Lotte intestine alla maggioranza, dubbi sul Bilancio, periferie dimenticate, traffico in tilt, l’improvvisazione è di scena.
Alle pressioni per un rimpasto in Giunta si aggiunge anche la difficoltà della Società veicolo a reperire i fondi per fare fronte al Patto di stabilità. Per la Francese è proprio la fine della corsa.
BATTIPAGLIA – Cecilia Francese e il suo Movimento Etica per il Buon Governo, a tutto campo rileva in una serie di comunicati stampa le ultime cose che non vanno, che non funzionano, ma che inesorabilmente sono tendenti ad incidere negativamente su tutta la Città.
Si parte dall’ubicazione della Croce Rossa in un luogo diverso da quello stabilito in Consiglio Comunale, che mostra a giudizio di etica, come l’Amministrazione Santomauro non tiene alle periferie, sempre più abbandonate a se stesse e senza servizi essenziali.
La questione poi della giornata assurda del traffico causato da lavori programmati male e finiti per essere un disagio non indifferente per i battipagliesi e non solo, accusando gli assessori competenti di non aver saputo gestire un questione divenuta poi una emergenza.
Altro punto critico su cui Cecilia Francese punta il dito è quello dei rapporti nella maggioranza. Rapporti sempre più turbolenti e conflittuali che rallentano quel poco che l’Amministrazione Santomauro riesce a fare. Rapporti che dovrebbero passare attraverso un riequilibrio delle deleghe all’interno della Giunta, e conseguentemente a qualche sacrificio nei confronti di qualche assessore, che tutti individuano in Salvatore Anzalone, rappresentante del PD ormai ridotto al lumicino e secondo alcuni sovrastimato nello scacchiere politico battipagliese.
Gli equilibri interni quindi passerebbero attraverso qualche delega in più all’UDC e qualche rappresentate da attribuire anche all’ADC il Partito di Pionati, senza contare che si sta chiedendo a più riprese una collocazione politica di Giovanni Santomauro, non più sopportato come Sindaco civico.
Come se non bastassero tutti questi problemi, politici, gestionali, ci si mette anche quello amministrativo che forse, e senza forse, è il più importante, perché se non si riesce a trovare i soldi necessari per rientrare nel patto di stabilità entro il 31 dicembre 2010, sono problemi grossi.
E etica punta il dito su questa difficoltà che starebbe incontrando la famosa Società “veicolo” che avrebbe dovuto collocare sul mercato i beni del Comune di Battipaglia e fare Cassa per rientrare nel patto di stabilità, o quanto meno avrebbe dovuto strappare a qualche Banca un’anticipazione di almeno 3 milioni di euro a garanzia dei beni messi a disposizione. In genere chi ha assoluto bisogno di soldi ed è costretto a vendere i beni di “famiglia” non fa mai un buon affare.
Con questi chiari di luna non ci si può aspettare gran che e la Francese sottolinea questi insuccessi come incapacità e come improvvisazione politica nell’affrontare i problemi. Ma i problemi non finiscono qui.
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L’improvvisazione al governo della Città in tilt traffico
Il 17 dicembre 2010 rimarrà nella memoria dei battipagliesi come la giornata dell’improvvisazione. Qualche grande amministratore della nostra città, ha pensato bene di disporre i lavori di asfaltatura del ponte sul fiume Tusciano in via Roma, nel pieno dell’orario d punta dello spostamento verso e dalla città di Battipaglia da parte dei pendolari.
Gli effetti sono stati devastanti: traffico impazzito,impossibile uscire dalla città, impossibile entrarvi, con code chilometriche anche sull’autostrada Sa/Rc. Per qualche ora la provincia di Salerno è rimasta spaccata a metà.
Ci chiediamo: ma ci voleva tanto a capire che dando il via a quei lavori in quegli orari si sarebbero avute conseguenze devastanti sul traffico cittadino e non?
E come si fa a non capire che lavori di quella portata su una arteria di traffico così importante si programmano e si realizzano di notte, od in orari in cui il traffico è di minore intensità?
La cosa ancora più preoccupante e drammaticamente significativa e’ che, l’assessore comunale competente, chiamato in causa e’ caduto dalle nuvole e l’unica cosa che ha saputo balbettare e’: “che era una questione di mezz’ora.”
Peccato che quella mezz’ora e’ durata ore intere, che la Città e’ rimasta paralizzata per l’intera mattinata, che anche sull’autostrada attraversare lo svincolo di Battipaglia richiedeva decine di minuti.
