Carmine Campagna di Cittadinanza attiva chiede DG ASL Salerno, al DS del Distretto Sanitario 65 Battipaglia di riaprire l’ambulatorio e riattivare il servizio di Fisioterapia.

POLITICAdeMENTE
BATTIPAGLIA – Il Referente di Cittadinanzattiva Eboli, Carmine Campagna ha scritto al Direttore Generale ASL Salerno, al Direttore Sanitario Asl Salerno Distretto Sanitario 65 Battipaglia una nota avente ad oggetto: Richiesta riattivazione Servizio Fisioterapia Battipaglia;
Una condanna senza appello per la nostra sanità.
La gestione dell’Asl Salerno non accurata e la negligenza di alcuni Dirigenti Sanitari fanno rischiare un collasso irreversibile ai Servizi Sanitari del nostro territorio.
Con la scusa di “verifiche e controlli sulle apparecchiature” – come recita il cartello tuttora affisso all’ingresso – a firma del Direttore Sanitario, Dott.ssa Marina D’Aniello, da oltre 7 mesi, resta ancora chiuso l’ambulatorio di Fisioterapia del Distretto Sanitario 65 di Battipaglia, benché diversi pazienti fossero prenotati ed altri dovessero completare le terapie per le quali avevano regolarmente pagato il ticket.
Un ambulatorio questo – grazie all’impegno e la professionalità degli operatori – modello d’eccellenza per le cure fisioterapiche dei cittadini battipagliesi e dei paesi limitrofi, non solo è stato chiuso, ma di fatto non raccoglie neppure le prenotazioni per le eventuali future prestazioni.
Tantissimi pazienti, allarmati per non potersi avvalere del servizio, hanno chiesto, invano, di incontrare direttamente la responsabile del Distretto, la quale, ha cercato sempre di dribblare gli incontri attraverso i suoi collaboratori, i quali peraltro adducevano giustificazioni contraddittorie sulla chiusura dell’ambulatorio.
Tanto che molti pazienti delusi e stremati si sono rivolti a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, lamentando il venir meno dell’unico ambulatorio pubblico di Fisioterapia.
Questa situazione non è solo il risultato di scelte politiche sbagliate, ma di un vero e proprio attacco al sistema sanitario pubblico che ha, come unico scopo, quello di tagliare sui servizi per la tutela della salute, diritto fondamentale di ogni cittadino.
Non si può parlare di razionalizzazione quando si riducono drasticamente le risorse per i servizi essenziali, quando si chiudono ospedali, si eliminano posti letto e si riduce il personale sanitario.
Stiamo assistendo a un processo di disintegrazione delle strutture pubbliche, con il rischio che centinaia di cittadini, in particolare i più vulnerabili, si trovino di fronte ad un accesso limitato o inesistente alle cure mediche.
L’azione di alcuni dirigenti, invece di puntare sul rafforzamento della sanità pubblica, eliminando gli sprechi veri, sta minando alla base quel modello sanitario che da decenni rappresenta il pilastro della nostra società. Il Responsabile della sezione ebolitana di Cittadinanzattiva, Carmine Campagna, fattosi carico del problema, ha immediatamente richiesto un incontro con la suddetta Dirigente, ottenendolo il 25 febbraio scorso.
Accompagnato da un suo collaboratore, Luigi Gaeta, e da un delegato dei pazienti, Claudio Aiello, ha partecipato ad uno sterile, se non improduttivo, incontro, durante il quale la Dirigente ha riferito che le “verifiche e controlli sulle apparecchiature” si sono concluse con certificazioni positive, ma ha addotto la paradossale mancanza di qualsiasi Fisioterapista e Ortopedico per poter riattivare l’ambulatorio.
Pertanto, sollecita un immediato intervento del Direttore Generale, affinché trovi soluzioni efficaci, per alleviare il disagio provocato dall’immotivato persistere della chiusura dell’ambulatorio in questione.
Eboli,17 marzo 2025