Stop a prestazioni ambulatoriali di diabetologia la Uil-Fpl scrive a Ministro e Governatore

Ancora un altro Stop alle prestazioni ambulatoriali di diabetologia dei P.O. dell’ASL Salerno. La Uil-Fpl scrive al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al Governatore della Campania Vincenzo De Luca.

Vito Sparano – Gennaro Falabella

POLITICAdeMENTE

SALERNO / EBOLI«La scrivente O.S. – si legge in una lettera il Coordinatore Provinciale UIL FPL Salerno Gennaro Falabella, il Segretario Generale UILFPL Salerno Vito Sparano inviata al Ministro della Salute Orazio Schillaci, al Governatore Regione Campania Vincenzo De Lucaancora una volta è costretta a segnalare e denunciare quanto segue: E’ venuta a conoscenza della chiusura delle prestazioni ambulatoriali di diabetologia presso alcuni Presidi Ospedalieri dell’ASL Salerno. Questo accade in un particolare momento storico dove si evidenzia la carenza di Medici e Sanitari e dove non si riesce a rispondere alle le lunghe liste d’attesa, che nello specifico è superiore agli otto mesi.

Paradossalmente, la Direzione Strategica della ASL Salerno, decide di chiudere gli ambulatori di diabetologia, nella fattispecie, presenti e funzionanti nei presidi ospedalieri e condotti dagli specialisti già in servizio in ospedale. 

Tutto ciò comporta un enorme disservizio ai pazienti diabetici, che si trovano costretti ad affrontare delle trafile immense per ottenere una visita diabetologica e poter iniziare la somministrazione dei farmaci specifici ed il relativo piano di controllo. – proseguono Sparano e Falabella – Spesso ci chiediamo, pur non trovando risposta: se prima il sistema ambulatoriale-prescrizione per i diabetici funzionava bene con i servizi in ospedale, perché in alcuni vengono chiusi pur avendo il personale specialistico disponibile e gli utenti soddisfatti?

Non si comprende – aggiungono Falabella e Sparano – la motivazione di questa scelta, in assoluto contrasto con la legge 115/87 ed il successivo atto di intesa stato regioni predispongono un sistema di prevenzione e cura del diabete basato sui seguenti servizi: 

  • I Livello: Assistenza di base (medici di assistenza primaria- distretti socio sanitari)
  • II livello: Centri specialistici territoriali (CAD)
  • III livello: Presidi ospedalieri di AASSLL ed Aziende Ospedaliere

In aggiunta, la recente delibera della Giunta Regionale n 76 del 24.02.2025 – sottolineano i due sindacalisti della Uil-Fpl – sancisce il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la gestione del paziente con diabete in Regione Campania. In tale documento si stabilisce che le strutture ospedaliere rappresentano il III livello assistenziale della patologia diabetica, mentre i CAD ed i Medici di base rappresentano il I ed il II livello, rispettivamente. Tra i compiti delle strutture ospedaliere rientrano:

  • Visite programmate per pazienti con diabete tipo 1, diabete tipo 2 in terapia insulinica intensiva con complicanze in atto o scompenso metabolico refrattario;
  • Visite non programmate (Urgenti o Brevi) in occasione di scompenso metabolico severo, con complicanze neurologiche, renali, vascolari, oculari, piede diabetico (incipiente o in atto)
  • Follow-up di persone con diabete e complicanze che necessitano di accertamenti di particolare impegno;
  • Screening e gestione delle ulcere del piede e/o di severe arteriopatie ischemiche o patologia infettiva degli arti inferiori;

Gestione delle ipoglicemie severe:

  • Valutazione/avvio terapia di infusione continua d’insulina (microinfusore) e monitoraggio in continuo della glicemia (Holter glicemico) presso centro prescrittori autorizzati
  • Erogazione di prestazioni ambulatoriali multidisciplinari in regime ambulatoriale e di day service. Nello specifico, la chiusura di un servizio di diabetologia presso un presidio ospedaliero dell’ASL Salerno determina di conseguenza l’aumento delle liste d’attesa per le visite specialistiche di diabetologia. L’utenza, pur provvedendo a sollecitare e farne richiesta si trova di fronte ad uno scenario sanitario che nega la prestazione. Nega la prestazione che è un diritto imprescindibile proprio a quei pazienti indigenti, che non possono provvedere per le svariate criticità personali.

Non è chiara, dunque, – aggiungono ancora i due dirigenti sindacali della Cisl-Fp – la strategia aziendale sulla chiusura di servizi ambulatoriali solo in alcuni dei presidi ospedalieri, ci risulta non in tutti. Forse, perché con la riduzione delle prestazioni ambulatoriali nel pubblico, in alcuni specifici territori, produce un aumento di richiesta della domanda in altri settori, come quello del privato, anche se accreditato, paradossalmente presente sui territori.

I CAD territoriali ed i distretti socio sanitari devono svolgere l’attività di centri di II livello (come sancito dalla normativa) e gestire pazienti diabetici che non richiedano accesso ad una struttura di III livello. Tutti i livelli assistenziali devono collaborare tra di loro per il benessere del paziente e non cercare di prevaricarsi l’un l’altro. I Centri ospedalieri devono gestire pazienti scompensati o con maggiori complicanze micro/macrovascolari legate al diabete. Sembra chiaro che né la direzione generale dell’ASL Salerno (Dr. Gennaro Sosto e Dr. Primo Sergianni) né la referente della Diabetologia dell’ASL Salerno (Dr.ssa Pasqualina Memoli) parrebbe che non abbiano chiara la normativa regionale che NON esclude la presenza di centri ospedalieri di assistenza diabetologica. Oltretutto sembrerebbe che l’unica ASL in Italia sia quella di Salerno a non far prescrivere presso i P.O. i presidi per diabetici. L’ambulatorio di Diabetologia ospedaliero non vuole sostituirsi ai CAD né all’assistenza di I livello, ma fornire supporto a questi ultimi, già oberati di lavoro per il crescente aumento dei pazienti diabetici. Inoltre, ad esempio nel P.O. di Eboli come in altri ospedali sono presenti U.O. di Oculistica , di Cardiologia ed UTIC, Neurologia, Malattie Infettive e di Nefrologia, che consentono una gestione olistica ed integrata del paziente, fornendo tutti i mezzi necessari per la sua gestione multidisciplinare. Non consentire un accesso privilegiato a pazienti appena dimessi o con complicanze tali da richiede un ricovero ospedaliero lede il diritto del malato all’accesso alle cure anche per le conseguenze dovete alla malattia diabetica. – concludono il Il Coordinatore Provinciale UIL FPL Salerno Gennaro Falabella, il Segretario Generale UILFPL Salerno Vito SparanoPer di più, secondo il Decreto Legge del 7 giugno 2024, è fatto divieto alle aziende sanitarie e ospedaliere di chiudere le attività di prenotazione di cui all’articolo 1, comma 282, delle legge 23 dicembre 2005, n 266. Tale decreto legge, invece, indica le misure urgenti da adottare per ridurre le liste di attea si condannano prestazione diabetologica. Tali pazienti sono per lo più anziani e con problematiche severe, proprio perché sono stati a lungo trascurati dal punto di vista diabetologico..

Si richiedono dei chiarimenti in merito».

Salerno,16/04 /2025

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