrazione e verso le determinazioni del partito, del gruppo consiliare e della maggioranza;

4)     Che ovviamente non saranno più consentiti comportamenti che rompano il senso di comunità e minino l’unità del Partito, esponendo l’Amministrazione e la Città intera ad una crisi dagli esiti incerti.

Eboli, 28 febbraio 2011