Il Centro destra è diviso. Gagliano e Cammarota allungano le distanze dalla Ferrazzano. De Luca è sempre più vincente.
Lo scontro De Luca/Cirielli affonda la Ferrazzano ma mette in contrapposizione il modello concreto di una Città cambiata rispetto quello nebuloso e inesistente della Provincia.
SALERNO – Senza voler essere cattivi e non solo analizzando i vari incontri che stanno caratterizzando le giornate politiche salernitane, che vedono sia pure a distanza, i confronto pubblici dei candidati a Sindaco delle due maggiori coalizioni, salta all’occhio con tutta la sua drammatica e crudele realtà, la sfida De Luca-Cirielli e non altro, mettendo in evidenza per contro la inadeguatezza politica di Anna Ferrazzano e per essa la coalizione che rappresenta, dal momento in cui devia lo scontro e mette in ombra il vero contendente.
Il confronto tra le due espressioni politiche, quella di Vincenzo De Luca e Anna Ferrazzano, sondaggi a parte, è veramente impari, da tenerezza. Ma anche se questa condizione può generare qualche interesse sarà difficile per il PdL “armare” una proposta politica dietro la quale schierare una coalizione elettorale, e presentarla alla Città come vincente, anche perché i voti non è che si confezionano nella fabbrica dei desideri, si conquistano nella realtà delle cose. E la realtà sembra essere favorevole al Sindaco De Luca, nello stesso tempo più si marca la differenza e più il Presidente Cirielli alza lo scontro e più affonda la sua candidata.
Spesso però i voti o meglio gli elettori “tradiscono” i loro partiti e vengono fuori altri risultati, che non rappresentano le intenzioni bensì la realtà indotta dalla punizione che gli elettori impartiscono ai loro partiti. In soldoni spesso si perde da soli, senza che nessuno si mette di traverso. In questo il Partito Democratico è maestro, non è da meno il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi, che fa e disfa trascinando il PdL e la coalizione a vincere o a perdere a seconda di come si muove, e ora segue a ruota Cirielli e il centro-destra
Salerno è la prova, e la presenza di De Luca fa le differenza, valutando evidentemente l’operato decisionista ma al tempo stesso operativo del Sindaco e osservando come la Città sia cambiata negli ultimi 20 anni dai primi rigurgiti interventisti di Vincenzo Giordano alle grandi trasformazioni urbane di Vincenzo De Luca. La differenza quindi in questo caso gli elettori riescono a farla, ecco perché sembra una lotta impari quella che la Ferrazzano per conto terzi riesce a contrapporre.
Analizzando le vicende politiche nel loro complesso, appare evidente che la coalizione di centro-destra che si è delineata intorno alla Ferrazzano è rimaneggiata (parte del PdL, Nuovo PSI, Noi Sud altre sigle minori e l’immancabile Associazione Principe Arechi), atteso che un alleato importante come l’UDC ne ha preso le distanze, candidando Salvatore Gagliano a Sindaco. Continuando nell’analisi lo stesso PDL ha perso per strada una parte importante, almeno dal punto di vista politico, che si riconduce al Ministro Mara Carfagna, che a sua volta in piena contrapposizione con la maggioranza del suo partito candida il Consigliere Provinciale Antonio Cammarota. Entrambe le condizioni sono la somma evidente di errori tattici e politici riconducibili alla gestione del PdL.
Proseguendo nell’analisi: mentre De Luca è la coalizione e nonostante tutto tende ad aggregare anche gli altri partiti del centro-sinistra, e mette sul piatto la trasformazione concreta della Città; il centro-destra sia nella gestione del Partito che in quella dell’Ente Provincia, contrappone un modello di gestione dispotica, rissosa, disaggregante e talvolta arrogante, che accoppiata all’aggressività dimostrata nella occupazione di Enti e Consigli di Amministrazione, non regge il confronto. Entrambi i modelli proponevano un clima da ultima scelta del tipo: o con me o contro di me, aggregando nel Principe Arechi, disaggregando nel Partito e nella coalizione. Si comprende come questi modelli abbiano indebolito l’azione del PDL e perché il Ministro Carfagna o uomini come Gagliano e Cammarota ora sono in contrapposizione al loro originario Partito o alle scelte che evidentemente non sono condivise.
Le difficoltà poi sembrano aggravarsi anche se si tiene conto della scissione del Popolo della Libertà, da cui è nato Futuro e Libertà per l’Italia, il Partito di Gianfranco Fini che ha in Michele Sarno e Gerardo Motta come suoi referenti e che creano non pochi problemi mantenendosi lontani dal PDL e flirtando con gli altri partiti.
Errori politici e tattici, come si diceva, mostrano l’inadeguatezza di una coalizione di centro-destra, che si avvia ad affrontare isolata nei palazzi della politica e arroccata nel palazzo della Provincia, una campagna elettorale già persa in partenza, ma che incomincia ad essere il teatro di scontri sempre più violenti.
