Facendo i conti con la realtà: la Multiservizi è spacciata.
IL Direttore Generale è il Sergio Marchionne ebolitano. A lui spetta risanare e rilanciare quel che rimane della Multiservizi SpA.
EBOLI – Con la nomina dell’intero Consiglio di Amministrazione della Multiservizi SpA, e indicando nel Presidente il Direttore Generale Masci, il Sindaco Melchionda ha voluto dare un segnale forte, per tentare di giocarsi l’ultima carta in una partita che già si è perso un mucchio di quattrini. Insomma, ha voluto mettere il “coperchio” su una pentola vuota che però continua ancora a bruciare sul fuoco.
Martino Melchionda ha fatto bene a coinvolgere il Direttore Generale del Comune di Eboli. Ha fatto bene, così non ci saranno più equivoci: da questo momento il Comune assume il controllo diretto della Multiservizi e se ne assumerà tutta la responsabilità politica, amministrativa, gestionale.
A questa volontà, deve seguire un indirizzo politico, un piano aziendale, un piano gestionale atteso che vi sono stati errori: di impostazione, di gestione, di strategia e di prospettive. Poiché non è stato ancora fatto, stiamo in attesa di conoscerlo per valutarlo.
Alla luce dei risultati, a dir poco disastrosi, tanto da costringere l’Amministrazione ad orientarsi verso la gestione diretta, sarebbe il caso di conoscere i bilanci, non tanto per la ricerca delle responsabilità quanto per cercare di capire se tenere ancora in vita questa Società oppure pensare ad altro.
Questo tipo di gestione, coinvolge “direttamente” l’Amministrazione e per questo non sarebbe più necessario avere un Consiglio di Amministrazione e un Presidente, basterebbe solo la figura di un Amministratore Unico, che sicuramente riuscirebbe a correlarsi meglio, più velocemente e senza equivoci con la proprietà, in questo caso solo il Comune di Eboli.
Quella del Direttore Generale è una scelta di grande rilevanza politica. Nello stesso tempo per Masci, assumere un altro incarico lo distrarrebbe rispetto al suo ruolo principale, che è ben più importante e strategico per l’Amministrazione stessa. D’altra parte affiancare al Presidente «… due giovani professionisti ebolitani che contribuiranno a mantenere alto il controllo sulla gestione societaria e sulla contabilità» – così come ha dichiarato il Sindaco Melchionda al quotidiano “il Mattino”, è l’ammissione implicita che Masci non potrà dedicarsi a pieno in questo ruolo e che è necessario “vigilare” sulla gestione e sulla contabilità. C’è qualche problema? Sarebbe interessante saperlo.
Il problema non è quello di controllare, perché il controllo è quotidiano, dal momento che l’unico “cliente” della Multiservizi è il Comune. Semmai è la mancanza di strategie aziendali; semmai è l’assenza di prospettive per pensare ad un serio rilancio della Società; semmai è quella di modificare in maniera propositiva e guidata le finalità statutarie; di formare i dipendenti; di dotare la Multiservizi stessa di un management corrispondente ai bisogni.
In questa ottica, l’aver affiancato i due giovani, come dice il Sindaco, è una scelta inadeguata, che non rafforza per niente la Multiservizi che invece ha bisogno si di una guida amministrativa, ma ha bisogno anche e soprattutto di quadri dirigenti (economisti, marketer, analisti di mercato e specialisti nella gestione delle risorse umane).
Senza nulla togliere al Direttore Generale Gianfranco Masci, che sicuramente non è Sergio Marchionne, sarebbe stato meglio impegnarlo nel suo ruolo e magari affidare direttamente al “giovane” Adolfo Lavorgna l’incarico di Amministratore Unico della Multiservizi.
Per l’altro “giovane” Ivan Maiorano invece, pur augurandogli migliori fortune per il futuro, sarebbe stato meglio, per lui e per le finanze della nostra Città, pensare ad un suo impegno diverso piuttosto che affidargli un ruolo amministrativo, anche e soprattutto alla luce delle scarse sorti delle sue imprese familiari. Meglio lo scioglimento che un fallimento.
Ma parlando di giovani valenti, per la Multiservizi si poteva pensare anche a Salvatore Marisei, serio, competente e capace, e magari, vista l’inadeguatezza dell’attuale Assessore alle Finanze, anziché della Multiservizi, per “sistemare” Lavorgna, si poteva anche pensare di dirottarlo verso quell’incarico. Ma questo è troppo.
