Eboli – Il responsabile Nazionale della viabilità e sicurezza stradale del Codacons Tonino Del Mese, su segnalazione di centinaia di cittadini, interviene criticando l’ANAS, ma anche suggerendo i dovuti rimedi, ma indicando nelle varie figure tecniche e professionali, oltre l’ANAS, le rispettive responsabilità.
Del Mese, sostiene : ” sul tratto stradale della SS 19 tra Eboli e Battipaglia, con precisione, all’altezza del cantiere di lavori che interessano il cavalcavia Autostradale (Km 5/6), in entrambe le direzioni di marcia, si riscontrano ripetute scarificazioni della pavimentazione sulle carreggiate, in senso trasversale, evidentemente allo scopo di rallentare il traffico“.
Il tratto stradale è di proprietà dell’ANAS, e in quella corrispondenza sono in corso dei lavori, che interessano l’ampliamento del cavalcavia Autostradale. Tonino Del Mese, fa rilevare che “il cantiere e i lavori, non interessano la carreggiata, ma la sua pertinenza, e per questo sono stati apposti a buona protezione del cantiere, barriere in cemento (new jersy)“.
A giudizio del responsabile del CODACONS “l’ANAS, mal interpretando la normativa vigente, il Codice della Strada e il suo regolamento, inopinatamente ha realizzato, sulla sede stradale e trasversalmente ai sensi di marcia, ben 10 scanalature, diverse da quelle previste, con lo scopo di far rallentare i veicoli“.
Ancora, “si poteva avere lo stesso effetto ma con sistemi diversi, per esempio, con bande trasversali ad effetto ottico, acustico o vibratorio. I sistemi di rallentamento ad effetto acustico, si realizzano con irruvidimento della pavimentazione stradale, con sovrapposizione di strati sottili di pellicole ad aderenza, integrati con dispositivi rifrangenti“.
Il sistema che l’ANAS ha adottato, secondo Del Mese, “è veramente primitivo”. Quelle canalette, oltre a procurare fastidi di tipo generici anche a bassa velocità, provocano disagio ai veicoli in transito, pubblici, privati e di emergenza e quindi disagio ed eventuali danni a persone e cose. Il disagio diventa preoccupante e addirittura pericolo nel momento in cui non sono preannunciate da una adeguata segnaletica verticale, che indichi: strada deformata; pavimentazione irregolare; e sia pure apposti in maniera irregolari, rallentatori di velocità.
Nella fattispecie, a tutela degli utenti della strada e dei consumatori il CODACONS, ha evidenziato in maniera forte, per tramite il suo responsabile Tonino Del Mese, che “le responsabilità che si assume l’ente concessionario/proprietario della strada, nel perdurare nell’errore oltre a trasformarsi in disagio si trasforma in responsabilità che non escluderebbe, oltre all’Anas, la ditta esecutrice dei lavori, il direttore del cantiere, e quello dei lavori, dando titolo a richiedere gli eventuali risarcimenti di danni causati a persone e cose“.
Eboli, 23 Dicemre 2008