Invece di una “nuova regione“, più piccola, ininfluente e debole, meglio sarebbe una “regione nuova“, libera dagli incompatibili, in grado di legiferare in coerenza con le indicazioni nazionali.
Perchè non pensare a un federalismo delle città e dei paesi, delle unioni dei Comuni, una autonomia che sia rispettosa della nostra storia ma che sia anche concreta e, quindi, possibile.
SALERNO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di risposta, che il Segretario Provinciale del Partito Democratico Nicola Landolfi, a quella che il coordinatore del PdL e il suo vice Russo e Iannone gli avevano indirizzato sollecitandolo a una collaborazione bipartisan circa il progetto della nuova Regione.
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Alla C.A.
Antonio Mauro Russo
Coordinatore provinciale Pdl Salerno
Assessore ProvincialeAntonio Iannone
Vice Coordinatore Vicario Pdl Salerno
Assessore Provinciale….. … …..
Gentili Amici,
chi amministra sulla base di un mandato ricevuto dai cittadini non è chiamato a ‘fare la storia’, bensì, più semplicemente, a governare, a trasformare la realtà, a migliorare la condizione sociale e la qualità della vita dei nostri territori.
Questa responsabilità, regionale e provinciale, ora vi riguarda e la dovete esercitare in pieno, provando a ottenere risultati concreti “qui” e “ora”, senza annunci o diversivi, potendo contare, tra l’altro, su un governo nazionale che vi è amico.
Visto che per arrivare a una nuova regione ci vorranno molti anni, perchè non proviamo a lavorare insieme per evitare che tante altre tonnellate di rifiuti da Napoli arrivino nel nostro territorio o, ancora, che si chiudano le guardie mediche e gli ospedali della provincia di Salerno?
Perchè non proviamo a restituire al territorio i fondi Fas, e evitare il pedaggio sulla nostra autostrada, a chiedere più forze dell’ordine in un territorio dove cresce l’insicurezza, l’illegalità, la paura?
Invece di una “nuova regione“, più piccola di tutte le altre, e, quindi, ininfluente e debole, meglio sarebbe una “regione nuova“, libera dagli incompatibili, in grado di legiferare in coerenza con le indicazioni nazionali.
Verso un federalismo vero e solidale, un decentramento vero di poteri, risorse e funzioni.
Un federalismo delle città e dei paesi, delle unioni dei Comuni, una autonomia che sia rispettosa della nostra storia ma che sia anche concreta e, quindi, possibile.
Ci vuole più coraggio a realizzare un ordine nuovo che a lanciare astratte e ardite parole d’ordine.
Provate a governare per risultati.
Non sciupate la vostra occasione.
Cordialmente,
Nicola Landolfi
Segretario provinciale Pd Salerno
Salerno, 4 dicembre 2010
Questi due ci sono o ci fanno? secondo me entrambi.
LA NUOVA ENTITA’ TERRITORIALE DA FARSI NEI PROSSIMI ANNI SARA’ L’UNICO SBOCCO DII “FUTURO” PER LE NOSTRE TERRE,SEMPRE MAGGIORMENTE “NAPOLETANIZZATE” NEI MALCOSTUMI E NEL MMALAFFARE.UNA INDIPENDENZA AMM.VA PERMETTERA’ UN USO MEGLIO CALIBRATO DEI FONDI,SINORA DISPERSI NEI RIVOLI PARTENOPEI E DI TERRA DI LAVORO,E SARA’ VOLANO DI SVILUPPO, VISTO UN NAPOLICENTRISMO CHE CI HA DANNEGGIATI A LIVELLO DI IMMAGINE NEI MEDIA NAZIONALI E NON. PER UNA VOLTA AL MENO, MA ESIZIALE, LE FORZE DELL’ARCO COSTITUZIONALE, LA SOCITA’ CIVILE INTERESSATA et similia,LAVORINO ALL’UNISONO PER IL BENE COMUNE…P.S.Articolo 63:
“Con legge costituzionale, sentita l’Assemblea regionale, e con l’approvazione della maggioranza della popolazione della Regione interessata espressa mediante referendum, si può modificare la denominazione delle Regioni esistenti e si possono creare nuove Regioni, con popolazione rispettivamente non inferiore ad un milione di abitanti”.