Sull’Ospedale Melchionda risponde a Sinistra Ecologia e Libertà

E’ inutile accapigliarsi, le sorti dell’Ospedale di Eboli sono già segnate, bisogna solo evitare si rovini quello che funziona.

Melchionda: “Oggi c’è un’ultima ipotesi, che vede Eboli svilupparsi intorno alle sue eccellenze ed alle sue specialità. Si tratta di rafforzarla ulteriormente per integrare l’ospedale, come delineato, con altre specialità.

Martino Melchionda

EBOLI – Riceviamo e pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa del Sindaco di Eboli Martino Melchionda, che precisa la sua posizione e quella dell’Amministrazione sulla vicenda dell’Ospedale di Eboli e più in generale sulla sanità.

Melchionda rispondendo a Sinistra Ecologia e Libertà che lo attacca, sottolinea il suo impegno fino ad ora profuso in un quadro a dir poco confusionario di proposte che vengono prima sussurrate, poi rese pubbliche, poi smentite, poi corrette e poi riviste, in uno scaricabarile veramente preoccupante.

Oltre alla confusione vi è anche una guerra senza esclusione di colpi tra il Presidente della Provincia Edmondo Cirielli e l’UDC, che si ripercuote anche sull’operato del commissario Francesco De Simone, il quale secondo Cirielli non sarebbe competente e quindi non sarebbe all’altezza del compito, fino a chiederne la rimozione.

Lo scontro si sarebbe accentuato con la crisi politica UDC- PDL ed il passaggio dell’UDC all’opposizione, questo su insistenza di Cirielli costerebbe la sostituzione di De Simone. Al suo posto pare sarebbe stato indicato l’ex Assessore Provinciale Flavio Meola, Sindaco di Montecorice e direttore amministrativo dell’Ospedale di Roccadaspide.

Ma indipendentemente da chi sarà il commissario, le sorti dell’Ospedale di Eboli sono già state decise, adesso si tratta solo di fare quanto meno danni è possibile e cercare di evitare di distruggere quello che funziona.

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Comune di Eboli
Ufficio Stampa del Sindaco

COMUNICATO STAMPA

Comprendo che Sinistra Ecologia e Libertà abbia bisogno di portare acqua, e di intorbidirla, per marcare una propria presenza, ma, almeno sull’ospedale, sarebbe il caso che usasse parole di verità e di serietà.

L’ospedale di Eboli è a rischio chiusura? Tra i tanti che urlano, ma solo sulle pagine dei giornali, il Sindaco di Eboli è quello, fra i pochi, che se ne occupa da mesi, con riunioni, Consigli Comunali, commissioni regionali e locali, con sindacati e, soprattutto, con i sindaci di quest’area. Tutto ciò in una confusione enorme, da me più volte evidenziata, fra piani ospedalieri che vanno e vengono.

Oggi c’è un’ultima ipotesi, che vede Eboli svilupparsi intorno alle sue eccellenze ed alle sue specialità. Si tratta di rafforzarla ulteriormente per integrare l’ospedale, come delineato, con altre specialità. Non serve gridare “al lupo”, solo per dire che si esiste. Né si può fare facile demagogia e pensare di difendere tutto e tutti, sapendo invece che c’è un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che è conseguenza degli sprechi di decenni.

Sinistra Ecologia e Libertà ritiene che per l’ospedale occorra un ennesimo Consiglio Comunale? Allora chieda al suo capogruppo di insistere nella conferenza di presidenza per la convocazione della seduta consiliare; il Consiglio viene deciso in quella sede e convocato dal suo presidente.

Martino Melchionda
Sindaco di Eboli

Eboli 11 gennaio 2011

4 commenti su “Sull’Ospedale Melchionda risponde a Sinistra Ecologia e Libertà”

  1. A proposito di Ospedale, vale per tutti quelli che sono sempre pronti a criticare, preparatevi a recarvi ad Oliveto e a Battipaglia, non c’è speranza.

