Il Governo non riesce a fermare la protesta e prende tempo. Il DDL è un colossale tentativo di imbrogliare le carte di fronte all’opinione pubblica.
Il DDL Gelmini è inaccettabile e inemendabile. Deve essere ritirato.
ROMA – Slitta la discussione del DDL Gelmini. La motivazione ufficiale: mancherebbero i fondi a copertura dell’emendamento per la promozione ad associato di 9000 ricercatori in 6 anni.
E’ un colossale tentativo di imbrogliare le carte di fronte all’opinione pubblica.
I ricercatori hanno già rifiutato questo emendamento come espediente mediatico per far passare una “riforma” che smantella l’Università Pubblica trovando su questo piena concordanza con l’intera comunità universitaria (studenti, precari, lavoratori tecnico-amministrativi). A questi si aggiungono le critiche di numerosi organi accademici e anche di alcuni Rettori a dimostrazione che chi, come la Conferenza dei Rettori, avalla questa riforma parla in nome dei suoi interessi e non certo di quelli della comunità universitaria.
La massiccia mobilitazione negli atenei che ha accompagnato la mobilitazione di oggi di tutta la comunità universitaria davanti al Parlamento ha infatti detta l’unica parola chiara della giornata: il DDL Gelmini è inaccettabile e inemendabile: il DDL Gelmini deve essere ritirato.
I problemi che affliggono le Università possono solo essere peggiorati con una “riforma” che riduce l‘Università Pubblica ad aziende nelle mani dei Rettori e dei loro sponsor Confindustriali, che precarizza la docenza e la ricerca, che esternalizza funzioni, attività, servizi e personale.
La comunità universitaria richiama il governo e le forze politiche alle loro responsabilità di garantire il normale funzionamento degli atenei pubblici messi in ginocchio da anni di disinvestimenti sulla formazione e la ricerca e da ultimo con tagli ai bilanci che non garantiscono nemmeno più le spese istituzionali (personale e funzionamento) e quindi il normale funzionamento degli atenei, “virtuosi” o meno che siano. I tagli ai bilanci vanno ritirati !
La grande partecipazione di ieri a Montecitorio, restituendo la parola a ricercatori, studenti e lavoratori, ha dimostrato che l’unità e la mobilitazione della comunità universitaria può rimettere e rimette in discussione le manovre di palazzo. La mobilitazione continua.
Roma, 14 ottobre 2010 Esecutivo Nazionale RdB-USB Università
il ddl della discordia, passa o non passa la pseudo-riforma,frutto delle sforbiciate di tremonti tre-conti, che ha distrutto “in nuce” la scuola + l’univ.+ la ricerca italiana? un dato di fatto è certo,l’incolore capo di questo dicastero ha scontentato tutti, e le pene le pagheranno come d’abitudine i cittadini con minori risorse…questo governo è il peggiore della storia del moderno occidente!
Scusatemi se mi permetto, trovare un qualcosa e restituirlo DOVREBBE essere una cosa normale, nn è un gesto che appartiene ad alcuna classe politica ma all’essere UOMO.
L’averlo fatto DOVREBBE ….. essere una consuetudine tra UOMINI.
Mi sembre che sia accaduto anke a dei barboni, è nn se ne è parlato + tanto…ed in paricolare ad Eboli.
Credo chq qualsiasi altro dirigente politico di altri tempi nn avrebbe neanke dato le sue generalità perkè, ribadisco DOVREBBE essere cosa normalissima.
Se invece al suo posto si fosse trovato un vekkio socialista es. il Dott. Presutto la cosa sarebbe stata sicuramente strumentalizzata, e la MAGGIOR PARTE avrebbe commentato dicendo … ma il portafogli e stato trovato con all’interno soldi e carte di credito?
Questo è il reale problema nn la notizia in se e x se, poikè da avvenimento accaduto ad un cittadino ebolitano Admin volente o nolente, a causa del suo essere imparziale ha dovuto commentare….
Vi saluto e grazie