Il primo obiettivo è quello di creare una classe dirigente, ricostruire il Partito, l’Alleanza e rilanciare l’Amministrazione.
Si è concluso il congresso del PD, Lascaleia eletto segretario per acclamazione, Pace è il Presidente. La direzione è composta da 30 membri.
BATTIPAGLIA – Luca Lascaleia, fratello del capogruppo Piero, è il nuovo segretario cittadino del Partito Democratico. Succede al Alfonso Pace, a cui va la Presidenza del Partito. Al termine della due giorni congressuali, l’Assemmblea oltre ad eleggere il giovane 29enne Lascaleia ed il Presidente Pace ha anche nominato la Direzione sezionale, composta da 30 membri.
Sono risultati eletti: Antonio Cervone, Matteo Borriello, Massimiliano Delle Donne, Dario Toriello, Simona Guzzi, Antonio Apadula, Antonio Giuliano, Giuseppe Balsamo, Angelo Di Tore, Emilio Di Martino, Donato Gaglione, Vincenzo Barbato, Vincenzo Forte, Anna Rita Casaburi, Massimiliano Giannattasio, Gennaro Del Perno, Daniele Petraglia, Italo Crispino, Annunziata Dell’Orto, Salvatore Gatto, Maria Vicinanza Capezzone, Amedeo Bufano, Raffale Fimiani, Raffaele Cristiano, Rita Biancullo, Gerardo Bovi, Angelo Marsico, Carmine Crudele, Cosimo Borrucchiello, Angelo Adinolfi.
I lavori congressuali sono stati insediati e condotti da Antonio Pagano, inviato dalla segreteria provinciale, e dai vicepresidenti Angelo Reggente e Alfonso Pace. Ai lavori hanno partecipato numerose personalità politiche tra cui, l’On. Antonio Cuomo, Antonio Valiante, l’ex Sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, Cucco Petrone della Federazione della Sinistra, il segretario di IdV Maurizio Mirra, Alfredo Liguori, Michele Marrandino, oltre che i Consiglieri del PD Egidio Mirra e Piero Lascaleia.
Non sono mancate le critiche e tutte rivolte al Sindaco Santomauro, e se per Antonio Cuomo: “Il mio giudizio sull’Amministrazione è negativo. Invece di essere un punto di riferimento appare come in affanno e con tanta confusione. Tra l’altro il PD pur essendo stato la guida della vittoria della sinistra che per la prima volta amministra Battipaglia, si è ridotto a due consiglieri e svolge un’azione di governo di ripiego e sbiadita“. Valiante anche ha sottolineato che non vanno “esaltate le individualità“, dello stesso avviso è Maurizio Mirra che punta il dito su “su dissidi ed eccessi di personalismo“.
Insomma, Santomauro è finito sotto accusa e non poteva essere altrimenti. Ai vertici provinciali del PD non è andata proprio giù che dopo essere stato sostenuto, rompendo la coalizione, egli ha fatto una scelta di indipendenza, trascinando anche la sua maggioranza in un vicolo, che ha dato spazio solo agli individualismi cambiando i connotati alla prima amministrazione di Sinistra, facendola diventare civica, che in certi tratti rasenta il qualunquismo.
Il non aderire ad un partito e favorendo i singoli rapporti, ha creato diverse fratture all’interno di quasi tutti i partiti, e specie nel PD, fino a perdere 4 dei suoi sei consiglieri (Domenico Zottoli, Orazio Tedesco, Ivan Corrado, Luigi D’Acampora).
Il neo segretario, le cui posizioni si rifanno alla sensibilità politica dell’On. Antonio Valiante e Antonio Bassolino, era l’unico candidato in corsa ed è stato eletto per acclamazione. Il suo compito non è affatto facile anche perché è il segretario del Partito che più ha voluto e conseguentemente sostenuto la candidatura del Sindaco Giovanni Santomauro. L’operazione Santomauro però ben presto si è dimostrata fallimentare, senza connotati politici e senza risultati amministrativi.
Lascaleia dovrà ricostruire in primis il suo partito, già di per se diviso e pieno di contraddizioni, ma deve anche ricostruire rapporti politici pressoché inesistenti, deve creare anche una classe dirigente capace di affrontare le sfide future, deve soprattutto ricostruire il centro-sinistra e deve regolare i suoi rapporti politici con il Sindaco, non sulla basi interpersonali, ma politiche, anche per far prevalere il senso comune di un’alleanza e per rilanciare l’Amministrazione comunale ormai appiattita su scontri di potere che alimentano inevitabilmente dubbi e sospetti.
Il Compito è difficile, ma il giovane Lascaleia con l’aiuto di Pace di Egidio Mirra e del fratello Piero sicuramente ce la metterà tutta. La prima sfida sarà sicuramente quella di ricondurre nell’alveo della politica un’amministrazione allo sbando.
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Ecco LA RELAZIONE di Luca Lascaleia
La sfida del Presente, per il Partito del FUTURO.
Il congresso cittadino del PD di Battipaglia offre all’intero partito l’opportunità di svolgere una profonda riflessione sul Nostro ruolo,sulla Nostra identità,sugli obiettivi prioritari della Nostra azione politica,sui rapporti con la città, sulle forme organizzative.
Il congresso deve essere un passaggio fondamentale ,capace di produrre quel salto in avanti necessario per fare del PD la forza centrale di cui la città ha bisogno per guardare con fiducia alla costruzione del futuro.
Dobbiamo prima di tutto essere capaci di analizzare il recente passato del partito,dalla sua costituzione fino alle recenti elezioni amministrative,perché solo cosi possiamo essere consapevoli dei Nostri limiti e dei Nostri meriti .
Il partito costituito dalla grande e straordinaria partecipazione dei cittadini alle primarie del 14 ottobre 2007,nasce come una grande speranza di modernizzare la politica.
