Abruzzo: aumentano le vittime. Intanto la Procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposo

AQUILA – È salito a 275 morti, 11 dispersi, 1.500 feriti e 18mila sfollati il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter che ieri ha colpito l’Abruzzo, in particolare il capoluogo di regione l’Aquila e la cittadina di Onna. Questa notte si sono avvertite delle nuove scosse, tra cui una di magnitudo 4,8. Così come nella giornata di oggi che si è registrato un continuo susseguirsi d scosse alcune delle quali al di sotto del magnitudo 4,0, altre invece 4,3 e 4,8 fino a quella intorno alle 20,00 di magnitudo 5,3, che è stata avvertita in tutta l’Italia centro-meridionale, a Roma e a Napoli. Quest’ultima potrebbe essere non una replica ma un’attività a se stante lasciando ipotizzare, secondo gli esperti sismologi dell’Università di Napoli, che la la faglia sia più estesa e di maggiori dimensioni di quanto si è immaginato.

Ventitré ore dopo il sisma i soccorritori sono riusciti a mettere in salvo Marta Valente, una ragazza che era rimasta bloccata sotto le macerie di una casa di quattro piani e Eleonora Calesini rimasta prigioniera di uno stabile crollato di 5 piani. Gli sfollati al momento potrebbero essere oltre  25mila.

Secondo quanto riferito dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, invece, che anche oggi ha voluto visitare i luoghi, sono 150 le persone estratte vive dalle macerie. I feriti sono poco più di mille – di cui – 500 sono stati ospedalizzati e 100 sono quelli in condizioni difficili. Mentre è stato predisposto dal Governo, concertando con i Ministri interessati che entro stasera saranno ultimate 20 tendopoli con 16 cucine da campo che potranno ospitare 14 mila 500 persone.

Messaggi di cordoglio sono pervenuti da tutto il mondo ivi compreso dal Consiglio d’Europa Luis Maria de Puig, presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, che in una lettera inviata oggi ai Presidenti della Camera e del Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, ha espresso il suo cordoglio e quello di tutti i membri dell’Assemblea per le vittime del sisma che ha colpito l’Abruzzo.

Intanto la Procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposo. L’indagine riguarderebbe soprattutto le tecniche di costruzione adottate, le procedure amministrative intraprese e le verifiche e gli accertamenti operati nella progettazione, nella realizzazione e nelle verifiche dei fabbricati crollati, i quali, per come sono rovinati al suolo, quasi certamente, non sono stati adottati i criteri di antisismicità.

Ancora una volta il nostro Paese sull’emotività di una tragedia si mette a nudo e scopre tutti i suoi limiti. I limiti di non aver saputo negli anni mettere in sicurezza il suo patrimonio edilizio per una parte e tutti gli edifici pubblici (Scuole, Ospedali, Uffici pubblici ecc.) dall’altra, oltre ad aver “abbandonato” a se stesso il Patrimonio storico, artistico, monumentale ed architettonico.