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  2. COMUNICATO STAMPA del 12 gennaio 2011
    Oggi mercoledì il TAR di Salerno, discuterà dei ricorsi presentati dall’Avv. Lorenzo Lentini del foro salernitano, per nome e per conto del Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, del Sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio e del Sindaco di Oliveto Citra , Italo Lullo, ricorsi contro il decreto n° 49/2010 avente come oggetto:
    RIASSETTO DELLA RETE OSPEDALIERA E TERRITORIALE, CON ADEGUATI INTERVENTI PER LA DISMISSIONE/RICONVERSIONE/RIORGANIZZAZIONE DEI PRESIDI NON IN GRADO DI ASSICURARE ADEGUATI PROFILI DI EFFICIENZA E DI EFFICACIA, ANALISI DEL FABBISOGNO E VERIFICA DELL’APPROPRIATEZZA, CONSEGUENTE REVOCA DEGLI ACCREDITAMENTI PER LE CORRISPONDENTI STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE; CONSEGUENTE MODIFICA DEL VIGENTE PIANO OSPEDALIERO REGIONALE IN COERENZA CON IL PIANO DI RIENTRO.
    Senza entrare nel merito delle possibili valutazione da parte del Tribunale Amministrativo, si mette in evidenza che si è arrivati alla decisione di ricorrere al TAR, dopo una serie di incontri fra i Sindaci citati, incontri a cui ha partecipato a volte il Sindaco di Battipaglia, Giovanni Santomauro, a volte suoi rappresentanti e/o tecnici delegati.
    In queste riunioni, ci risulta, che tutti i Sindaci all’unanimità hanno dato un giudizio nettamente negativo sul Piano Zuccatelli-Caldoro ( Calabrò), un piano deciso e calato dall’alto – dopo un accordo con i Ministri del Tesoro e della Sanità- assolutamente immotivato nonché privo di qualsiasi supporto tecnico che sguarnisce di fatto la rete dell’emergenza di tutta una vasta area geografica che da Bellizzi , attraversa la Valle del Sele, l’Alto Calore, fino ad interessare buona parte dell’alto Cilento. Una’area, per buona parte con una particolare e difficile connotazione orografica.
    Davanti alla impossibilità di avere contati e colloqui chiarificatori con gli autori del Piano,, anche nel merito della costruzione del Nuovo Ospedale Unico della Valle del Sele ( il quale si va sempre più connotando come uno specchietto per le allodole considerato che ne la Regione, tantomeno i Responsabili dell’ASL di SA, hanno attivato i processi necessari – accordo di programma, richiesta di finanziamento all’Ufficio UTFP del CIPE- per la realizzazione di una struttura voluta da Caldoro-Zuccatelli-Fazio e Tremonti ) i Sindaci hanno scelto la strada del ricorso Amministrativo.
    Ma quando si è trattato di spiegare e portare la documentazione necessaria all’avv. Lentini, proposto da Girolamo Auricchio e condiviso dai suoi colleghi, Battipaglia ed il suo Sindaco ha ritenuto di mettersi da parte, non dare il mandato a Lorenzo Lentini, non partecipare più alle riunioni congiunte, ma di assecondare con un silenzio assordante la chiusura di Reparti ed Unità Operative nei tre Ospedali di Eboli, Roccadaspide ed Oliveto Citra, nella speranza che la posizione strategica dell’Ospedale di Battipaglia, lo ponesse di fatto nella condizione ottimale di venir considerato l’Ospedale Unico della Valle del Sele, stante l’ASSENZA, come già detto- TOTALE DI QUALUNQUE INIZIATIVA FINALIZZATA ALLA COSTRUZIONE DI UN OSPEDALE che noi abbiamo denominato “ A 5 STELLE”, che dovrebbe realizzarsi entro 60 mesi da ottobre 2010 e che nel frattempo bisognava trovare soluzioni transitorie relative all’accorpamento di reparti “doppioni” o “sottoutilizzati”, alle valutazioni sugli esuberi sul precariato e su eventuali trasferimenti in mobilità del personale. Tutto da riorganizzare in attesa del NUOVO presidio, di cui però dopo quattro mesi nessuno ne parla più!
    Un atteggiamento del Sindaco di Battipaglia, che, indipendentemente dalle decisioni odierne del TAR , indebolisce e danneggia la possibilità di garantire alle popolazioni interessate, un’ assistenza ospedaliera di qualità con un sistema legato all’emergenza che viene di fatto, giorno dopo giorno, smantellato prima che venga organizzato un sistema alternativo
    Seguiremo con attenzione l’evoluzione dei fatti e ci permettiamo di suggerire a tutte le organizzazioni politiche e sindacali di trovare un momento di sintesi per una PROPOSTA UNITARIA E FORTE che possa salvaguardare una buona ed efficiente assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale.
    Associazione 360 Eboli

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