Questa Società A.P.A. che titolo ha per richiedere il Permesso a Costruire (Concessione Edilizia) e la Variante Urbanistica?
L’Amministrazione Melchionda si appresta ad approvare una ennesima Variante al Piano Urbanistico della Città. L’interesse è mosso dalla richiesta di un’Azienda di dolciumi, l’A.P.A S.r.l., che in precedenza aveva rifiutato un lotto nella zona PIP di Eboli, e ora chiede di costruire un opificio industriale in Zona Agricola.
La Delibera è già pronta e la Variante sarà discussa in Consiglio Comunale. Le reazioni sono state immediate e molteplici. Il Consigliere Carmine Caprarella, in un Comunicato stampa ha messo in evidenza che l’approvazione della Variante diventa un “pericoloso precedente”, sottolineando che “la tipicità di questo intervento ha un sapore elettorale e clientelare”, lanciando l’allarme per “la inutilità della programmazione urbanistica”, e ancora in forma interrogativa “l’A.P.A. perché ha rinunciato al lotto in area Pip?”, “a che è servito approvare il Piano Strategico?”. A quelli di Caprarella si aggiungono anche i dubbi di Paolo Polito. Mauro Vastola invece, già in passato rilasciò dichiarazioni alla stampa contro la Variante, mentre altri Consiglieri si defilano e altri ancora, nella loro incoscienza, si apprestano a votare.
Indipendentemente dalle valutazioni che hanno spinto questa Azienda di dolciumi a rinuciare al Lotto in Zona PIP, e fermo restando “l’attivismo” e la volontà dell’Amministrazione di concedere la Variante, senza entrare nel merito dell’iter procedurale che ne è seguito, è indispensabile fare delle considerazioni che di per se mettono in discussione l’intero impianto.
Questa Società A.P.A. che titolo ha per richiedere il Permesso di Costruire (già Concessione Edilizia)? e l’Amministrazione avendo destinato un’area a Piani di Insediamenti Produttivi e avendo approvato da poco il suo Piano Strategico, crede nella sua programmazione Urbanistica?
Bastano questi due interrogativi per suggerire a chi spesso si distrae di ritirare in tutta fretta il Provvedimento. La stessa cosa dovrebbero fare i Funzionari Responsabili rivedendo la pratica con una “lente” più tecnica, con un poco di attenzione in più, arriverebbero a formulare il proprio diniego al Permesso di Costruire, e conseguentemente alla Variante Urbanistica.
Il Consiglio Comunale, votando favorevolmente, diventa solidarmente responsabile di un atto, che comporta, se non vi è nessun diritto oggettivo da parte dell’A.P.A., una responsabilità che si potrebbe inquadrare nel reato di “interesse privato in atti di ufficio”.
L’approvazione del Progetto di Ristrutturazione con Cambio di destinazione d’uso dell’esistente, e l’Ampliamento dell’immobile da destinare ad opificio per la lavorazione di prodotti di pasticceria freschi e conservati dell’A.P.A., costituisce Variante al vigente PRG e autorizza il Funzionario Responsabile al rilascio del Permesso a Costruire.
L’atto che il Consiglio Comunale si appresterebbe a votare oltre alle valutazioni di merito che afferiscono la materia urbanistica, implica anche valutazioni di merito Giuridico-Amministrative ancorché quelle Fiscali e in quanto tale, fa emergere altri interrogativi:
Se il soggetto (A.P.A.) titolare del Permesso a Costruire e destinatario del provvedimento di Variante Urbanistica, non è il Titolare del Diritto oggettivo (proprietario del suolo), come si connota dal punto di vista fiscale quell’immobile? Se il titolare del Permesso successivamente alla costruzione dell’immobile, per motivi societari dovesse dismettere la Società stessa per volontà, costrizione o fallimento, come farebbe il Comune a far decadere la Variante e ad annullare l’atto autorizzatorio (punto 7 della proposta) senza incorrere in un lungo processo civile intentato dal legittimo proprietario?