Lo scontro a distanza tra il Sindaco De Luca e il Presidente Cirielli sul termovalorizzatore mette sempre più in evidenza la difficoltà del centro-destra e mette sempre più in ombra il Candidato a Sindaco Ferrazzano, ma dietro questo scontro si celano anche interessi che non necessariamente sono inconfessabili, ma che data la delicatezza della materia (Immondizia) vorrebbe ci fosse una concordia tra le Istituzioni per evitare si insinuino nell’affare brutti inquilini.
Uno scontro di cui la città non ne ha bisogno, mentre ha bisogno di esprimersi su fatti concreti che vedono da una parte De Luca il suo modello di Città e dall’altra un progetto alternativo. Mentre è visibile l’azione amministrativa di De Luca resta ancora nebulosa la proposta alternativa e quando Anna Ferrazzano dice che non rende pubblico il suo programma perché non vuole essere copiata, dice una scemenza, e quando poi la spara grossa sull’Università dicendo che la riporterà a Salerno dice un’altra scemenza. E’ su queste cose che si deve valutare lei e la sua coalizione? Quale è il modello di Città che si vuole, una città chiusa su se stessa compatta o una città metropolitana che assorba e si integra con le realtà circostanti? Quali sono i progetti? quali i percorsi?
Allo stesso modo cercare di associare De Luca alla delinquenza facendo riferimento ad un filmato, per pareggiare la posizione scomoda del coordinatore Regionale del PDL Nicola Cosentino, è veramente singolare. La camorra o meglio le Camorre ci sono e come e Cirielli lo sa bene, come sa bene di cosa è accusato Cosentino in quelle 530 pagine depositate in parlamento e su cui ha pure espresso un voto contrario all’arresto, ma che purtroppo evidentemente non si è soffermato bene nella lettura dal momento che egli stesso ha detto che Cosentino con lui si è sempre comportato bene e correttamente e quindi faceva fatica a pensare ad un suo coinvolgimento con i casalesi: un modo veramente singolare di giudicare la colpevolezza o l’innocenza se la misura è dettata da come si comportano con lui. Ma Cirielli le ha lette o non le ha lette quelle pagine scritte dalla Procura di Napoli su Cosentino?
Lo scontro politico anziché orientarsi sul confronto, si spinge verso la rissa e verso la denigrazione, offrendo la peggiore immagine di chi si scontra. L’innalzamento del livello di scontro non produce gran che, semmai spaventa gli elettori e non favorisce una visione serena delle offerte politiche che si associano ai candidati, mette però in evidenza solo che il centro-destra è debole, si è diviso in tre, il PDL è isolato, e che De Luca appare sempre più vincente. Nello stesso tempo evidenzia che due dei tre candidati del centro destra Gagliano e Cammarota piuttosto che guerrafondai, sono di tutta un’altra pasta, mentre la Ferrazzano è l’ombra scollata di Cirielli
Un’analisi giusta, infatti sono un elettore di centrodestra e non voterò per loro. Cirielli con il suo modo rozzo di fare politica ha buttato solo veleno e poi la Ferrazzano, quando attacca De Luca, farebbe bene a farci capire cosa vuole lei. De Luca sarà antipatico, scorbutico, ma a noi salernitani poco importa, il necessario è che Salerno è cambiata e cambia ogni giorno, le televisioni,le radio si interessano di Salerno. Non ha fatto niente? sarebbe bene che la Ferrazzano si facesse un giro per Salerno.
Hai ragione De Luca avrà tanti di quei difetti ma adesso Salerno è bella ed è piacevole viverci, specie per i giovani come me.
Ma dove l’avete presa a questa dai fumetti?
Se non ora quando la smettiamo di dare consensi a tutti quelli che condividano la politica berlusconiana, il modo di vivere tipico del belusconismo. DIMMI CON CHI VAI E TI DIRO’ CHI SEI!!!!.
ORA BASTA, meglio il peggior DE LUCA che il migliore fan di S.B. e del SUO mondo.
E’ possibile che Cirielli crea sempre agitazione e divisione. Che tocca tocca rompe tutto, poi adesso con quei due intorno finisce di fare figure di …….
DE LUCA – DE LUCA – DE LUCA
non esiste il peggior De Luca, lui è così, un simpatico e/o antipatico, ma terribilmente concreto, pratico, capace di stravolgere urbanisticamente una città di circa 200.000 abitanti in pochi anni; ha voluto fortemente la raccolta differenziata ed in un anno Salerno è la prima città capoluogo come percentuale di raccolta, ( finalmente oggi si è deciso a dire no all’inceneritore inutile e dannoso), e nei prossimi anni? Salerno sarà una splendida città EUROPEA, piena di Turisti, e di servizi, a patto che si vinca l’ULTIMA BATTAGLIA ( e solo lui può vincerla) il mare PULITO!!! ed allora a nome di tutti i SALERNITANI LIBERI, FORZA DE LUCA…..