Qualcuno si lamenta, dice che noi di Etica siamo sempre particolarmente cattivi con questa Amministrazione Comunale. MA come si fa, alla luce di quanto e’ avvenuto, a non giungere alla conclusione che a Battipaglia c’e’ “l’improvvisazione al governo”?
Etica per il buon Governo
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Le lotte intestine nella maggioranza
L’approssimarsi delle festività natalizie, la stanchezza di un teatrino nauseabondo della politica locale,sta facendo passare sotto silenzio lo scontro senza esclusione di colpi che si sta consumando all’interno della maggioranza che governa il Comune di Battipaglia. Innanzi tutto continuano le infinite giravolte politiche, e i consiglieri comunali continuano a “cambiare casacca“.
Altri due consiglieri sono in dirittura d’arrivo verso l‘Udc,una sorta di spugna “raccogli tutto”, partito con 2 consiglieri e che alla fine di un “calciomercato” continuo si troverà ad essere il gruppo più numeroso con 7 consiglieri. (al contrario del “PD-autobus”, che in tanti hanno preso per “scendere, poi, alla prima fermata”. Ridotto, ora ad una “misera testimonianza consiliare!), ed ora l’UDC chiede maggiore potere, in termini di assessorati, mentre il pd, corre il rischio di perdere qualcuno dei suoi rappresentanti in Giunta Comunale.
Ci sono due conseguenze nefaste di questi continui giri di valzer: da un lato il messaggio assolutamente “diseducativo” che viene trasmesso, per cui “LA COERENZA POLITICA” è diventato un optional, ma l’adesione ad un partito (e quindi ad un progetto politico,) diventa qualcosa che resta valido fin quando interessi e logiche di potere non richiedano un cambio di casacca. In sostanza tutto si può comprare con una fetta di potere; dall’altro lato la conseguenza di questi cambi di maglietta e quindi di modifiche di equilibri interni alla “brancaleonesca “maggioranza santomauriana, con la conseguenza di continua ricerca di ripristino degli equilibri rotti.
Ma la città di Battipaglia ha bisogno di essere governata, non di una maggioranza sempre più bloccata dalle proprie lotte intestine, con un sindaco impegnato alla continua ricerca di equilibri che saltano il giorno appresso, come conseguenza di un ulteriore cambio di casacca.
Diseducazione, immobilismo, queste sono le conseguenze di questi continui giri di valzer, cui gli uomini di questa maggioranza ci hanno abituati in questi anni. Abbiamo verificato che sono particolarmente bravi ad applicare il “manuale Cencelli“, vorremmo che ora dimostrassero, non tanto a noi, ma ai battipagliesi, di essere bravi anche a governare, cosa per cui sono stati eletti.
Noi continueremo a “fare pressione”perche’ questa presunta capacita’ di governo finalmente si esprima. Per adesso abbiamo visto davvero poco.
Etica per il Buongoverno
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Comunicato stampa:
I dubbi sulla condizione finanziaria del comune
Le recenti notizie di stampa relative alla mancata vendita degli immobili, ed alla diffidenza delle banche a concedere un mutuo avendo in cambio gli immobili comunali che questa maggioranza, pur fra contraddizioni e cose incomprensibili, ha deciso di alienare, e’ una cosa di una gravita’ unica.
Per mesi avevamo detto, e lo abbiamo ribadito in sede di approvazione del bilancio, che non ci sembrava fosse messa in campo alcuna politica di interventi strutturali, capaci di dare alle casse del Comune qualche entrata in più, o provvedimenti tesi a ridurre, in modo mirato, la spesa dell’ente.,
In realtà, questa maggioranza ha puntato tutto su una alchimia politica e finanziaria: costituire una società “veicolo”, a totale capitale pubblico, cui cedere i beni immobili posti in vendita (14 immobili, per un valore di oltre 19 milioni di euro), la società avrebbe provveduto a chiedere un mutuo a qualche banca, ponendo come garanzia gli stessi immobili. Con gli introiti del mutuo il Comune si toglie di mezzo e la questione aperta rimane fra la società veicolo e l‘istituto bancario che ha concesso il mutuo.
Qualcosa deve essere andato “storto”, perchè sulla stampa dei giorni scorsi, è emerso che ci sono problemi ad ottenere il mutuo da parte delle banche, e quindi a girare quei soldi al comune per saldare la propria situazione debitoria.