Questa proposta di variante è un atto immorale, che va contro gli imprenditori onesti e scrupolosi, che si attengono alle leggi e ai regolamenti, che le stesse Amministrazioni si “divertono” a fare e disfare. Per giustificare questo tentativo non vale nessuna motivazione. L’Amministrazione quando programma deve saper prevedere i bisogni e le aspettative e deve fornire tutti i mezzi e gli strumenti idonei affinché tutti i cittadini, e nessuno in particolare, possano utilizzarli.
Che senso ha individuare, destinare e attrezzare le zone industriali se poi si “organizzano” le scappatoie per favorire qualcuno? Che costi deve sopportare la società e nella fattispecie il Comune per coprire il territorio dei servizi necessari (acqua, luce, gas, fognature, depurazione, strade ecc.) se ognuno fa la propria industria dove capita e magari in zona agricola? E’ mai possibile che su ogni cosa ci debba essere sempre un ragionevole dubbio circa liceità dei provvedimenti assunti?
Tanto per ricordarlo ai fini Giuristi che siedono nell’Assise comunale: Il Permesso di Costruire può essere rilasciato soltanto su presentazione di apposito titolo, che giustifichi il godimento sul bene, ai sensi dell’articolo 11, 1° comma, Testo Unico. Il rilascio del permesso di costruire è subordinato a due presupposti ben precisi: il primo, è quello della conformità alla disciplina urbanistico edilizia vigente; il secondo, è quello della localizzazione dell’intervento su di un’area urbanizzata.
Sono legittimati alla richiesta del permesso di costruire: il proprietario; il titolare del diritto di superficie; il concessionario di beni demaniali; l’usufruttuario (per interventi di restauro) ed il titolare del diritto reale di abitazione. Non sono legittimati a richiedere il permesso il semplice detentore o possessore dell’immobile.
Ricade l’A.P.A. in queste prescrizioni? Perché lungo tutto l’iter della pratica non si è fatto cenno alla proprietà di quei suoli oggetto della Variante Urbanistica? Chi ne beneficerà oltre quest’Industria Dolciaria?
Attendiamo di saperlo.
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aggiornamenti
Come al solito questi furbastri, fanno quello che vogliono. Poi magari se un cittadino qualsiasi deve fare una piccola cosa, ci sono un sacco di complicazioni e certe volte si accaniscono.
Delmese colpisce ancora. è stato solo un caso il consiglio comunale saltato o qualcuno ha avuto paura di conseguenze pesanti ?
No comment!Come sempre la politica di Eboli si fà riconoscere.Invece di aiutare persone ad investire e dare occupazione a noi giovani in un paese che può dare tanto, si fà di tutto per bloccare queste possibilità.Mahhhhhhhhhhhhhh!
state esagerando cari signori che rappresentate il comune sarebbe solo un vanto per eboli
Stiamo gridando al lupo x una cosa che nei comuni limitrofi è si cosa straordinaria ma si fa con molta serentà, vedi Battipaglia, Campagna Giffoni ecc…non vedo lo scandalo visto che si fa per una impresa e x l’incremento occupazionale…..in questo momento storico così difficile se un imprenditore vuole investire facciamoglielo fare l’importante che crei occupazione. Non è forse che Melchionda li ascolta gli imprenditori e non li vessa come qualcuno ha fatto negli anni scorsi?
Azione Sociale sez di Eboli uscirà con un manifesto che farà capire alla città i disagi che stanno provocando questi signori della politica o meglio delle poltrone…..Vergonatevi!!!
CI E’ GIUNTA UNA PRECISAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIERE COMUNALE COSIMO PIO DI BENEDETTO, IL QUALE TIENE A PRECISARE CHE NON E’ L’AUTORE DI QUESTO MESSAGGIO.
A TALE PROPOSITO, TIENE A RIBADIRE CHE NON E’ CONTRARIO ALL’ART. 5, MA QUANDO RICORRONO LE CONDIZIONI. NELLA FATTISPECIE DELL’APA, NON RICORRONO.
