Ultimati i lavori di manutenzione riapre al traffico veicolare via Santa Sofia. Sabato 22 gennaio alle ore 12,00 breve cerimonia inaugurale.
Nel corso dei lavori rinvenuta una antica cisterna risalente al ‘700 che raccoglieva le acque di S. Donato.
EBOLI – Sabato 22 gennaio alle ore 12.00, Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, nel corso di una breve cerimonia, sarà riaperta la strada di Santa Sofia, recentemente interessata da lavori di manutenzione.
Nel corso dei lavori, che hanno comportato la ristrutturazione della rete fognaria in via Santa Sofia tra Via Castello e piazza SS. Cosma e Damiano, è avvenuto il ritrovamento di un’antica cisterna risalente alla fine del ‘700. E’ stato possibile continuare i lavori grazie alla proficua collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, nella persona della Direttrice del museo Archeologico, dott.ssa Giovanna Scarano, che ha accolto la nostra proposta di conservazione del bene.
Il ritrovamento è stato confermato dalla ricerca fatta dal un nostro concittadino Franco Manzione presso l’Archivio di Stato di Salerno, che ha permesso di risalire al periodo di costruzione del manufatto, che risultava essere collegato all’acquedotto proveniente dalla sorgente di San Donato.
La documentazione della ricerca storica sarà esposta in un’ apposita bacheca che sarà posta sul margine della strada per documentare il ritrovamento ai fini della sua valorizzazione turistica.
La principale strada di accesso al Centro Antico sarà pertanto riaperta al transito, dopo che è stata chiusa per i lavori che, nonostante le intense e continue piogge, sono stati ultimati nei tempi previsti.
La conclusione di detti lavori, che vanno a sommarsi al recupero di via Auletta, via Barbacani, via Castello, permetterà il recupero dell’intera zona nord del centro antico e di avviare la sperimentazione del Piano Particolareggiato del Traffico del Centro Antico, già approvato dal Consiglio Comunale ed i cui lavori di infrastrutturazione sono stati già completati.
non capisco quali sono i lavori infrastrutturali nel centro storico.In piu al di la del particolare cisterna ,hanno cambiato i connodati al centro storico sopratutto in quella zona S. Sofis Barbagani e porta Dogana iniziando dal palazzo dei Maffia abbattuto e ricostruito senza tener conto di nessuna regola ,geologia ,e d’impatto storico – ambientale.Salita Santa Sofia un agglomerato di cemento che non rispetta nessun canone territoriale e storico del quartiere antico realizzato su spazio bellico.Porta dogana stravolta nel manto stradale della piazza in piu circondata da decorazioni in ferro verso direzione Gattapone e circondata da locali culinari che tutto fanno tranne vaslorizzare il territorio. No non portate opere archeologiche nel museo S. Francesco puo cadere da un momento all’altro per come è stato ristrutturato e decorato con un muro che ricorda il muro di una fabbrica o addirittura quello di Berlino.
No non sono polemiche ma chi ha gestito i fondi della 219/80 e chi ha costruito
a mal peggio in quel luogo?
Chi sono i maggiori acquirenti degli alloggi siti in quel luogo? Quando hanno Acquistato e in chew modo avveniva la speculazione.
Questi sono dei reati molto recenti e che continuano ad esserci impunitamente.
Non C’é bisogno di denuncie ci sono gli adetti pubblici per controlli e inquisire evntualmente ,ma non funzionano,cosa grave. Il centro storico è diventato una sorte di mercato edilizio strano e assurdo dove ognuno si inventa una regola,per non parlare dell’uso d i molti alloggi ,destinati all’affitto di extra comunitari regolari e non stipati è dir poco anche in alloggi ancora pericolanti e nessuno controlla.