Cardiello ai contiani, unitevi alle opposizioni: sfiduciamo Melchionda.

Cardiello: “Cari socialisti, vi invito formalmente a sottoscrivere la mozione di sfiducia nei confronti di questo sindaco insieme a tutte le opposizioni”.

La Città è arretrare di 20 anni e Cardiello chiede di allearsi con i socialisti di Carmelo Conte.

Damiano Cardiello

EBOLI – Giorni difficili questi, difficili in tutti i sensi, ma noi che siamo abituati a questi “siparietti” ci aspettiamo come al solito, che il Partito Democratico si ricomponga, anche se al momento sembrano essere distanti e per niente compatibili le due aree che si contrappongono: quella che fa capo all’ex Ministro Conte, di cui ne fanno parte i nipoti, Salvatore Marisei, Antonio Conte e i consiglieri Carmine Campagna, Antonio Petrone, Armando Cicalese; quella che fa capo al Sindaco Martino Melchionda e all’Onorevole Antonio Cuomo, con il gruppone dei 12 Consiglieri più i due “pontieri” come Mario Di Donato e il Presidente del Consiglio Comunale Luca Sgroia.

Un fine di settimana pieno di avvenimenti e colpi di scena come quello del Sit in del Nuovo PSI, le uscite di Campagna, il messaggio di Marisei, la proposta del Consigliere Comunale del PdL Damiano Cardiello che si augura che a seguito delle recenti diatribe interne alla maggioranza del Pd riguardo la questione Multiservizi spa, inizi parallelamente una nuova stagione politica ad Eboli caratterizzabile da un pronto ritorno alle urne in primavera, per ridare ai cittadini una giunta comunale degna di questo nome.

Cardiello sostiene: “La città di Eboli attraversa una fase di stallo politico da quando è stata eletta la giunta di sinistra targata Melchionda; è con rammarico che si evidenzia, ancora una volta, nonostante tutte le riunioni del Pd e i giochi di poltrone effettuati, un arretramento del commercio, una crisi profonda della zona industriale e un buio pesto nella vita sociale della nostra città.

Invece di ammodernare la città e proiettarla verso nuovi orizzonti, questa giunta è stata capace di farla tornare indietro di 20 anni, promuovendo iniziative tese solo al baratto di voti ma soprattutto tralasciando i veri problemi che affliggono i cittadini“.

E qui la proposta di Damiano Cardiello: “Mi rivolgo personalmente al gruppo consiliare dei socialisti fedeli a Carmelo Conte e a tutti i volenterosi del centrosinistra che si sono accorti, ormai da tempo, che questa città ha bisogno di politica attiva e non politica politicante e demagogica; è arrivato il momento di terminare l’accanimento terapeutico e di staccare la spina, ridando la parola ai cittadini, veramente stufi di una situazione che si protrae da troppo tempo“.

E così Cardiello sempre rivolgendosi a quelli che egli continua a chiamare i “Socialisti fedeli a Carmelo Conte”: “Cari socialisti, vi invito formalmente a sottoscrivere la mozione di sfiducia nei confronti di questo sindaco insieme a tutte le opposizioni.

Bisogna riflettere sul degrado politico nel quale versa Eboli e che potrà esser risolto soltanto con un voto di sfiducia nei confronti di questa giunta incapace di governare, incapace di fare.

Spero che nei prossimi giorni alle parole seguano immediatamente i fatti, sedendoci a un tavolo per stilare le priorità di cui ha bisogno Eboli e poi andare al voto, con dialogo rivolto all’area socialista, per il bene di Eboli”.

Cardiello con questa proposta vorrebbe fare chiarezza, se gli interlocutori volessero farla, purtroppo è da prima delle elezioni scorse e subito dopo il voto che ha riconfermato il Sindaco Melchionda, escludendo solo la fase del ballottaggio, queste due aree non hanno mai usato un linguaggio comprensibile e una linea politica conseguenziale rispetto agli enunciati, ed è cronaca quotidiana i continui dissidi e le continue accuse che entrambe le fazioni si scambiano.

La chiarezza di Cardiello dovrebbe portare ad una logica conseguenza che egli rappresenta con la sfiducia e il ritorno alle urne, ritenendo l’attuale Amministrazione responsabile di immobilismo politico, amministrativo ed economico della Città, immobilismo e addirittura un ritorno a venti anni in dietro.

Un ritorno al passato, che evidentemente “costringe” il giovane Cardiello a rivolgersi agli interlocutori di allora e per questo si rivolge ai “socialisti fedeli a Carmelo Conte“. Ma indipendentemente a chi si rivolge l’importante che si riesca ad uscire dalla palude dei “veleni” e che si arrivi ad un chiarimento, e metta a nudo i responsabili, per bloccarli ed  evitare che continuino a trascinare la Città a fondo.

Eboli,20/02/2011

2 commenti su “Cardiello ai contiani, unitevi alle opposizioni: sfiduciamo Melchionda.”