Dai commenti vedo che vi è molta disinformazione sulla variante richiesta dall’apa e non proposta dall’amministrazione Comunale . L’impresa ha fatto ricorso ad una legge nazionale ed il responsabile del procedimento ha ritenuto che fosse meritovole di istruttoria, avviando la conferenza dei servizi a cui hanno partecipato amministrazioni esterne competenti.Ora vi dovrà essere l’approvazione o meno del Consiglio Comunale. Anche su tale argomento i consiglieri sapranno valutare con serenità e competenza come hanno sempre fatto sinora.Ciò che è importante è che l’iter amministrativo di questa pratica si è svolto alla luce del sole,in piena trasparenza e con la partecipazione di tutti gli organi competenti .Capisco i toni della campagna elettorale ma bisogna sempre tenere conto dell’interesse generale ed in particolare del mondo del lavoro e della produzione ,in un momento di grave crisi.
Per Giacomo e Cosimo Pio,
Non è uno scandalo che un imprenditore voglia investire e voglia incrementare la propria attività. Assolutamente. E’ uno scandalo ed è immorale nel momento in cui lo voglia fare a dispetto delle regole. Non è vero che c’è disinformazione, semmai se c’è è quella che si è fatto fino ad ora da parte di chi vuole favorire qualcuno a scapito degli altri.
Quali sono queste regole.
Forse si ignora che vi è un’area industriale (Zona PIP), che significa Piani di Insediamenti Produttivi, si ignora che in quell’area sono stati spesi milioni di euro per le infrastrutture e che sono stati assegnati dei lotti, e che altri imprenditori per realizzare degli opifici hanno dovuto farlo solo in quell’area. Quella ditta ha avuto uno dei quei lotti e lo ha rifiutato, perché qualcuno evidentemente, gli ha suggerito di ricorrere a questo espediente. Si ignora che lo sportello unico si è riunito più volte, ma evidentemente in quella sede non si è prestata molta attenzione alla documentazione, per esempio, se avesse o no il titolo per richiedere il Permesso e la relativa Variante. Si ignora, che la conferenza dei servizi ha basato il suo assenso sul falso presupposto che non vi fossero lotti disponibili, ignorando il rifiuto operato dalla stessa ditta, ignorando che non ne avesse i requisiti e ignorando che i lotti nei PIP assegnati e che non sono stati attivati possono essere regolarmente revocati e successivamente riassegnati.
QUESTA è L’INFORMAZIONE GIUSTA caro COSIMO PIO.
Se veramente l’Amministrazione o i responsabili del procedimento volessero aiutare quest’impresa, lo potrebbero fare ipso fatto e in 10 giorni al massimo metterebbero in condizione questa ditta A.P.A. di poter iniziare i lavori.
Non voglio aggiungere altro rimandandovi al Presidente del Consiglio Comunale e al Direttore Generale del Comune di Eboli, che conoscono bene questa ditta, che ripeto, pare sia proprietaria dell’attività imprenditoriale e non dello stabile e di gran parte del terreno.
Per maggiore chiarezza, vi allego anche uno stralcio dei due riferimenti legislativi: il primo riguarda chi ha titolo a richiedere un Permesso di Costruire (ex Concessione Edilizia): il secondo, quando e chi ha titolo per invocare il famoso articolo 5 del DPR 447/98.
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Il permesso di costruire sostituisce la precedente concessione edilizia. Il permesso di costruire può essere rilasciato soltanto su presentazione di apposito titolo, che giustifichi il godimento sul bene, ai sensi dell’articolo 11, 1° comma, Testo Unico. Pertanto, il cittadino deve richiedere il permesso di costruire al Comune quando ha l’intenzione di realizzare interventi edilizi di notevole complessità e rilevanza che comportano la realizzazione di nuovi edifici o la trasformazione di edifici esistenti, con la creazione di nuovi volumi o di nuova superficie per l’uso abitativo, produttivo, artigianale e commerciale.
Il rilascio del permesso di costruire è subordinato a due presupposti ben precisi. Il primo è quello della conformità alla disciplina urbanistico edilizia vigente mentre il secondo è quello della localizzazione dell’intervento su di un’area urbanizzata. Sono legittimati alla richiesta del permesso di costruire il proprietario, il titolare del diritto di superficie, il concessionario di beni demaniali, l’usufruttuario (per interventi di restauro) ed il titolare del diritto reale di abitazione.