Etica per il buongoverno ha presentato una interrogazione per chiedere al sindaco, quale sia la reale ed attuale situazione di cassa dell’ente, quale e quanti mutui la società “veicolo ha contratto per potere pagare al comune gli immobili da porre a garanzia dei mutui.
Se le notizie stampa vengono confermate, saremmo di fronte al fallimento della politica finanziaria di questa maggioranza, con il conseguente rientro fra i comuni strutturalmente deficitari. Eppure non più di un paio di settimane fa, un sindaco impegnato ad autoglorificarsi, aveva annunciato che questo comune non era più in fase di strutturalita’ deficitaria, e ciò, ovviamente, grazie all’azione “lungimirante” del sindaco Santomauro ed il suo gruppo.
Alla luce delle recenti notizie di stampa, possiamo dire che stiamo di fronte alla conclusione del gioco delle scatole cinesi, così caro al Sindaco, e che il comune a questo punto è in pieno caos dal punto di vista di una reale politica finanziaria. RITORNA LA SITUAZIONE DEFICITARIA, ma soprattutto il bilancio 2010, tutto impostato sulla cessione degli immobili, ha ancora un suo valore o è completamente sfalsato?
Gravi sono le responsabilita’ dell’amministrazione, che ha puntato tutto sulla vendita degli immobili, senza curare la partita del recupero dell’evasione, che ormai e’ in crescita esponenziale, ne’ si e’ voluto ragionare sul ruolo del comune come imprenditore, soprattutto in settori nuovi quale quello dell’energia alternativa.
Etica ha presentato interrogazione consiliare, per sapere come sta la situazione di bilancio dell’ente, se sono stati alienati gli immobili; se la mancata alienazione comporta ancora problemi sul bilancio 2010; a che punto siamo con il rispetto del patto di stabilita’? queste alcune delle domande poste al sindaco, che, vogliamo sperare, ci darà risposta quanto prima.
Etica per il buongoverno
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le periferie dimenticate anche per l’ubicazione dei servizi
Con delibera consiliare del 9/2/2010 veniva riconosciuto il nucleo della croce rossa in Battipaglia, ed avviata la formazione di 60 volontari, con corsi tenuti al centro sociale.
A questo atto deliberativo,facevano seguito 2 conferenze di servizio, in cui si concordava di riconoscere una sede provvisoria alla Croce Rossa, in località Picciola, in attesa di riattare dei locali idonei all’Aversana, lavori per i quali si ebbe un preventivo di spesa di 60.000 euro, prima, ridotti poi a soli 11.000 euro.
Il progetto fu presentato il 27/luglio, da parte di un architetto incaricato insieme ad una sorta di protocollo d’intesa sul quale vi è la firma anche di un autorevole rappresentante di questa amministrazione.
Il Movimento Etica per il Buongoverno ha ritenuto che la scelta di ubicazione della sede della Croce Rossa in località Aversana, fosse da condividere a pieno, anche perché si spostava un servizio di grande importanza in una località storicamente dimenticata dagli amministratori locale, perché contribuiva a riavvicinare le periferie al centro del paese, perché collocava la sede della Croce Rossa in posizione strategica rispetto all’intera piana.
Ma poi qualcosa è cambiato, e quanto sottoscritto coi rappresentanti della Croce rossa, improvvisamente ha perso di valore.
L‘amministrazione ha deciso di ubicare altrove la sede della croce rossa, tenendo all’oscuro il consiglio comunale, che pure dovrebbe essere l’organo deputato a decidere.
Ma ormai abbiamo imparato: quando le necessita’ di equilibri interni di questa maggioranza (il manuale Cencelli in salsa nostrana,) lo impongono, non c’e’ accordo che tenga, non c’è ragionamento di insieme che si possa svolgere, non c’e’ politica verso le periferie che regga.
Noi assistiamo sempre piu’ disgustati alle scelte politiche di questa amministrazione , di questa maggioranza, ai giochi tutti interni tesi ad un sempre piu’ improbabile equilibrio interno.
Pertanto noi restiamo convinti che spostare la sede della c.r.i. dall’aversana, sia un errore clamoroso, e soprattutto punisca ancora di più le periferie, già di per sè abbandonate da questa amministrazione. Rimaniamo convinti che ci sia bisogno di una discussione monotematica in consiglio comunale sulle questioni sollevate.
Pertanto etica per il buongoverno rinnova la propria solidarietà ai cittadini dell’aversana, che vengono depredati della collocazione di una associazione cosi’ importante che poteva rappresentare il primo mattone di una ricostruzione del rapporto centro-periferia.