  1. E’ innegabile che un chiarimento vada fatto, come Admin auspica.
    Certamente non sarebbe un chiarimento, l’alleanza (?) fra i consiglieri comunali Nipoti ed Amici di Carmelo Conte ed il Figlio di Franco Cardiello.
    Il primo chiarimento da fare è che se Damiano Cardiello, come credo, non può essere definito Fascista (come il padre sicuramente un fervente e convinto militante della destra, Almirantiana, Finiana, Mussoliniana, Berlusconiana) così non possono essere definiti SOCIALISTI ( Marisei, Petrone, Ciccarone), forse solo Antonio Conte e Carmine Campagna, data la loro età possono essere considerati EX-ELETTORI ( e non sempre) SOCIALISTI.
    Forse un primo chiarimento andrebbe fatto per capire quale E’ LA REALE COLLOCAZIONE POLITICA DI QUESTO TRADIZIONALE GRUPPO CHE DAL TEMPO DELLE “FORZE LIBERE”, sistematicamente riesce ad utilizzare qualche collante particolare per aggregare consensi, più che aderenti ad una linea ideologica politica, ad uno chiaro schieramento politico, ad una convinta e COERENTE collocazione di area, considerato che anche il riferiemnto principale l’On.C.C., da alcuni anni spesso è ONDIVAGO e poco chiaro nelle sue varie e diverse “adesioni”. Quindi se come credo vada condannato il populismo e qualunquismo ( Cetto La Qualunque docet),legato al significato del “numero” dei voti che vengono man mano “presi” per amicizia, per adesione ad un gruppo o ad una famiglia, indipendentemente dalla collocazione politica, o del numero delle tessere “che vengono acquistate” per determinare il Segretario, il Direttivo, il Capo Gruppo, Il Vice Sindaco, Assesori, Presidenti di Commissioni etc.., etc, etc.., altrettanto vada condannato il nepotismo cardielliano, che non rappresenta NULLA di politico,in quanto ideologico o di adesione ad un Partito definibile “democratico” ma solo l’ adesione ad un’area che consenta al Padre di continuare ad essere rappresentante, senza averne merito, degli Ebolitani nell’agone politico nazionale, ma solo una “entrata economica” pagata da noi, per noleggiare, fra l’altro a sfregio di una grande manifestazione di popolo, un aereo per inneggiare al grande corruttore Silvio Berlusconi, firmandosi Franco Cardiello,
    Quindi chiarezza necessariamenta deve essere fatta. Ma nel rispetto di quanti sono stati, nel passato, non solo ELETTORI, ma sinceri e convinti SOCIALISTI e perchè no’ anche sinceri e convinti FASCISTI, smettiamola di continuare a chiamare Fascista , Damiano Cardiello e Socialisti, Conte, Campagna, Ciccarone, Petrone e Marisei. Questo metodo consente l’assemblaggio berlusconiano a livello nazionale(da Gasparri a Cicchitto, dalla Mussolini a Brunrtta etcc.) e questo consente le ibride allenaze nostrane, se Cariello può essere alletao e sodale della Destra del Carabiniere Cirielli, perchè non potrebbero esserlo anche C.Conte, con parenti ed amici vari?? Cosi nasce la PROPOSTA di Damiano Cardiello, tutti uniti INDIPENDENTEMENTE dalla proprie idee, per portare anche Eboli, con Bossi e Berlusconi. CERTO facciamo chiarezza, CONDANNIAMO QUESTI METODI E MANDIAMO A CASA BERLUSCONI con i suoi servitori a Roma ed in Italia, Eboli compresa, ed il BERLUSCONISMO come metodo di corruzione e distruzione della DEMOCRAZIA e PARTECIPAZIONE POPOLARE.
    Ma Cardiello, Cariello, Conte, Campagna, Marisei etcc….riescono a vedere cosa succede a pochissimi chilometri dalle coste siciliane, sanno cos’è l’effetto domino ?. Il chiarimento va fatto,MENO INTERESSI DI PARTE o di gruppo, lobby etcc, PIU’ INTERESSE PER UNA LOGICA DI SERVIZIO – servire gli interessi del popolo. I popoli, egiziani, libici, tunisini, giordani, marocchini, ITALIANI, etcc, vanno rispettati, tutti, a buon intenditor, poche parole.

    Rispondi
  2. E’ sempre la solita storia. Hai bragione, i contiani e lo stesso Conte vivono in un recinto e sono sempre loro, gli stessi, non riescono ad integrarsi con nessuno, e Cadiello come glia altri quando si rivolge a loro li chiama no socialisti e per identificarli meglio li chiamano socialisti di Conte. Ecco perché sono sempre un corpo a parte. Ma quando hanno comandato loro mi dice mio padre che bisognava genuflettersi, famiglie intere assunte al Comune e all’Ospedale o all’Elaion, famiglie ubbidienti, perché le altre famiglie dovevano sgamare. E allora quale lezione dovrebbero dare loro che stanno sempre con un piede dentro e uno fuori.
    Melchionda non vale due soldi, ma sostituirlo con il sistema contiano mi sembra cadere dalla padella alla brace.
    L’alternativa poteva essere Cariello, peccato che è passato a destra.

    Rispondi

Lascia un commento