Invece, non sono legittimati a richiedere tale permesso il semplice detentore o possessore dell’immobile, ovvero il titolare di un contratto preliminare di compravendita.
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Art. 5.
Progetto comportante la variazione di strumenti urbanistici
1. Qualora il progetto presentato sia in contrasto con lo strumento urbanistico, o comunque richieda una sua variazione, il sindaco del comune interessato rigetta l’istanza. Tuttavia, allorché il progetto sia conforme alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza del lavoro ma lo strumento urbanistico non individui aree destinate all’insediamento di impianti produttivi ovvero queste siano insufficienti in relazione al progetto presentato, il sindaco può, motivatamente, convocare una conferenza di servizi, disciplinata dall’articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificato dall’articolo 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127, per le conseguenti decisioni, dandone contestualmente pubblico avviso. Alla conferenza può intervenire qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, individuali o collettivi nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dalla realizzazione del progetto dell’impianto industriale.
2. Qualora l’esito della conferenza di servizi comporti la variazione dello strumento urbanistico, la determinazione costituisce proposta di variante sulla quale, tenuto conto delle osservazioni, proposte e opposizioni formulate dagli aventi titolo ai sensi della legge 17 agosto 1942, n. 1150, si pronuncia definitivamente entro sessanta giorni il consiglio comunale.
x admir ma lei conosce il significato della parola immorale oppure favorire”’solo ad eboli succede questo cose buone non se ne possono fare
Mi domando sono in italia oppure in un paese tribale.A vedere gli attacchi ad personam contro il sindaco di una città civile e di grande dignità ,da parte di una di chi si iscrive all’italia dei No,francamente mi vergogno.A leggere i giornali faziosi di parte e con giornalisti populisti,è vergognoso.A sentir loro è scandalo applicare le leggi dello stato italiano,questa variante arriva in consiglio dopo un iter di conferenze di servizio con gli enti sovraccomunali tutte con esiti positivi.Nei comuni vicinioli l’art 5 è stato applicato è non vi è stato nessun scandalo.Alcuni soloni di eboli minoranza che hanno bloccato lo sviluppo di eboli con PRG della vecchia amministrazione SOFFOCANTE inapplicabile,con un risultato aver fermato lo sviluppo a eboli,si scandalizzano,dopo un iter leggittimo di riavviare lo sviluppo.Voglio ricordare a questi chansonier della politica del no,che nel prevedere l’area PIP non si sono accorti che parte dell’area era del demanio è quindi non utilizzabile,pertanto alcuni inprenditori sono stati inpossibilitati a realizzare.Ma vogliamo dirla tutta a questi soloni e vecchi amministratori,dove sono i 1700 posti di lavoro promessi in canpagne elettorale in area PIP.Bugie in quanto l’assegnazione non venne fatto con bando aperto a veri inprenditori ECONOMICAMENTE forti per poter realizzare gli stabilimenti,ma con un bando populista ed elettorale,in quanto furono assegnati lotti a persone che sulla carta , si inpegnavano ad effettuare occupazione senza verificare l’effettiva potenzialità.L’amministrazione Melchionda ha rivisto le norme di attuazione,sbagliate,ma purtroppo il governo non sostiene tale iniziative economicamente.L’amministrazione ben fà per tutte le iniziative che creano lavoro.A proposito ai signori consiglieri che disquisiscono sui giornali erano in consiglio comunale quando si è approvato il piano STRATEGICO di eboli per il suo futuro oppure passeggiavano in piazza a fare salotto.prego la redazione di pubblicare i presenti in aula consiliare e chi ha votato è i cittadini si accorgeranno che sono posizioni contro a prescindere All’mministrazione e contro EBOLI:GRAZIE
Tanto fervore per difendere qualcosa di indifendibile. Giacomo e Cosimo Pio che a leggerli mi sembra siano la stessa persona si vede che hanno forti interessi nella questione.