Speranza che in parte viene meno nella costituzione a livello comunale dove il gruppo dirigente non nasce da un vero congresso costitutivo,ma nominato dalla semplice riproposizione di numeri, delle primarie nazionali, che non hanno considerato, nel formare il gruppo dirigente, il criterio di passione e condivisione degli ideali del nascente partito, elementi da sempre fondamentali ai grandi partiti di massa, ma è un partito che proprio per il venir meno di alcuni presupposti vitali ha lasciato liberi enormi spazi politici conquistati ovviamente dai nostri diretti antagonisti e notevolmente indebolito sul piano politico- organizzativo.
Un partito abbandonato alla responsabilità di pochi, che hanno realizzato, con grande impegno e militanza, un minimo di proposta politico- organizzativo per far SOPRAVVIVERE il partito nella nostra città, diversamente oggi il PD sarebbe scomparso dal dibattito cittadino.
Le iniziative politico-programmatiche nelle elezioni nazionali,regionali,provinciali e anche amministrative,la formazione delle liste,sono l’esempio principale della confusione organizzativa che è stata in gran parte mascherata dalla buona volontà dei pochi,spesso i soliti, che hanno preso parte, con grande merito, alla vittoria del Nostro candidato Sindaco Santomauro.
Allo stesso tempo in una situazione difficile per una maggioranza programmatica costruita dopo il ballottaggio, con il venir meno della struttura del partito sono da ricondurre al gruppo consiliare e alla formazione degli assessori democratici la realizzazione di azioni amministrative, che hanno evidenziato il Nostro ruolo di governo, come l’apertura e in tanti casi la realizzazione di opere pubbliche, soprattutto in materia di viabilità, il completamento in corso d’opera della casa comunale e di altre bloccate da anni di cattiva gestione ,la sistemazione di alcune strade e ancora la realizzazione del centro diurno per malati di Alzheimer, la consulta degli anziani e dei disabili ,la elaborazione di un nuovo ruolo centrale nei p.d.z e non ultimo il grande supporto per la l’uscita dal dissesto economico,azioni che hanno reso visibile e tangibile l’azione politica del Partito Democratico
Ma questo non è sufficiente oggi, attraverso la fase congressuale dobbiamo ripartire,innovare e rinnovare il gruppo dirigente,riorganizzarci, elaborando una piattaforma politica di proposte di governo,vivere e soprattutto far vivere il Partito Democratico agli iscritti e ai tanti simpatizzanti.
Abbiamo il dovere, di ricondurre la politica al centro dell’ azione amministrativa e svolgere cosi la propria funzione: interpretare e rappresentare politicamente, i diritti, aspirazioni, i sogni della società.
E’ il momento di costruire un NUOVO gruppo dirigente capace di rispondere alle sfide di governo, rinnovato nelle idee, che sappia pensare il presente per costruire il futuro, un NUOVO gruppo dirigente dove tutti dobbiamo sentirci protagonisti. Un gruppo dirigente in cui devono necessariamente convivere generazioni diverse, imprenditori, lavoratori, professionisti, studenti, donne e uomini, capace di unire e non di dividere , rinnovato nelle idee, capace di ascoltare e parlare ad un tempo Nuovo, di mettere in azione tutte le migliori energie della nostra società.
Dobbiamo riorganizzare il partito sotto l’aspetto tecnico con una sede ritrovo non solo occasionale per riunioni ma luogo aperto di aggregazione,programmare appuntamenti settimanali tra il partito e i rappresentanti istituzionali, eventi e manifestazioni per incontrare quartieri,lavoratori, militanti e simpatizzanti.
Elaborare proposte politiche e programmatiche per far vivere nell’ azione politica la presenza del PD nel governo della città, partendo sicuramente dai ruoli che maggiormente vedono impegnati oggi i democratici ma innovando con nostre proposte il programma politico della NOSTRA amministrazione.
- Rafforzare la trasparenza nelle scelte amministrative e di gestione della cosa pubblica
- Presentare un piano di riqualificazione dei quartieri con opere piccole e grandi,da elaborare con i comitati di quartiere e da realizzare anche con l’intervento anche dei privati.
- La ristrutturazione di tutti gli edifici stipulando agevolazioni fiscali e sostenendo mutui agevolati con strutture di credito.
- La realizzazione del PUC attraverso un confronto con cittadini, associazioni e imprenditori.
- Investire nella formazione professionale attraverso fondi pubblici e privati, e con le associazioni presentare un piano per l’inserimento dei disabili e non nel mondo del lavoro.
- Investimenti mirati nella cultura con interventi programmati in sede amministrativa per iniziative ricreative e a scopo sociale.
- Presentare come partito il progetto” Carta Giovani”, per creare borse di studio in sinergia con università, e rappresentanze del mondo dell’ impresa e dei lavoratori.
Questo congresso deve sicuramente contribuire con la più ampia discussione a rendere ancora più grande la piattaforma programmatica .
Il congresso non deve e non può essere la matematica conta dei voti degli iscritti ma deve ripensare ad una nuova forma di partito, per costruire il nuovo orizzonte del Partito Democratico.
Appartiene ad un grande partito riformista come il Nostro, il ruolo di aggregare le forze politiche e sociali per costruire le classi dirigenti del domani, recuperare il ruolo della BUONA POLITICA, di risvegliare dalla rassegnazione le passioni di una società, ispirata ai principi di legalità, della tutela dei più deboli, della forza dei diritti su i privilegi.
Oggi dobbiamo raccogliere la sfida del governo, non venendo mai meno ai principi di buona amministrazione di cui NOI vogliamo e dobbiamo essere protagonisti, ACCETTIAMOLA INSIEME, VINCIAMOLA INSIEME