Denuncia CISL. Psichiatria cenerentola dell’area sud dell’ASL Salerno

La Psichiatria con poco personale è la cenerentola dell’area Sud dell’ASL Salerno. A denunciare la situazione alla dirigenza strategica ASL è il Segretario Provinciale CISL Alfonso Della Porta.

Alfonso Della Porta

POLITICAdeMENTE

SALERNO «La CISL FP di Salerno non tace dinanzi alle molteplici criticità che da troppo tempo si ritrova ad affrontare il settore della Salute Mentale dell’Asl Salerno, impattando sulla qualità e sull’efficacia dei servizi offerti a persone fragili. I problemi strutturali della psichiatria stanno diventando sempre più emergenza, dichiara il Segretario Provinciale della CISL FP Alfonso Della Porta, che in una nota indirizzata ai vertici sanitari e al responsabile del DSM dell’Area Sud di Salerno, ha denunciato la situazione, rappresentando la carenza strutturale di personale infermieristico, di operatori socio-sanitari e di medici nell’area della salute mentale.

La situazione ha portato nel tempo a turni di lavoro prolungati, stress elevato tra gli operatori e potenziali ricadute in termini di rischi sui pazienti. È in atto, precisa la CISL FP di Salerno, un preoccupante ridimensionamento dei servizi di salute mentale, con la conseguente chiusura notturna di alcune strutture e l’affidamento esclusivo ai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura per tutte le problematiche afferenti all’area psichiatrica. Nel contesto – continua Della Porta – di difficoltà generalizzata dei servizi sanitari, quella della psichiatrica è un’emergenza che segnaliamo alla direzione aziendale, rispetto alla quale, nonostante il bacino di utenza e la tematica alquanto delicata, constatiamo un immobilismo preoccupante. In una situazione simile – aggiunge Della Porta – non bisogna fare un grande sforzo di immaginazione per capire gli effetti di questo tipo di “riorganizzazione” che appare alquanto una riduzione delle attività piuttosto che un’ottimizzazione dei servizi, sulla popolazione residente che ha patologie di natura psichiatrica, sui loro familiari e sull’intero contesto sociale. Sfugge, – prosegue Della Porta, – ai vertici Asl, che vi è stato un aumento dei pazienti con risorse ad oggi insufficienti nell’area sud, con un incremento di utenti afferenti all’età infantile-adolescenziale, che ha appesantito e reso molto difficile il lavoro del personale, come per l’UOSM 5, le cui risorse umane sono insufficienti per soddisfare adeguatamente le esigenze della popolazione di riferimento, portando ad una percezione di abbandono tra pazienti e familiari.

La CISL FP nella sua nota rappresenta ai dirigenti dell’Asl come la rete dei servizi della salute mentale sia in crisi: scarsi investimenti, carenza cronica di personale, modelli organizzativi ormai superati, aumento dei disturbi mentali nella popolazione giovanile e il controverso rapporto con il settore giustizia, criticità che necessitano di nuovi approcci e di risposte differenti, a parere dell’organizzazione sindacale. Siamo consapevoli, – riferisce Della Porta, – del doveroso contrasto alla stigmatizzazione delle persone con problemi di salute mentale, ma vi è un incremento oggettivo di condizioni di difficoltà, specchio di una società che attraversa dei periodi di crisi: economica, bellica ed ecologica, con un impatto soprattutto sui giovani, che non riescono a percepire prospettive se non difficoltà, spingendoli alla frustrazione e al malessere. Giovani, – precisa Della Porta, – che al compimento del diciottesimo anno di età, sfuggono al monitoraggio dei servizi di neuropsichiatria. Dunque, conclude il dirigente sindacale, il contrasto alla stigmatizzazione ha una possibilità di successo solo in presenza di servizi psichiatrici pubblici funzionanti e accessibili a tutti. Servizi che siano in grado di fornire programmi di cura appropriati e soprattutto di presa in carico precoce dei pazienti con attività di monitoraggio nel tempo».

Salerno, 3 aprile 2025

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