Giovane Italia: Il Piano traffico di oggi ha i problemi di “ieri”

In relazione alle continue modifiche del Piano traffico i giovani si chiedono: perché far pagare ai cittadini il conto di una situazione letteralmente paradossale.

Una maggiore presenza di forze dell’ordine non soltanto per quanto riguarda la viabilità, ma anche per la sicurezza dei cittadini.

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato di Giovane Italia a firma del presidente Angelo D’Andrea, che interviene sul traffico, sui continui esperimenti e sui disagi che si sono arrecati ai cittadini anche in ragione dei Parcheggi interrati che si stanno realizzando in Via Adinolfi, ricordando che forse sarebbe il caso di pensare anche alla sicurezza dei cittadini, specie nell’area del cantiere di via adinolfi, che durante le ore notturne diventano luogo di incontri di persone poco raccomandabili.

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Comunicato stampa

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In merito alle vicende riguardanti piano traffico e viabilità, vorrei segnalare il problema dei parcheggi auto in Via U. Nobile e nelle traverse limitrofe, che purtroppo negli ultimi mesi si è acuito in maniera considerevole.

Tornando qualche anno indietro con la memoria, già durante le precedenti amministrazioni di sinistra si era provveduto prima ad invertire il senso di marcia di Via U. Nobile, provocando spesso ingorghi sia all’incrocio con la SS 19 che all’altezza dei due incroci adiacenti il cinema teatro “Italia”, dopodicchè ad eliminare i comodi parcheggi a spina di pesce della stessa via, fino ad arrivare ad oggi, quando da un giorno all’altro si è deciso di multare coloro i quali non rispettassero il disco orario su tutto il lato sinistro della strada. Fin qui tutto apparirebbe quasi normale, se non che questo disco orario nel corso degli anni non è stato mai fatto rispettare, e sembra alquanto singolare che con molti posti auto in meno a disposizione per i residenti, causati dai lavori per i futuri parcheggi interrati di Via Adinolfi (in merito ai quali, tra l’altro, non è ancora dato sapere il termine previsto per il completamento dell’opera, come si evince dalla tabella dei lavori apposta in loco, sulla quale è riportato solo il termine di inizio, ossia aprile 2010!), si decida di punto in bianco e senza preventive comunicazioni alla cittadinanza di multare tutti i “trasgressori”.

Come se non bastasse, si è provveduto anche al rifacimento delle strisce per i parcheggi in Via Carlo Rosselli, eliminando anche qui le comode “spine di pesce” in favore dei parcheggi in parallelo, e si è pensato bene di “rincarare” la dose, istituendo il disco orario di appena 30 minuti, invece di un’ora così come previsto in Via Nobile.

A questo punto ci chiediamo perché far pagare ai cittadini il conto di una situazione letteralmente paradossale, nella quale diminuiscono i posti auto e si abbassano i limiti di tempo del parcheggio (anche con disco orario). Così come avvenuto in passato, quando anche grazie alle critiche costruttive del movimento giovanile del centrodestra ebolitano l’amministrazione comunale ha provveduto a cambiare la viabilità (si pensi alle proteste riguardanti i famigerati parcheggi a spina di pesce alternati a quelli in parallelo di qualche anno fa, sul Viale Amendola), così adesso chiediamo all’amministrazione Melchionda, e agli assessori di riferimento, di porre rimedio a questa fastidiosa problematica, magari cominciando ad istituire un “pass” per i cittadini residenti, in modo da  poter parcheggiare la propria automobile senza subire assurde restrizioni o incorrere in multe salate.

Allo stesso tempo  chiediamo una maggiore presenza di forze dell’ordine non soltanto per quanto riguarda la viabilità, ma anche per la sicurezza dei cittadini nella zona di Via Adinolfi, Via 24 Maggio e  Via 4 Novembre, dove con il favore della notte e delle vie ristrette a causa dei lavori, queste strade stanno diventando un ricettacolo privilegiato per tutta la delinquenza locale, italiana e non. Nell’attesa di una risposta, la Giovane Italia di Eboli continuerà a vigilare sulla situazione.

Il Presidente
Angelo D’Andrea

Eboli, 17 febbraio 2011

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