Admin ha risposto a Cosimo Pio in maniera impeccabile. Perchè voi non rispondete alle domande legittime che pone lui nell’articolo e nel commento di risposta ? Sono domande che tutti gli ebolitani mediamente informati si stanno facendo in questi giorni ?
Invece nei commenti si nota solo qualunquismo, difendere ad oltranza e non una sola riga in merito alla questione dell’inapplicabilità della variante.
Per Giacomo: ma se domani un signor pinco pallino chiede varianti simili a quella in questione con modalità simili cosa dovrebbe fare il comune ? approvare tutte le varianti che gli vengono chieste in qualsiasi luogo in barba alle regole ?
Il problema è che mi sembra che qualcuno di questa amministrazione abbia interesse in questa società e che se domani si presentasse un pinco pallino qualsiasi la risposta sarebbe “non si può fare c’è un prg, c’è la zona pip per queste cose, c’è questo c’è quello..”
“A pensare male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca” diceva il buon Andreotti
Per Giacomo.
Non sei per niente informato, ma naturalmente non è colpa tua,perché evidentemente non ti informano bene o ti danno informazioni parziali, se poi non si vuol capire allora non posso farci nulla.
Non c’è miglior sordo di chi non vuole ascoltare.
Ho dato delle risposte puntuali e inappellabili se non con una dose di prepotenza, menefreghismo, illegalità.
Le regole valgono per tutti, ecco perché si fanno, poi possono anche essere “elasticizzate”, ma non sono più regole.
Questi sono atti certi, non chiacchiere o bugie o difese inappellabili come sta cercando di fare.
Imprenditori ebolitani, anche di successo, se non si rivolgono alle persone giuste non ottengono nulla. Molti hanno dovuto andarsene per questo.
eE sai perché, perchè per loro non è stato possibile “elasticizzare” le regole sia nel campo dell’Urbanistica che in altri ambiti.
Stai tranquillo che se vengo a conoscenza di cose che vanno contro la comunità e contro le leggi, le farò venire fuori.
Non sono pagato da nessuno, il mio blog è libero e tutti in piena libertà, come stai facendo, possono esprimere il loro punto di vista, senza per questo essere additati come sponsor o contro.
Solo un’ultima cosa, in questa città sta prevalendo il qualunquismo e stanno succedendo troppe cose che richiamano ad attenzioni che vanno aldilà di me e chiunque altro, una cosa è certa: sono cose pericolose.
Per assurdo che sia dirò la verità anche a costo di morire.
x admin . devo dirti che non sei informato sul precedente dei piani PIP IO SI , ero troppo coinvolto e per errori dei vecchi politici ancora liberi di parlare e che tu difendi tanto . anche io come gli altri scoraggiato sono andato in altri comuni a investire , lasciandovi il territorio libero alla vostra politica distruttiva per gli imprenditori per i cittadini ma soprattutto per la classe operaia che ancora spera in un qualcosa che la vosta mentalita e la vostra politica non potra mai dare.PER GLI IMPRENDITORI DATE SPAZIO A QUESTE PERSONE E RAGGIUNGETE LA VOSTRA META AVVICINANDOVI A REALTA COMUNALI CON LA VOGLIA DI DARE OSPITALITA ALLE AZIENDE CHE CON I SOLDI PROPRI PORTANO SVILUPPO E LAVORO .e non date retta a questa gente che fa politica e si esprime con i soldi degli altri.
Sono titolare di un’attività in zona agricola in altro comune dove per fortuna ho trovato persone noo come te ma costruttive,alla mia richiesta mi hanno aiutato a tutti gli adempimenti burocratici, e con tempi brevi , oggi occupo 3 persone e se voglio ampliarmi in pochi mesi ottengo l’ok. sperando che nel frattempo non danno un incarico al comune a una persona con la tua stessa mentalità. sarebbe una paralisi economica.
