L’A.N.P.A.R., stipula con ‘Istituto Carlo Jemolo” di Roma un accordo di reciprocità sulla Mediazione Civile.
Gli accordi di reciprocità sono strumento di devoluzione per dirimere le controversie al fine di evitare al cittadino il ricorso al giudice ordinario.
ROMA – L’Organismo di conciliazione “Arturo Carlo Jemolo”, iscritto al n. 7 del Registro degli Organismi di Conciliazione, in persona del Presidente Dott. Carlo Sammarco con sede in Roma, Viale Giulio Cesare n. 31 – 00192 e L’Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato dell’A.N.P.A.R. iscritto al n. 24, del Registro degli Organismi di Conciliazione, in persona del Presidente Dott. Giovanni Pecoraro con sede in Pellezzano, hanno approvato un disciplinare per gli accordi di reciprocità previsti dall’ex articolo 4, comma, lettera a), D.M. 180/2010.
“Questo accordo di reciprocità – spiega una nota dell’A.N.P.A.R – sono uno strumento innovativo finalizzato ad assicurare a tutti i cittadini, una capillare presenza sull’intero territorio nazionale di mediatori professionali, preparati per la risoluzione di controversie in materie civili e commerciali”.
E’ un accordo, tra l’organismo di conciliazione di emanazione dell’istituto regionale di studi giuridici Carlo Jemolo della Regione Lazio e L’Organismo di conciliazione autonomo dell’Associazione Nazionale per l’Arbitrato e & la Conciliazione nei sistemi alternativi di risoluzione di controversie (A.D.R.), già, pronti con mediatori altamente professionalizzati alla risoluzione delle controversie per quelle materie per le quali, a partire dal 20 marzo 2011, è obbligatorio l’esperimento del tentativo di conciliazione, che se, non fatto è causa di improcedibilità al giudizio ordinario.
La novità degli accordi di reciprocità consiste nell’essere il primo, organico strumento di devoluzione a mediatori professionali iscritti ai rispettivi organismi e di conseguenza presenti nell’elenco dei mediatori presso il ministero di Giustizia, di controversie al fine di evitare al cittadino il ricorso al giudice ordinario. Il disciplinare approvato prevede infatti che i rispettivi organismi mettano a disposizione le proprie strutture, il proprio personale ed i propri conciliatori per lo svolgimento dell’attività di mediazione, anche limitatamente ai singoli affari per le regioni Lazio e Campania in primis e sull’intero territorio nazionale da parte ANPAR, la quale ospiterà presso le proprie delegazioni provinciali, comunali ed uffici di conciliazione, i mediatori dell’istituto Jemolo.
Debbo instaurare una controversia con la Soc. TELECOM S.P.A., per lo spostamento di cavi della suindicata Società dal mio immobile da ristrutturare a seguito di regolare autorizzazione comunale. Ho fatto vare richieste di spostamento, senza alcun riscontro. Ora mi sono rivolto ad un avvocato che mi ha detto che vorrebbe prima adire all’organismo di conciliazione e poi, se è il caso, al Giudice ordinario. Ora domando: 1) Và bene tale procedura o dovrà agire diversamente; 2) Se si, siccome sono di Pomigliano d’Arco (NA) dove è stato istituito l’Organismo di Conciliazione competente. Grazie Ferdinando Di Palma.
per Ferdinando Di Palma
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