La Ricetta preventiva di Cardiello: Vietare Cortei e Manifestazioni.
Condanna preventiva e arresti preventivi per “probabili” manifestazioni ed “eventuali” disordini.
Il commento e il relativo suggerimento del Senatore Franco Cardiello a seguito delle scarcerazioni dei giovani fermati nel corso degli scontri di martedì scorso a Roma, è veramente singolare.
Il Sen. Cardiello parte dalla presunzione di colpevolezza, e si rammarica, suggerendo alle autorità giudiziarie, che per sicurezza si sarebbero potuti trattenere in prigione per una decina di giorni, allo scopo di evitare la reiterazione di quei fatti di violenza, in occasione dell’approvazione al Senato della Riforma Gelmini, e per quella circostanza vietare cortei e manifestazioni.
Se le autorità giudiziarie hanno rilasciato i giovani trattenendone solo uno, è evidente che non sussistevano elementi tali da giustificarne la prigione ne tal poco il fermo.
Va da se che il Senatore invece di suggerire alle forze dell’Ordine e ai loro vertici di prendere tutte le precauzioni del caso, per consentire un normale svolgimento di un “eventuale” manifestazione contro la Riforma Gelmini, suggerisce al contrario, di vietare i cortei e le manifestazioni perché “forse” si possono verificare atti di violenza, e ancor più preoccupante, suggerisce di arrestare e trattenere in carcere quei giovani, preventivamente, sempre per evitare che possano rendersi responsabili di eventuali disordini di una eventuale manifestazione.
Siamo alla “condanna” preventiva e siamo alla repressione preventiva delle “eventuali” proteste e di “eventuali” disordini.
Cardiello invece, farebbe bene, preoccupato come è, di presentare al Senato, e ne ha la facoltà, un emendamento, per dotare la così detta Riforma di soldi certi, per destinare più fondi alla scuola pubblica, alle Università e alla ricerca, per evitare il licenziamento dei precari, per assegnare più insegnanti agli studenti portatori di Handicap, per assegnare ai giovani prestiti fiduciari a tasso zero, per abbassare le tasse universitarie, per evitare di creare condizioni di diversità tra Atenei, per giustificare il finanziamento alle scuole private ormai divenute diplomifici e laureifici. Per evitare che si insinuino sospetti circa i finanziamenti alla CEPU o alla moglie del Senatore Bossi.
E se si suggerisse a Cardiello di evitare di recarsi al Senato perché potrebbe raffreddarsi e ammalarsi, cosa succederebbe? Due sono le cose: o sono uno iettatore o sono un’allarmista per non dire altro.
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Riceviamo e pubblichiamo.
Senato della Repubblica
Popolo della Libertà
Ufficio Stampa
COMUNICATO STAMPA
Scontri di Roma: Cardiello (PDL) dopo scarcerazione vietare cortei per prossima settimana. Magistrati hanno adottato misure preventive?
“Un fatto scandaloso anche da un punto di vista tecnico-giuridico. A questo punto non rimane che vietare per motivi di ordine pubblico le manifestazioni che potrebbero tenersi nei prossimi giorni contro la riforma dell’università all’esame del Senato”. Così il sen. Franco Cardiello del Popolo della Libertà, componente della Commissione Antimafia, commenta la notizia della scarcerazione di tutti, eccetto uno, i fermati durante gli scontri di martedì nel centro di Roma.
“I magistrati potevano evitare la scarcerazione e pur non sussistendo pericoli di fuga, potevano tenere in carcere almeno per una settimana i fermati perché vi è la possibilità di reiterazione del reato in quanto mercoledì potrebbero esserci altre manifestazioni contro la riforma dell’università. Ora si rischia e ce li ritroveremo di nuovo in strada a lanciare bombe e molotov. Spero che il giudice abbia almeno diffidato gli stessi da partecipare ad altre manifestazioni ed imposto l’obbligo di dimora per evitare che possano alimentare ulteriori disordini. Comunque per i prossimi giorni le manifestazioni devono essere vietate per motivi di ordine pubblico. Un’eccezione per evitare il ripetersi dei gravi incidenti di martedì”.