Intanto, facendo i conti con la realtà: la Multiservizi è spacciata.
A decretarne il “de profundis”, insieme a tutte le altre concause, è stata principalmente l’Amministrazione Comunale, nel momento in cui ultimamente, ha affidato in tutta fretta ad altre imprese, la gestione dell’illuminazione pubblica e quella del Cimitero per 20 anni, la manutenzione delle strade e la pubblicità sul territorio.
L’ipotesi del Direttore Generale a capo della Multiservizi è assurda, si controllerebbe da solo, non ci sarebbe trasparenza. Ma per eboli la trasparenza…
La multiservizi è un carrozzone politico. E’ un ramo morto, ma fino a quando si potrà spremere come un limone va bene. Adesso quando si spende per il Consiglio di Amministrazione? E poi paghiamo un sacco di tasse.
Maiorano è un giovane economista con master sdoa, attaccare poi l’impresa familiare…..caduta di stile
Per Daniele-
Quando si è uomini pubblici, anche gli affari privati contano. Nella fattispecie, accettando l’incarico, si accetta anche di essere giudicati, se poi aggiungi che si tratta di amministrare società private ma che sono sorrette da capitali pubblici, allora si usano lenti di ingrandimento ancora più potenti. Il percorso personale di ognuno di noi ci accompagna inevitabilmente per tutta la vita e diventa, volente o nolente, il nostro biglietto da visita.
Secondo te, perché a Marchionne gli affidarono la Fiat e perché adesso le sorti della Chrisler, perché aveva alle sue spalle brutte esperienze familiari o personali o pubbliche?
Masci il Marchionne ebolitano? Massimo, avevo per te una considerazione maggiore prima di leggere questo…. inchino al potere. Il buon Masci, senza Melchionda, starebbe ancora al suo studio a guadagnarsi il pane con il sudore della “sua” fronte, e non quello – invece – degli ebolitani……
ho letto il commento dell’admin..devo dire veramente di scarso buonsenso. in pratica è come sostenere che chiunque sia incapace di promuovere una qualunque una strategia per cambiare qualcosa nel bene e nel male….caro admin il proprietario della fiat si drogava …faceva banchetti trans…quello non lo giudichi..??
ad ogni modo nemo profeta in patria -..è proprio vero….eppoi sarei curioso di conoscere questo giornalista in erba che scrive queste cose….
Per Mario,
E chi lo ha mai detto che uno qualsiasi non può promuovere una qualunque strategia. Non si chiama mica uno qualunque per fare qualche cosa di importante. Dove sarebbe lo scarso buon senso. Se il proprietario della Fiat si droga o meno sono problemi suoi, certo è che non gli hanno affidato incarichi pubblici di rilievo nell’azienda (che comunque è familiare) e nessuno si sognerebbe di nominarlo in un’azienda pubblica,se questi sono i suoi trascorsi.
Se sei curioso di conoscere “il giornalista in erba che scrive queste cose” , non hai che avvicinarmi, ti toglierai la curiosità e così ti convincerò ad affidare la gestione delle tue fortune a chi dici tu. Così contribuirai a valorizzare “il Profeta” in patria.
Comunque grazie del commento e grazie per aver contribuito al dibattito.
Per Baffone,
non capisco quale sarebbe questo “inchino al potere”, sarebbe interessante capirlo meglio. Evidentemente non mi sono spiegato bene. Il senso del mio intervento è il contrario di quello che tu pensi.
Non ho molta considerazione per questa maggioranza, per chi la guida e per chi la sostiene. Capisco però che per stare insieme avranno tutti delle buone ragioni, che posso non condividere, ma da qui a dire che tra loro non ci siano persone che sono valide allora non ci sto. Purtroppo se ce ne sono, come nel caso di Salvatore Marisei, non vengono prese in considerazione, proprio perché sono brave e capaci. Piuttosto se invece tu hai da dire qualche cosa che non ti è possibile dire perché non hai una tribuna, e sono cose valide, ti posso anche ospitare. Ti puoi firmare con il tuo nome anziché “Baffone”, oppure se vuoi puoi scegliere uno pseudonimo, che naturalmente varrà solo per i lettori e non per POLITICAdeMENTE.
Grazie e pensaci