Per Giacomo : sono un cittadino di un comune limitrofo conosco le realtà di Eboli e del predicatore bravo incantatore che scrive.hai perfettamente ragione , chiedi a questa persona perchè parla cosi , perchè veramente è illeggittimo fare una pasticceria in quella zona ?o per sue ragioni politiche e personali?
per carmine CAPRArella .Sono un libero cittadino purtroppo Ebolitano e cittadino onorario di una città toscana.quando mi sono trasferito pensavo di lasciare le mie origini con tristezza e rammarico .oggi mi rendo conto leggendo queste cose che ad EBOLI C’era qualche pecorella smarrita oggi c’è un gregge senza un pastore.suggerisco a questo imprenditore di andare a seminare la sua erba altrove dove le pecore del vicino non possono andare a pascolare
Sono un inprenditore di Campagna,in verità mi rallegro quando nella vicina Eboli, ben più inportante sul piano strategico di sviluppo provinciale,si ci accapigna dando spazio al popolo del NO,perchè penso che Quadrivio ci quadagna. Un esenpio il sindaco di Campagna ha applicato L’art 5 ,per richieste commerciali e produttive senza che la città e ne l’opposizione ne ha fatto un caso strumentale.Per questo Campagna si propone al territorio senza criticare e distruggere il futuro dei giovani.Bravi Ebolitani scannatev i e noi godiamo,per questo capisco perchè negli ultimi ventanni Eboli ha perso parte delle attività,grazie a mentalità,capisco perchè gli inprenditori scappano . A proposito caro giornale è qua si vede la strumentalizzazione del caso ,le varianti dell’art 5 non sono automatiche ,,ma vanno ripetuti senpre gli iter delle conferenze ,dei servizi e poi deve essere conpatibile con gli indirizzi programmatrici del comune.Questo per non favorire pinco pallino,ma essere al servizio dell’occupazione.Spero per gli ebolitani che superino questo OSTRACISMO culturale per il bene di tutti.A proppsito invito la redazione a chiedere informazioni al comune per dare risposte obbiettive alla città.Per la cronaca a Campagna vi è un’area Pip funzionante ed attività sul territorio senza gridare allo scandalo .Credo che eboli deve quardare al futuro e no tornare indietro.Grazie
Si accettano scommesse: chi è il misterioso “imprenditore di altro comune” che scrive 4 commenti di fila ? chi è il misterioso “giacomo” anch’egli qualificato come “imprenditore in campagna” ? insieme ripetono sempre le stesse cose senza rispondere agli interrogativi di del mese e di admin (che è sempre del mese giusto?)
Io credo che questi signori se non sono la stessa persona sono molto vicini a questa apa srl
caro carmine…io sono un piccolo imprenditore che so stato vicino all’area pip di eboli,ma il mio commeno non viene pubblicato dopo essere statp in attesa di moderazione…..Mah sarà che è il caso contrario?ci sta da ridere di questo blog come della vs politica
Da POLITICAdeMENTE – COME SI VEDE LA PUBBLICAZIONE E ‘AVVENUTA, NONOSTANTE CHE “l’IMPRENDITORE DI ALTRO COMUNE” E’ FALSO, PROPRIO A DIMOSTRAZIONE DEL “GIOCHETTO” CHE SI VOLEVA INTENTARE.
Per l’imprenditore di altro comune.
NON E’ NECESSARIO CHE UTILIZZI NOMI DIVERSI PER FAR CAPIRE ALTRE COSE, COME PER ESEMPIO CHE C’E’ MOLTA GENTE CHE E’ D’ACCORDO, BASTA ESSERE SE STESSI. COMUNQUE PER ONESTA’ LE RISPONDO E SOLO PER QUESTA VOLTA, ANCHE PERCHE’ L’HO FATTO ESAURIENTEMENTE.
Gentile signore, non pretendo che lei si firmi, perché non tutti hanno il coraggio di farlo. Nemmeno pretendo che lei sia d’accordo, su idee, opinioni, commenti o altro afferente la sfera delle opinioni, ma mi farebbe piacere non mettesse in discussione fatti concreti, che lei evidentemente non conosce e se conosce non è obiettivo.