Roma, 16/12/2010
Due sole parole da parte mia: hanno paura.
Ecco quello che ha scritto un cittadino romano, una bella lettera:
“Tremendamente in colpa! Si è questo il mio stato d’animo. Per la prima volta in vita mia a 38 anni. Dopo anni di non violenza, di amore per la pace e la fratellanza. L’ultima volta che ho usato le mani e mi sono picchiato con qualcuno avrò avuto 16 anni per difendere una ragazzina che mi piaceva! Ma ora no, non è la stessa cosa. Faccio un lavoro che amo, recito in teatro, con una mia compagnia, giro l’Italia in tournèe, non sono il figlio di nessuno, mio padre è un impiegato in pensione, mia madre, sempre in pensione era maestra alle elementari, ho una sorella sposata che mi ha dato 3 splendidi nipoti di 12, 9 e 6 anni. Non avrei motivo di lamentarmi, eppure oggi durante il tg delle 13,30 mentre in diretta dalla Camera dove si votava la SFIDUCIA AL GOVERNO BERLUSCONI, si assisteva in diretta ad una rissa tra deputati, con botte fischi e urla, uno dei miei nipoti mi ha chiesto: “Zio, ma che fanno? Non sono i politici quelli?”. Beh, per un attimo sono rimasto basito. Poi ho risposto: “Vedi, quello è ciò che non deve mai accadere in paese civile. Mai dovrai fare una cosa simile anche con chi non la pensa come te, a meno che qualcuno non attenti alla tua libertà o ti stia in qualche modo violentando”. Dopo qualche minuto il tg ha mostrato gli scontri in piazza, lungo le strade di Roma. E ancora mio nipote “E questi che fanno, sono pazzi?”. Io a quel punto: “Forse si, ma vedi… questi pazzi stanno cercando di entrare nel palazzo dove sono i signori che si picchiano in giacca e cravatta per cacciarli via e non permettergli più di violentare il nostro futuro, si forse sono proprio dei pazzi…”. Ecco perché oggi pomeriggio, rientrato a casa a lavorare al pc con la tv su skytg24, sono qui che mi logoro, ho una strana sensazione allo stomaco, ebbene si, mi sento tremendamente in colpa, 2 volte in colpa. La prima per non essere sceso in piazza anch’io a cercare di far capire, non a Berlusconi, non a Fini o alla sinistra, ma a tutto il mondo politico che il FUTURO non li sopporta più, non permetterà più di gestire questo paese in questo modo mafioso lobbistico e indegno! La seconda per ciò che sto provando, non ho mai provato tutto questa voglia di violenza verso nessuno! E il fatto che per un attimo ho sperato che quei “pazzi” incappucciati e armati di spranghe riuscissero ad entrare nel palazzo, mi fa provare vergogna, da cittadino civile e maturo, provo vergogna per ciò che sento! Si scende in piazza quando non si ha un lavoro e i soldi per mangiare. Ma quelli come me hanno un lavoro e soldi per mangiare, fanno tutto sommato una “bella vita”, magari qualche mese fanno fatica ad arrivare al 31, ma tutto sommato perché scendere in piazza e rischiare pure di prendere qualche manganellata? È questa la verità, solo questa, per questo mi vergogno. Allora riaccendo la tv, guardo bene le immagini e tra tanti incappucciati violenti, vedo anche molti giovani arrabbiati. È IL FUTURO INCAZZATO, altro che black block e teppisti… quelli sono il futuro che vuole a tutti i costi entrare in quell’aula e strappare quei vecchi mafiosi, senza differenza di colore e partito politico, opportunisti dalle poltrone per cambiare in meglio questo paese! Questo è ciò che un cittadino, uno dei tanti, un signor nessuno, vede, sente, prova in questa triste giornata italiana!”. Fabio A. – Roma
http://www.beppegrillo.it/2010/12/il_futuro_incazzato.html