Mastrangelo: “Oltre 400 battipagliesi hanno sottoscritto il manifesto di Gianfranco Fini. Cercheremo, senza avventure, di dare fiducia agli italiani in generale e ai battipagliesi in particolare”.
Con Futuro e Libertà le minoranze si scompongono ulteriormente, i gruppi che sono all’opposizione da 4 passano a 5, e si profilano nuovi scenari.
BATTIPAGLIA – Mentre non si riesce a trovare equilibri stabili sia tra i partiti, che tra Partiti e maggioranza, tra maggioranza e opposizione, Amministrazione e Consiglio Comunale, si disegnano nuovi equilibri.
Le opposizioni si scompongono ulteriormente, i gruppi politici che sono all’opposizione da 4 passano a 5: PdL, MPA, UDEUR, Etica per il Buon Governo, Futuro e Libertà per l’Italia e incalzano sui problemi che non mancano mai: la chiusura dell’Ospedale, la scomposizione affrettata di Alba Nuova, il Bilancio in rosso, la bocciatura degli Accordi di Reciprocità e i mancati finanziamenti di Più Europa, l’inutilità della STU, i problemi con i vari Consorzi e chi più ne ha più ne metta.
Mentre il PdL con Pino Cuozzo perde un altro pezzo importante, si registrano “fermenti tattici” tra i consiglieri comunali di maggioranza. Consiglieri “solisti” o in compagnia, di volta in volta non si fanno scrupoli e prendono posizioni diverse rispetto alla maggioranza di cui ne fanno parte. A turno fanno andare deserto o fanno saltare i Consigli Comunali facendo venir meno il numero legale, come è accaduto ultimamente, rimandando l’approvazione del SIAD ad un’altra seduta con il pericolo incombente del commissariamento.
Mentre questo accade, sull’onda delle vicende politiche provinciali e nazionali si forma prima il gruppo e poi il Partito di Fini, Futuro e Libertà per l’Italia, composto: da Gerardo Motta, candidato Sindaco per il Centro Destra ed eletto in quota PdL, in rotta di collisione senza possibilità di ritorno con il PdL e con il Presidente della Provincia Edmondo Cirielli; da Bruno Mastrangelo, ex Sindaco democristiano e delmesiano di ferro, eletto alle ultime elezioni amministrative nella lista di Alleanza di Centro di cui ne fu anche ispiratore; la maggioranza che sorregge Santomauro scricchiola, l’Amministrazione Provinciale di Cirielli è sempre più isolata politicamente, il Governo Berlusconi è in caduta libera.
Motta e Mastrangelo esultano per il risultato del tutto insperato: In soli due giorni e per poche ore 432 battipagliesi sabato e domenica scorsi, hanno aderito al manifesto per l’Italia, presentato da Gianfranco Fini a Bastia Umbra lo scorso 6 Novembre.
Non c’è che dire, Futuro e Libertà, va radicandosi, come del resto dimostrano gli ultimi sondaggi che gli attribuiscono un risultato vicino all’8%. Intenzioni, che a giudicare dalle adesioni di sabato e domenica scorsi, si confermano anche nella cittadina capofila della Piana del Sele e secondo i dirigenti sono diverse le ragioni: “FLI offre una risposta alle tante domande che Berlusconi e il berlusconismo non hanno saputo dare. Soprattutto in Campania dove esiste “una guerra per bande”, soprattutto in Provincia di Salerno dove oltre al PdL esiste il “parapartito” del Presidente della Provincia, “Principe in pectore di un fantomatico quanto antistorico principato”; soprattutto a Battipaglia dove il partito che appena un anno fa si affermò con la maggioranza relativa in Consiglio Comunale, oggi va dissolvendosi in una serie di gruppuscoli e correnti di scarsa consistenza”.
In effetti il risultato è sorprendente e come dimostrano le intenzioni di voto, risponde alle aspettative, in cui evidentemente, il popolo di destra si riconosce e vuole riporre le sue speranze in contrapposizione a quella che in questi anni è stata una “fiction” berlusconiana e Motta e Mastrangelo non nascondono il loro entusiasmo e per questo mettono in evidenza il loro impegno: “Continueremo il lavoro che abbiamo cominciato da Ottobre e consolideremo con atti concreti la nostra prossimità ai cittadini battipagliesi. Siamo consapevoli che solo una politica che parte dalla base è destinata a durare nel tempo e a dare risultati per l’intera comunità. – non manca in conclusione una stoccata al PdL – La stagione del Pdl è definitivamente morta. Ora bisogna solo metabolizzare il lutto”.
Mastrangelo raggiunto telefonicamente, a Parigi per motivi di lavoro, ha voluto manifestare il suo entusiasmo: “Sono partito subito dopo la raccolta delle adesioni, e devo dire che sono rimasto molto meravigliato per i risultati che in poche ore abbiamo raggiunto. Oltre 400 battipagliesi hanno sottoscritto volontariamente, tesserandosi, il manifesto che Gianfranco Fini ha presentato alla convention di Bastia Umbra.
Hanno chiesto di tesserarsi e ci hanno incitato ad andare avanti. Erano tutte persone disinteressate, entusiaste e nuove. – Mastrangelo continua dando le motivazioni alla sua adesione – Credo con convinzione nei valori che Fini ha indicato nel Manifesto fondativo.
La politica ha subito in questi anni una progressiva ed inesorabile decadenza, portando giù anche società ed economia. La perdita di competitività, di commesse, di regole certe e condivise, si è tradotta in un calo della produttività da una parte, e della perdita di migliaia di posti di lavoro dall’altra, che conseguentemente hanno portato ad un impoverimento generale del Paese. – Mastrangelo conclude la sua disamina – Cercheremo, senza avventure, di dare fiducia agli italiani in generale e ai battipagliesi in particolare”.
E’ evidente che ci saranno nuovi scenari anche in relazione alle nuove collocazioni che i partiti cercano di disegnarsi nel nuovo panorama politico cittadino. Motta e Mastrangelo in questi mesi hanno intrattenuto buoni rapporti con Cecilia Francese di Etica per il Buon Governo, con Adolfo Rocco dell’MPA, insieme hanno mantenuto sotto pressione l’Amministrazione e il Sindaco Giovanni Santomauro, ed il principale obiettivo sarà sicuramente quello di marginalizzare il PdL di Provenza, Pagano e Zara ed assumere la leadership dell’opposizione, anche a costo di alternare opposizione e dialogo con la maggioranza.
A Battipaglia hanno avuto la capacità di rendere già vecchio un partito appena nato.
Chi è di destra non può essere mai per Berlusconi. E’ servito per scardinare quello che era rimasto della prima repubblica, ma ormai ha cacciato il suo volto, pur di governare si è venduto il mezzogiorno alla lega, ha abbandonato la sicilia la campania e la puglia nelle mani di Micciché, Cosentini, fitto. Berlusconi è contro l’italia.
Fino ad oggi da Fini non si è vista una proposta concreta, ripeto concreta, che risolvi i problemi che ha giustamente indicato il sig. Mastrangelo. L’unica idea bizzarra e inopportuna è stata quella di voler concedere diritti e cittadinanze agli stranieri.
Io consiglierei a Motta e a Mastrancelo di rimanere di destra come da sempre lo sono stati ma di non seguire tutta la politica di Fini perchè Fini ultimamente si e svegliato con idee diverse da quelle insegnatele da Almirante Fini come Berlusconi sono dei buoni comunicatori ma di fatti veri per i cittadini ne hanno fatto molto pochihanno pensato ai loro interessi perciò cari amici cercate di essere meno politici e più fattivi.
Auguri da Peps38