Se a lei è capitata una cosa simile? Spero proprio di no, altrimenti è una cosa illegittima. Ma poiché conosco il Sindaco di Campagna Biagio Luongo, che è persona seria e onesta, dubito che sia simile al caso specifico. Il famoso art. 5 è applicabile e come, ma se si legge il teso letterale sicuramente riconosce il suo caso, che ripeto, non è quello di cui si sta parlando.
Per onore della cronaca, non sono affatto contro la pasticceria, ci mancherebbe altro, anzi, e non sono a difendere quelli come dice lei che c’erano prima, perché non può immaginare le inchieste che ho sviluppato in quel decennio. Dico e spero solo che si debbano favorire i cittadini, tutti, nessuno escluso e si può fare applicando la legge, così lei e chiunque altro NON DEVE RINGRAZIARE O ESSERE OBBLIGATO A NESSUNO SE NON A UN VALORE, e lo vuole sapere quale è quel valore?: è la DEMOCRAZIA.
Chi vuole perseguire altre strade, ai cittadini onesti e agli imprenditori seri non può interessare.
Se si vuole guardare al futuro si devono fare leggi e regolamenti chiari, e il Comune di Eboli può farlo e come, bastava solo revocare i suoli assegnati in zona PIP a chi ha mostrato di non avere interesse a realizzare un opificio e riassegnarlo ad altri che evidentemente vogliono farlo.
Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Comunque grazie del suo intervento.
PER GIACOMO
invece, se non utilizzi un indirizzo valido, vai contro le regole di questo blog, e sarò costretto a non pubblicare i tuoi interventi. Se lo farai te ne sono grato, anche perché è nell’intenzione di questo blog di dare voce a tutti, anche a chi ha altre opinioni. Nella fattispecie non si tratta di opinioni, ma di fatti.
POI SE INVECE SI VUOLE FAR CAPIRE ALTRE COSE, allora si è in mala fede.
Per lo stesso “imprenditore di altro comune” che si rivolge a Carmine.
NON TEMERE I COMMENTI CHE TU HAI FATTO CON NOMI DIVERSI E CHE IO INVECE LEGGENDO il TUO CODICE, HO VISTO CHE VENGONO DALLO STESSO COMPUTER E QUINDI HANNO LA STESSA PROVENIENZA, LI HO CORRETTI DI PROPOSITO, PER FAR CAPIRE CHE SEI LA STESSA PERSONA. STAI DIMOSTRANDO CHE NON SOLO TI NASCONDI MA SEI INTERESSATO A QUESTA STORIA E VORRESTI FAR CAPIRE CHE QUESTO BLOG, NON VUOLE FAR EMERGERE LA VERITA’.
QUESTO CHE STAI FACENDO CARO FALSO “imprenditore di altro comune” E’ IMMORALE COME E’ IMMORALE,EVIDENTEMENTE, CHI DIFENDI.
DA QUESTO MOMENTO SOLO SE FARAI COMMENTI ATTINENTI E SE NON SONO OFFENSIVI O LESIVI DELL’ONESTA’ E DELL’IMMAGINE DEGLI ALTRI, SARANNO PUBBLICATI, (SEMPRE CHE UTILIZZI UN INDIRIZZO VERO E ESCI DALL’ANONIMATO) ALTRIMENTI NON SARANNO APPROVATI E SARA’ INTERESSATA LA POLIZIA POSTALE.
Grazie e attendo che ti muovi nella legalità.
eccco,ora con la stessa mail mi viene pubblicato…hahahaha
cmq nel commento precedente dicevo che sono stato vicino all’erea Piano I Perditempo di Eboli….immagino perchè quest’azienda abbia rifiutato l’assegnazione del lotto…inoltre premesso che ogni caso va esaminato singolarmente…eboli sta indietro anni luce su ste cose…nn si discute
strano,ma questo blog mi sembra un monologo.Pare che pochi movimentano la discussione facendosi domanda e risposta.E noi cittadini spettatori?!?!?!?!!?
Per Filippo.
Se ti senti spettatore è solo colpa tua. Vuol dire che evidentemente devi fare qualche cosa. Non è per niente un monologo, se poi la vuoi vedere così allora chiedilo alle centinaia di persone che si collegano a questo blog.