Videosorveglianza sul territorio ebolitano

La videosorveglianza è importante se accompagnata dal presidio del territorio, reale e sistematico, delle Forze dell’Ordine.

Un comune sull’orlo del dissesto finanziario, non può spendere 600.000 euro per impianti non funzionanti.

Videosorveglianza

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Circolo “La Sinistra” di Sinistra Ecologia e Libertà, che interviene prendendo spunto dagli ultimi atti vandalici che vi sono stati in Città per sapere se funzionano gli impianti di video sorveglianza e se non funzionano perché.

SEL si chiede perché non abbiano funzionato nella circostanza specifica e chiede anche attraverso una interrogazione consiliare presentata dal suo leader Gerardo Rosania, perchè non funzionano, chi è il responsabile e quale era lo scopo di spendere 600mila euro per impianti chef orse non andranno mai in funzione.

C’è da aggiungere, che la videosorveglianza è sicuramente necessaria, anche se irrompe sulla vita privata dei cittadini, ma non può limitarsi solo ed esclusivamente alla registrazione. Diventa uno strumento necessario, ai fini delle indagini, ma se non viene accompagnata da un presidio e dalla presenza reale delle forze dell’ordine, si potranno spendere tutti i soldi del mondo ma non avrà nessuna efficacia se non quella di vedere un filmato di reality TV.

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Comunicato stampa

Videosorveglianza sul territorio di Eboli

Sinistra Ecologia e Libertà ha presentato una nuova interrogazione consiliare, conseguente agli atti vandalici al Palazzetto dello Sport, tesa ad acquisire informazioni sul funzionamento degli impianti di video-sorveglianza su quell’impianto, ma anche sugli altri immobili comunali o nei luoghi sensibili della città.

Da notizie di stampa – non smentite – risulta che le immagini della vandalizzazione dell’impianto del Palasele non sarebbero state riprese dalle telecamere della video-sorveglianza, perché non funzionanti, nonostante per quelle telecamere sarebbero state spese centinaia di migliaia di euro.

Se la cosa fosse vera, sarebbe di una gravità incredibile!

Eboli è un comune sull’orlo del dissesto finanziario; non può permettersi la spesa di 600.000 (?) euro per impianti non funzionanti e con in più la beffa della vandalizzazione di quegli immobili che tali reti di videosorveglianza dovrebbero proteggere.

  • Chi è il responsabile?
  • C’è un ufficio che segue questa vicenda e che è chiamato a rispondere di quanto avvenuto?
  • E’ solo l’impianto di videosorveglianza del Palasele a non funzionare, o questo discorso vale anche per gli altri impianti presenti sul territorio della Città?
  • Quanto è stato speso fino ad oggi dal Comune di Eboli per la videosorveglianza e con quali risultati concreti?

Questi alcuni dei quesiti posti al Sindaco ed ai quali speriamo di avere risposta rapidamente.

Sinistra Ecologia e Liberta

Circolo “La Sinistra” – Eboli

2 commenti su “Videosorveglianza sul territorio ebolitano”

  1. Videosorveglianza sul territorio,vecchio problema con tanti burattini a recitare male la loro parte……..in un articolo sul quotidiano la città del 21 settembre 2005(mercoledi)giusto per la precisione.-Se la davano Giuseppe la brocca,allora capogruppo di An,il quale chiedeva a vecchia e nuova amministrazione,perchè dopo aver speso soldini pubblici le telecamere non funzionasero……..risposta di Luigi Morena:<> perchè il temporale le aveva danneggiate………..conclusione ad oggi 12.10.10 vogliamo parlare di cosa???.- Se per voi questo è fare politica,allora vuol dire che io sono da ricovero.- Signori serietà la gente il popolo non sta mica a pettinare le bambole o magari a fare tric e balac…!!!

    Voi politici???.-allora io Senatore ,grazie alla prossima puntata.-

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  2. Vogliamo capirlo una volta per tutte che la recrudescenza della micro criminalità in questo paese non è la causa ma l’effetto di un certo modo di amministrare un paese? Se dai vertici arrivano affermazioni del tipo “La cultura per me non vale nulla” se non si capisce il grande valore sociale ed educativo che hanno le tante associazioni culturali e sportive serie presenti sul territorio, considerandole solo “questuanti” alla ricerca di denaro, se con volontà scientifica si devasta il territorio permettendo la manomissione dei luoghi simbolo del paese (cancellando le radici di un’intera comunità, collante fondamentale per sentirsi parte di un’unica famiglia), se si permettono abusi ed illegalità di ogni tipo, se le regole non vengono rispettate dagli stessi personaggi che dovrebbero esserne garanti (se le mura di quegli uffici comunali potessero parlare) … quale insegnamento potremmo dare a queste nuove generazioni che hanno proprio gli adulti come esempio? Potremo installare altre 10.000 telecamere e spendere milioni di euro il problema rimane di tipo culturale … E’ UN PROBLEMA DI TESTA, DI COSCIENZA CHE CERTI ESEMPI STANNO FACENDO PERDERE PER SEMPRE

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