Per non dimenticare
Giovedì 27 gennaio ore 19,00, Aula consiliare del Comune di Eboli.
I Giovani Democratici propongono Train de Vie, un film che mescola umorismo e dramma, favola e parabola, e riesce a trasformare l’Olocausto in operetta.
Esercitare la memoria rispetto all’olocausto ed onorarla con la serietà che merita, è la migliore risposta al “moralismo della circostanza” che giustifica le peggiori nefandezze.
EBOLI – In un’Italia confusa e sbigottita per via di tutti gli scandali che la attraversano e che vedono come primo attore il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, fare esercizi di memoria diventa difficile.
La memoria, rispetto a come questa Italia sembra essersi ridotta è diventata una cosa passata e per questo non in linea con la modernità. E a furia di inseguire questo nuovo modo di vivere il presente, di interpretare la modernità, questi nuovi stili di vita, queste nuove morali che poco per volta ci sono state propinate come una flebo dalle TV commerciali, fino a che tutta la nostra società, e solo quella italiana, si è trasformata radicalmente, e inseguendo i “nuovi miti” è finita che ora nemmeno ci riconosciamo più.
Nessuno più riconoscere gli altri, tutto è cambiato, non riconosciamo più nemmeno i nostri figli, sfuggiti alla nostra guida e alla nostra morale, sempre più catturati dal vacuo, dal successo a tutti i costi, alla ricerca della ricchezza a tutti i costi, attratti da tutto quello che la nostra morale magari non approva, ma che questa nuova morale, quella della “circostanza” invece approva e in ragione di quella, si è pronti a fare di tutto per raggiungere questi nuovi modelli, e per questo disposti anche a giustificare il mare di fango in cui sguazza il nostro Premier.
Un’Italia sbigottita e confusa perché non riesce nella sua interezza ad affermare i suoi principi morali di base, tradotti nella sua Carta Costituzionale, ma che vengono da momenti storici di sofferenze, di umiliazioni di negazioni dei propri diritti e della propria libertà individuale, e si ritrova divisa anche nell’esprimere giudizi rispetto a fatti di una gravità inaudita.
E cosa vuoi che sia oggi esercitare la memoria rispetto all’olocausto ed onorarla con la serietà che merita, se per i nuovi Satrapi guardare indietro è indice di conservazione, se per loro le opinioni sono state sostituite dai sondaggi, se si è disposti a giustificare anche le cose più evidenti e se passa il principio che lo Stalliere di Arcore Mangano è un eroe e magari Falcone e Borsellino sono i delinquenti pericolosi che ispirano i Magistrati e la Ilda Boccassini, contro Berlusconi e il suo sacrosanto diritto di divertirsi, come ha detto sua moglie Veronica Lario, con le minorenni dopo una giornata di duro lavoro per affondare anche l’Italia nella melma.
I Giovani Democratici di Eboli in occasione della Giornata della Memoria, evidentemente per evitare di essere omologati a tutto questo ed affermare principi nuovi e consolidati anche dalla memoria, hanno voluto celebrarla con una pellicola che più si avvicina alla realtà che stiamo vivendo, e hanno pensato di invitare la cittadinanza alla proiezione del film “Train de Vie” presso l’aula consiliare del Comune di Eboli a partire dalle ore 19.00.
Un film straordinario, che tratta un dramma come una favola, e tra umorismo e surrealità racconta in tutta la sua crudezza la tragedia di un popolo inseguito e sterminato. Il contrario di quello che avviene oggi, dal momento che si interpreta la realtà facendola sembrare una fiction, ed in questo poi si è sempre pronti a cambiare scene e a rappresentare la realtà in maniera diversa.
Train de Vie è un film del regista rumeno Radu Mihaileanu antecedente “La vita è bella” di Roberto Benigni a cui era stata offerta anche una parte.
In comune con il capolavoro del regista italiano vi è la capacità di raccontare una favola sulla tragedia dell’Olocausto con il valore di una parabola. Il film mescola umorismo e dramma, riuscendo a trasformare l’Olocausto in operetta, senza però dimenticare l’immensa tragedia.
Con la proiezione di questo film i Giovani Democratici di Eboli intendono avviare un ciclo di cineforum tematici su temi di attualità politica, culturale e sociale.